Psicopedagogia d.ling. Briganti 2010

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Psicopedagogia d.ling. Briganti 2010

"Stanza di lavoro della classe" Forum didattico a cura di Floriana Briganti - corso di Psicopedagogia dei linguaggi, att. didattica aggiuntiva Suor Orsola Benincasa Napoli


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    Messaggio  luisa.fucito Mer Dic 15, 2010 9:06 pm

    Svantaggio sì - svantaggio no? Onestamente non mi sento di ergermi a giudice di una tale questione in quanto non ritengo di essere in possesso dei dati minimi per potermi esprimere e, in verità, credo che nessuno possa averli mai. Quella di avere degli arti artificiali è una cosa così naturale per Pistorius che davvero mi chiedo chi e con quale diritto possa decidere di una questione così "personale". Mi sento piuttosto di fare una riflessione sulla mentalità discriminante che emerge da tutta questa situazione. Autonomia e partecipazione sono le categorie maggiormente minate dalla disabilità e quando si parla di "interventi per i disabili" non si fa altro che sottolineare quanto questi debbano mirare all'autonomia della persona e all'integrazione attraverso la partecipazione. Pistorius è autonomo e chiede di partecipare. Ai posteri l'ardua sentenza.
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    Messaggio  simona.corrado Mer Dic 15, 2010 9:16 pm

    Il caso Pistorius credo sia esemplificativo rispetto a quel concetto di qualità di vita che si lega a quello di integrazione, poiché solo quando si contribuisce a far uscire la persona disabile da una condizione di passività e dipendenza che si può attuare un processo di integrazione reale. Leggendo un teso di pedagogia speciale mi è rimasta impressa una citazione di Gerard Lutte secondo il quale “ lo stato di emarginazione significa soprattutto l’ accettazione passiva del senso che la società attribuisce all’ handicappato mentre la liberazione personale inizia attribuendo un altro senso , un altro significato alla propria condizione con tentativi indirizzati non a integrarsi semplicemente nella società ma a cambiarla”. A tal riguardo Pistorius , rispetto al caso della Atzori , mette in discussione il modo stesso di concepire la disabilità e le persone con handicap. Addirittura , credo, che tutto il dibattito attorno a questo caso nasca dal fatto che si percepisca il rischio che una accettazione tra i “normodotati” determini il passaggio da una condizione di svantaggio a quella vantaggio grazie al ricorso alla tecnica. Insomma i confini verrebbero a confondersi, il fatto che questa riflessione sia stata sollevata in ambito sportivo ,quello in cui per antonomasia si eccelle per merito, passione, esercizio, fatica mi fa sorgere non pochi dubbi. Purtroppo io credo che oggi anche lo sport sia diventato il riflesso di una cultura che vuole a tutti i costi far emergere il soggetto “perfetto”, come dire la vetrina di coloro che possono ambire a diventare campione e chi no. L’ accettare Pistorius alle Olimpiadi avrebbe significato in qualche modo scardinare l’ idea , i parametri che ci orientano sul cosa sia normale e cosa non lo sia. Pistorius non ha compiuto soltanto un tentativo di integrazione (con l’ ausilio delle protesi e la partecipazione alle Paraolimpiadi) ma sta cercando di cambiare nella società la percezione che si ha del disabile. Mi chiedo ma se una persona desidera confrontarsi e mettersi in discussione nell ‘ambito delle Olimpiadi ( con i normodotati) perché allora non si cercano altri modi per giudicare, o nuovi parametri affinché possa realizzare il suo Progetto di vita? Bisogna o meno accettare la persona per quello che è? O si stanno enfatizzando in questo modo i “ difetti” e le problematiche sociali legate a quel “ deficit”?
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    Messaggio  Costanzo Rosaria Mer Dic 15, 2010 9:31 pm

    Questo video mi ha lasciata senza parole, in quanto anche se le protesi rappresentano un vantaggio, dal mio punto di vista lo sono relativamente, perchè la persona cioè Pistorius presenta pur sempre una disabilità, che ha cercato di mettere in campo con molto coraggio attraverso la sua partecipazione a questa gara, cioè nonostante tutto non ha cercato di nasconderla ma di manifestarla, senza paura, mettendosi alla pari degli altri quindi per me bisogna apprezzare la sua volontà invece di escluderlo.Concludendo secondo la mia opinione le protesi dovrebbero essere accettate perchè ciò che conta è la loro forza d'animo, senza la quale queste persone non riuscirebbero a raggiungere i loro traguardi.
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    Messaggio  Stef Baiano Gio Dic 16, 2010 9:01 am

    Dal video proiettato in aula sull'atleta sud africano Oscar Pistorius,posso dire che è da ammirare tantissimo la forza e la tenacia di quest'ultimo,anche se però osservando le sue protesi viene da pensare che "probabilmente" un certo "vantaggio",parlando sempre a livello sportivo,potrebbe avere rispetto agli altri.Mi viene da pensare questo, perchè queste protesi mi danno la sensazione di una maggiore sospensione nella falciata della corsa.
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    Messaggio  luisa di donato Gio Dic 16, 2010 2:00 pm

    Pistorius è un personaggio affascinante perchè incarna il mito dell'eroe disposto a lottare contro tutto e tutti pur di vincere, dove la vittoria non è una vittoria sull'altro ma una vittoria verso sè, in un'ottica di miglioramento continuo.
    Ritengo che,sul piano umano,la perdita degli arti inferiori e del loro "normale" funzionamento,costituisca già di per sè uno svantaggio.
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    Messaggio  Teresa Salzillo Gio Dic 16, 2010 2:42 pm

    Maria Cristina Mezzacapo (Ven Dic 10, 2010 11:21 pm) ha scritto:Ho seguito sin dall'inizio questa storia e ho sempre sostenuto e continuerò a sostenere che Oscar poteva e può gareggiare con persone normodotate anche perchè trovo che non ci sia niente di male farlo gareggiare con persone normodotate. E' vero forse sarà avvantaggiato in campo fisico, ma di si curo sarà svantaggiato in campo psichico. E non trovo che per la stupidità delle persone i soggetti disabili possano interrompere il proprio sogno!!!

    sono d'accordo con te Cristina,non bisogna togliere le speranze e i sogni alle persone anche se "diversi",ma io credo che se anche non fosse stato avvantaggiato in campo fisico come molti sostengono, avrebbero trovato comunque il pretesto per non farlo partecipare,perchè ognuno vuole prevalere sull'altro ,siamo come diceva Hobbes,"Homo Homini Lupus".
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    Messaggio  Vincenzo Cantiello Gio Dic 16, 2010 2:46 pm

    A livello educativo può essere di esempio a tutti noi e indurre forza e coraggio a persone che si trovino nella sua condizione fisica di svantaggio.
    La tecnologia può tanto, ma senza la volontà e l'impegno non si va da nessuna parte.
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    Messaggio  roberta panaro Gio Dic 16, 2010 3:00 pm

    Già conoscevo in tv la storia di Oscar Pistorius, un atleta disabile, al di là di tutte le questioni scaturite dalle sue protesi alle gambe che per molti gli hanno dato più velocità nella corsa rispetto alle persone normodotate. Io penso che Pistorius è diventato ciò che è oggi grazie alla sua caparbietà e alla sua tenacia, dimostrando che la disabilità non è vista come un disagio per l'individuo ma, anzi, un modo per mostrare la propria potenzialità! Smile
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    Messaggio  Serao Concetta Letizia Gio Dic 16, 2010 3:16 pm

    L'atleta Pistorius è senza dubbio da ammirare e non solo per il coraggio e la tenacia ma anche per tutto quello che rappresenta sia per il mondo dello sport sia per il genere umano. Razionalmente trovo giusto che non partecipi alle olimpiadi, partendo dal presupposto che lo sport è fatto di regole, e che quindi tutti i partecipanti alla gara devono avere le stesse possibilità. La sua partecipazione tra i "normali" non è corretta, non lo è a prescindere dalla vittoria, non solo è ingiusto per gli altri partecipanti ma è ingiusto anche per lui.
    Il suo gesto, il suo coraggio è simbolo sempre e comunque, darà speranza e forza anche se gareggerà tra i "diversi".
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    Messaggio  Lucia Castellano Gio Dic 16, 2010 3:39 pm

    Non è un deficit fisico che ti rende disabile, è la società che ti guarda in maniera diversa e spesso etichettandoti diverso, credi davvero di esserlo! Pistorius è stato l'eccezione,è passato alla storia come colui che è andato oltre il proprio aspetto fisico o meglio il proprio deficit. Con grande forza e coraggio, è riuscito ad andare avanti..."passo dopo passo" ha realizzato il suo sogno dimostrando di valere quanto gli altri e facendoci rendere conto che la disabilità è una risorsa piena di ricchezze.
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    Messaggio  Martina Inserra Gio Dic 16, 2010 3:45 pm

    Pistorius potrebbe essere visto come un punto intermedio tra noi "normali" e i "disbili". Egli con la sua forza d'animo,col suo ingegno, ha saputo andare oltre...oltre il suo limite.Ha superato ogni pregiudizio ed oggi è diventato un esempio per tutta la società. "Volere è potere". Questa è la frase che gli si addice di più.
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    Messaggio  Anna Cozzuto Gio Dic 16, 2010 5:34 pm

    Non so se sia giusto tenere da part questi grandi sportivi, e critico coloro che afferman che ci sia un vantaggio perchè inrealtò, credo che il o e proprio vantaggio ci sarebbe qualora lo svantaggio non ci fosse.Non so se sono stata chiara.
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    Messaggio  Anna Cascone Gio Dic 16, 2010 6:19 pm

    E' da ammirare come una persona disabile abbia tanta voglia di vivere e di realizzare il suo sogno, questo non é da tutti.
    Spesse volte, noi persone "normali"non sappiamo apprezzare il dono della vita e la buttiamo via a poco a poco senza rendercene conto.
    Anch'io prima di svolgere il Servicio Civile Nazionale presso una ragazza Distrofica della mia età, diventavo triste per cose inutili e non valorizzavo a pieno la vita.
    Oggi grazie a lei ed al bagaglio volitivo e positivo che mi ha trasmesso ho capito il grande dono della vita e cerco di gioire ogni giorno di quello che ho.
    In questo momento porto in grembo una bimba ed apprezzo maggiormente la vita perchè sono io a donarla.
    Ho ascoltato per la prima volta il caso Pistorius in TV e sono rimasta colpita dalla sua determinazione e dalla sua voglia di vincere.
    Egli nonostante le difficoltà insormontabili é diventato un esempio per tutta la società e con la sua forza d'animo é andato oltre il suo limite fisico.
    La frase "Volere é potere" dovrebbe diventare il motto di tutti noi.
    anna rita perone
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    Messaggio  anna rita perone Gio Dic 16, 2010 6:36 pm

    ieri sono stata al teatro della mia città, torre del greco, ed ho assistito ad uno spettacolo fatto da bambini. Era una rivisitazione di "mamma ho perso l'aereo" con il bambino sfortunato, Gawin, che viene dimenticato dai genitori e perde l'aereo. accanto a Gawin c'è Steve, il suo migliore paralitico, affetto da SLA(Sclerosi Latareale Amiotrofica, rifiutato da suo padre per la sua disabilità. La passione dei due è l'atletica, il sogno di Steve i 100 metri in 10 secondi. Ma steve sa che è solo un sogno, un sogno tanto lontano e distrutto dai suoi cari che lo rifiutano. I due amici si trovano coinvolti nella famosissima vicenda dei ladri che riescono a vincere grazie all'aiuto di alcuni folletti che dicono loro di non arrendersi mai e di credere sempre nei sogni...Alla fine non ci sarà il miracolo fisico per Steve,ma dopo una serie di vicende,ci sarà la sua vittoria con la sua famiglia così come Gawin rivedrà i suoi genitori perchè in fondo ha perso solo un aereo....... Ecco tutto questo(e mi scuso se lungo) per dire che anche in questo caso ho avuto mododi riflettere sulla vicenda di Oscar perchè è vero quando si dice che la società crea o vede i limiti! il fatto grave è che se ci guardiamo intorno vediamo che la società è abituata a dostruggere i sogni di tutti, normodotati e non,provocando un appassire della voglia di fare e di provare.....In questo senso è la sociatà ad essere disabile mentre i disabili che come Oscar hanno ancora il coraggio di sognare sono i normodotati cui bisogna guardare per interrogarsi profondamente su noi stessi: se non abbiamo noi,futuri insegnati, il coraggio di sognare,come faremo ad essere di sostegno alle classi che avremo al fine di aiutarla ad attuare l'inclusione di colui che viene definito disabile??
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    Messaggio  nadia montuori Gio Dic 16, 2010 7:44 pm



    https://www.youtube.com/watch?v=DVdEP5Cc3AI
    https://www.youtube.com/watch?v=tKOp0_JGyOI&NR=1


    Ho inserito questo video di un'intervista di Alex Zanardi per mettere a confronto la sua storia con quella di Oscar. Alex è un campione di formula uno che è rimasto tale anche dopo un gravissimo incidente che gli ha procurato l'amputazione di entrambe le gambe.
    Io trovo straordinario come queste persone (Simona, Oscar, Alex e sicuramente tante altre ancora) riescano a combattere contro gli "eventi" della vita in maniera così esemplare.
    La differenza tra Simoma, Oscar e Alex è che i primi due hanno imparato a convivere con la loro disabilità fin dalla nascita. Alex invece nel pieno della sua carriera da sportivo è stato vittima di uno spaventoso incidente che in un modo o nell'altro gli ha cambiato la vita. Chi avrebbe mai pensato che avesse di nuovo camminato? E gareggiato? Eppure ce l'ha fatta! é tornato in pista e ha dimostrato a tutti che la disabilità non è un limite! Sicuramente la forza di volontà che contraddistingue queste persone non si può capire quando siamo "al di qua"...è la forza della vita, la voglia di vivere che li spinge a non arrendersi e secondo me "noi" che abbiamo tutto non possiamo veramenete capire fino in fondo cosa significhi.




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    Messaggio  rosa nebiante Gio Dic 16, 2010 8:30 pm


    avevo già sentito parlare di Oscar Pistorius, seguendo il tg, e al di là della polemica nata per la sqalifica, mi lasciava perplessa il suo modo naturale di nuoversi.....
    sicurezza e determinazione nei suoi occhi.
    come poteva un uomo, un ragazzo, che ha avuto già le sue difficoltà nella vita a dover, anche ora "munito di gambe" ad avere ancora problemi??!!
    deve ora domistrare anche di non essere agevolato....... un sorriso ironico sul mio viso
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    Messaggio  paciello margherita Gio Dic 16, 2010 9:39 pm

    Pistorius come Simona Atzori sono delle persone che possono insegnare una disciplina molto difficile da capire "la Vita".
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    Messaggio  paciello margherita Gio Dic 16, 2010 9:57 pm

    Dopo aver visto il video ho pensato che grazie alle nuove tecnologie,lo sport può diventare un'area per promuovere l'integrazione e l'inclusione di persone disabili,infatti penso che le protesi promuovo a pieno titolo questo processo di integrazione e di inclusione.Io penso che l'esistenza di queste protesi offre la possibilita' a persone come Pistorius l'opportunita' di iniziare a vivere la vita diversa da quella precedente e soprattutto di confrontarla con i normodotati magari in una corsa sportiva proprio come Pistorius
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    Messaggio  di gregorio patrizia Gio Dic 16, 2010 10:35 pm

    Secondo me, avere una protesi non'è ne uno svantaggio ne un vantaggio, è solo un modo per non sentirsi disabile o in un certo senso "diverso dagli altri". Nel caso di Oscar Pistorius, nato con una grave malformazione e costretto x questo motivo ad imputarsi le gambe, grazie alle sue protesi ha potuto realizzare il suo sogno e sentirsi in gara con gli altri!
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    Messaggio  Luigi Migliaccio Ven Dic 17, 2010 9:02 am

    Rendersi più autonomo possibile assolutamente non è un reato. Il fatto di aiutarsi con una stampella o con una protesi oppure con un carrello è da apprezzare, perchè ciò significa VOGLIA DI VIVERE. Ho una esperienza analoga diretta rispetto a questa situazione, mio padre pur di continuare nel suo sport preferito, in seguito a tante cure mediche specialistiche ha deciso di farsi spezzzare in ginocchio prima che si usurasse del tutto per poi farsi apporre dei ganci in metallo, ma che comunque lo hanno "inzoppito", l unica cosa è che può correre rispetto alla comune protesi. Con questo voglio dire che se esiste qualcosa che ci aiuti perchè non usarla??
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    Messaggio  natale maria Ven Dic 17, 2010 9:30 am




    La storia di Oscar Pistorius,è la dimostrazione della forza e del coraggio di un uomo che non si è fermato davanti a niente per raggiungere i suoi obiettivi,anche se la vita alcune volte è difficile da affrontare quest'atleta ci dimostra che con la volontà si possono superare le difficoltà. Penso che le protesi di Pistorius non rappresentino ne uno svantaggio ne un vantaggio ,in quanto la forza di un uomo si misura con il coraggio di affrontare la vita e come lui stesse ha detto «Quando la gente mi chiede: cosa provi ad avere le gambe artificiali?, io rispondo: non lo so, tu cosa provi ad avere due gambe reali?»,ciò dimostra che la forza di questo uomo sta nell'essere convinto nelle sue decisioni.
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    Messaggio  anna rita perone Ven Dic 17, 2010 10:29 am

    nadia montuori ha scritto:

    https://www.youtube.com/watch?v=DVdEP5Cc3AI
    https://www.youtube.com/watch?v=tKOp0_JGyOI&NR=1


    La differenza tra Simoma, Oscar e Alex è che i primi due hanno imparato a convivere con la loro disabilità fin dalla nascita. Alex invece nel pieno della sua carriera da sportivo è stato vittima di uno spaventoso incidente che in un modo o nell'altro gli ha cambiato la vita. Chi avrebbe mai pensato che avesse di nuovo camminato? E gareggiato? Eppure ce l'ha fatta! é tornato in pista e ha dimostrato a tutti che la disabilità non è un limite! Sicuramente la forza di volontà che contraddistingue queste persone non si può capire quando siamo "al di qua"...è la forza della vita, la voglia di vivere che li spinge a non arrendersi e secondo me "noi" che abbiamo tutto non possiamo veramenete capire fino in fondo cosa significhi.
    da questi video che Nadia ci ha proposto credo sia opportuno cogliere anche un altro elemento di riflessione:la disabilità motoria, causa incidente! é qualcosa che potrebbe capitare a tutti:basta un niente e da normodotati si passa a disabili. per questo è importante che la società riesca a maturare nella cura dei diritti dei disabili. La consapevolezza che deve avvenire non deve essere finalizzata all'idea della salvaguardia di una categoria di "deboli", ma il mettere in primo piano il bene dell'uomo e della dignità dell'uomo sempre:questo è un passaggio di coscienza fondamentale
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    Messaggio  imparato.ilaria Ven Dic 17, 2010 11:45 am

    Del Prete Melania ha scritto:A fare un atleta non sono solo le gambe, ma la forza, la tenacia, la grinta e la determinazione. Questo ha permesso a Pistorius di raggiungere quel secondo posto,probabilmente se non avesse raggiunto questo risultato non si sarebbe alzato tutto questo polverone. A mio parere, alla base c'è una non accettazione, il non accettare cioè che un disabile possa gareggiare insieme ai normodotati e addirittura arrivare secondo con delle protesi, a differenza degli altri atleti sanissimi e in perfetta forma. Probabilmente un'altra persona al suo posto non avrebbe raggiunto il suo stesso risultato. Concordo pienamente con quanto detto da altre ragazze; Pistorius ha adattato le protesi al suo corpo e quelle sono le sue gambe.

    Melania sono d'accordo con te " A fare un atleta non sono solo le gambe, ma la forza, la tenacia, la grinta e la determinazione". A mio parere Oscar Pisturius è l'esempio di come, anche con una grave disabilità, sia possibile raggiungere un proprio sogno facendo della propria volontà un punto di forza per superare il proprio handicap.
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    Messaggio  rosa nebiante Ven Dic 17, 2010 2:30 pm

    anna rita perone ha scritto:
    nadia montuori ha scritto:

    https://www.youtube.com/watch?v=DVdEP5Cc3AI
    https://www.youtube.com/watch?v=tKOp0_JGyOI&NR=1


    La differenza tra Simoma, Oscar e Alex è che i primi due hanno imparato a convivere con la loro disabilità fin dalla nascita. Alex invece nel pieno della sua carriera da sportivo è stato vittima di uno spaventoso incidente che in un modo o nell'altro gli ha cambiato la vita. Chi avrebbe mai pensato che avesse di nuovo camminato? E gareggiato? Eppure ce l'ha fatta! é tornato in pista e ha dimostrato a tutti che la disabilità non è un limite! Sicuramente la forza di volontà che contraddistingue queste persone non si può capire quando siamo "al di qua"...è la forza della vita, la voglia di vivere che li spinge a non arrendersi e secondo me "noi" che abbiamo tutto non possiamo veramenete capire fino in fondo cosa significhi.
    da questi video che Nadia ci ha proposto credo sia opportuno cogliere anche un altro elemento di riflessione:la disabilità motoria, causa incidente! é qualcosa che potrebbe capitare a tutti:basta un niente e da normodotati si passa a disabili. per questo è importante che la società riesca a maturare nella cura dei diritti dei disabili. La consapevolezza che deve avvenire non deve essere finalizzata all'idea della salvaguardia di una categoria di "deboli", ma il mettere in primo piano il bene dell'uomo e della dignità dell'uomo sempre:questo è un passaggio di coscienza fondamentale



    sono anch'io pienamente d'accordo con ciò che viene riportato dalle mie due colleghe,anna rita e nadia.
    anna rita con i video di Alex ci fa riflette sulla forza di volontà di chi combatte per ritornare alla "normalità", affinchè un incidente resti solo tale, resti solo un brutto ricordo, che però non ha cambiato e ridotto le possibilità della vita. Alex non si arrende, si rimette in piedi e ....... in pista.
    ed giusto ciò che dice nadia: può capitare a tutti, ed è indispensabile che la società metta in primo piano il bene dell'uomo.
    Maria di Nuzzo
    Maria di Nuzzo


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    Messaggio  Maria di Nuzzo Ven Dic 17, 2010 3:24 pm

    Vantaggio o svantaggio?! A mio parere non è questa la questione che andrebbe fatta, occorrerebbe piuttosto andare oltre e soffermarsi sulla capacità di Pistorius di essere riuscito, nonostante il suo deficit fisico, a coronare il suo sogno. E il movente di tutto ciò è stato l'amore che lui ha innanzitutto verso sè stesso e poi verso quello sport. Si parla così tanto di amore al giorno d'oggi che quasi si tende a sminuire il suo vero e profondo significato. Ma l' amore reale, quello per il quale si è disposti a mettere ogni cosa in gioco, è racchiuso nel coraggio, nella fermezza d'animo, nella tenacia mostrata dai più "deboli". Guardiamo per un attimo, con quanta umiltà questo atleta ha raggiunto il suo obiettivo e chiediamoci: "Noi dove ci collochiamo? Non siamo forse, tra quelli legati, in molte occasioni, a valori effimeri per i quali alcun gesto può diventare " straordinariamente unico?"

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