per essere il primo atleta disabile escluso ai prossimi olimpiadi perché risultato “troppo abile” nella disciplina della corsa.
tutto cio ha portato non pochi problemi, considerando in primis lo sconforto e l'amarezza di Pistorius, a mio parere mi sembra assurdo che un atleta con handicap fisici evidenti possa trarre vantaggio dalle proprie protesi,l’esclusione è stata quantomeno frettolosa e prematura; si sarebbe potuto trovare un compromesso ragionevole per bilanciare i vantaggi quantificati con delle zavorre o materiali diversi dalla fibra di carbonio per costruire le stesse protesi, ma con efficacia equiparabile alle gambe umane.
Lo sport è portatore di messaggi importanti, e sempre nello sport vari atleti nella storia si sono riscattati da posizioni analoghe, come l’atleta afroamericano Jesse Owens che vinse 4 medaglie d’oro nel 1936 a Berlino sotto gli occhi sconcertati di Hitler, andando contro la discriminazione alla base dell’ideologia nazista.
Quello che mi auguro, non solo per Pistorius, ma per tutti gli altri atleti che seguono le stesse orme di pistorius che in un futuro vicino si possa superare questo traguardo e gareggiare assieme ai propri colleghi normodotati. Intanto non ci resta che tifare per Oscar alle paraolimpiadi, e sperare che il suo sogno si avveri prima o poi.