-"Da 30 anni a questa parte molto è cambiato,ma tanto altro deve cambiare!"
-"Vogliamo continuare a lamentarci o vogliamo cominciare a fare qualcos'altro?"
"Stanza di lavoro della classe" Forum didattico a cura di Floriana Briganti - corso di Psicopedagogia dei linguaggi, att. didattica aggiuntiva Suor Orsola Benincasa Napoli
annaditota ha scritto:Bellissima la citaz. all'articolo 3 della costituzione!! Purtroppo non bisogna solo che cambino le leggi..ma che cambi anche la gente!marianna biffaro ha scritto:Art. 3 Cost.: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il compito della Repubblica Italiana di eliminare ogni ostacolo che impedisca di fatto ad ogni persona il pieno sviluppo fallisce dinnanzi a queste immagini.
Il pieno sviluppo di ogni persona indipendentemente dalla condizione in cui si trova fallisce...Le categorie più deboli vengono ancora tutelate solo su carta, ma molto poco è stato fatto concretamente per le persone diversamente abili. E pensare che la diversità è sempre sorgente di arricchimento per tutti e che esiste una sola umanità, con le sue meravigliose diversità.
hai ragione per un diversamente abile è impossibile vivere per la presenza di queste barriere . Ma la colpa è anche nostra se ci limitiamo sempre e solo alle parole e non hai fatti purtroppo siamo passivi aspettiamo che sia sempre qualcun altro a muoversi per noi.La cosa più difficile a questo mondo?è vivere !molta gente esiste (non vive)raffaella guarino ha scritto:ho sempre pensato alle barriere architettoniche come un profondo segnale di inciviltà e noncuranza. e forse anche ignoranza. è difficile che qualcuno, se non un diretto interessato, si ponga il problema dell'impossibilità a vivere nella nostra società, a compiere anche la più banale delle azioni quotidiane. quindi: come si può parlare di integrazione ed inclusione se non c'è quanto meno la considerazione??? avete mai pensato, ad esempio, ad un diversamente abile che si muove dalla stazione centrale a /su corso umberto??? tra cantieri, strisce e pedane occupate da macchine (di chi magari pensa "devo fare un servizio di 2 minuti..."), bancarelle improvvisate, "negozi ambulanti" poggiati sul marciapiede, motorini che ogni tanto salgono (usando proprio le pedane) sul marciapiede per salutare un amico o vedere una vetrina.. e chi più ne ha più ne metta.... semplicemente camminare per un normodotato è complicato, per un diversamente abile è proprio del tutto impossibile!!!!!!!! ma, in fondo, siamo solo nel 2010, no??
Rabbia..dolore ..ingiustizia.. ammirazione..hai proprio trovato le parole giuste!!Alessandra_Mormone ha scritto:I tre video visti oggi a lezione hanno suscitato in me varie sensazioni: rabbia, nel vedere l'inefficienza dei servizi che c'è nel nostro Paese; dolore, nel mettersi nei panni delle persone disabili, che quotidianamente sono costrette a subire queste ingiustizie; ammirazione, verso chi nonostante tutto ha la forza di andare avanti, sopportare e prendere con ironia le cose inaccettabili che continuamente accadono.