Psicopedagogia d.ling. Briganti 2010

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Psicopedagogia d.ling. Briganti 2010

"Stanza di lavoro della classe" Forum didattico a cura di Floriana Briganti - corso di Psicopedagogia dei linguaggi, att. didattica aggiuntiva Suor Orsola Benincasa Napoli


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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME)

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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Libro diversità-oltre le barriere della mente!

    Messaggio  annaditota Gio Gen 06, 2011 5:52 pm

    OLTRE LE BARRIERE DELLA MENTE, di Orlando Quaglierini, è un libro coraggioso e insolito sulla diversità.
    Una riflessione articolata e partecipata sul mondo della disabilità che tenta di individuare un possibile percorso che porti ad una reale integrazione della persona disabile nella società. E’ questo l’ambizioso obiettivo del volume “Oltre le barriere della mente”.Il contesto sociale – A trent’anni dall’emanazione della legge 517, che segnò l’inizio dell’inserimento dei disabili nelle scuole, sono stati compiuti non pochi passi avanti - e non solo in ambito scolastico – per quanto riguarda, appunto, l’inserimento dei disabili in ogni ordine di scuola. Ma se si parla di reale integrazione, ovvero di relazione e di scambio interpersonale fra gli studenti disabili e non, e fra i disabili e il resto del mondo, a che punto siamo? Nell’ambito delle relazioni umane, infatti, non ci sono leggi a garantire un’integrazione reale, effettiva e affettiva.
    Il volume ha l’obiettivo di stimolare una riflessione su “come stabilire una riflessione significativa con le persone disabili”, come recita il sottotitolo del volume. E solo l’informazione, la conoscenza delle aspettative, potenzialità e bisogni delle ‘diverse abilità’ che coinvolga di volta in volta tutte le componenti sociali (insegnanti, terapisti, medici, familiari…) possono rappresentare la chiave per raggiungere un obiettivo così fondamentale. Il libro nasce sia dall’esperienza professionale di Quaglierini, sia da quella personale e familiare: l’autore infatti ha un figlio al quale una sofferenza neonatale ha causato la tetraparesi spastica. Dunque una vita in prima linea, raccontata nei brevi capitoli in cui il volume è suddiviso, attraverso ricordi ed emozioni e un invito sotteso a tutto il lavoro: “accogliere e lasciarsi provocare dalla disabilità” perché, come ricorda l’autore citando il libro “Nati due volte” di Giuseppe Pontiggia, “i figli diversamente abili nascono due volte: la prima volta è come li fa la natura; la seconda è come li plasma l’amore”.
    Non è una crociata contro barriere architettoniche o culturali, è un'analisi lucida, fatta da un padre che osserva il proprio figlio disabile muoversi in un mondo fondamentalmente sbagliato. Nessuna critica, nessun giudizio, semplicemente un quadro della situazione.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Elephant man

    Messaggio  annaditota Gio Gen 06, 2011 6:09 pm

    "Io non sono un elefante! Io non sono un animale!
    Sono un essere umano! Un uomo, un uomo!"

    Il titolo del film è già una sintesi. il protagonista non e considerato un uomo..anzi forse lo è ma a meta!l'altra metà è un'animale ed è quindi inferiore! è stato seriamente sfigurato alla nascita da una malattia rara. Il suo viso vistosamente deturpato mostra i lineamenti di un elefante.Per questo deve essere usato come esposizione al circo. Sfruttato e sottomesso da tutti coloro che si definiscono normali,anche dal suo medico curante,il quale cerca di gliorare la sua condizione ricavandone però dei vantaggi per se stesso.
    Treves infine scopre che sotto la mostruosa facciata di Merrick si nasconde un uomo gentile e pacifico.
    The Elephant Man ci riporta ad un significato più ampio e più profondo della parola "amore", un significato che purtroppo in questo frenetico, egoista e spesso superficiale mondo si dimentica. Un amore rivolto alla persona in quanto tale, non perchè dell'altro sesso e attraente e non perchè dovuto o ricambiato. Un amore fine a se stesso. E che va oltre le apparenze, le brutture, i tratti grotteschi, i pregiudizi, la diversità

    La gente ha paura di quello che non riesce a capire. Elephant man
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Film- il gobbo di notre dame

    Messaggio  annaditota Gio Gen 06, 2011 6:26 pm

    Maltrattate questo poveretto [Quasimodo] come avete sempre maltrattato il mio popolo! Parlate di giustizia, eppure siete così crudele con chi ha più bisogno di aiuto! (Esmeralda a Frollo)

    Scelgo di esaminare il gobbo di notre dame,perchè chi da piccolo non ne ha visto il cartone? Potrebbe essere un'ottima occasione per guardarlo ad esempio in aula un futuro con i nostri bambini ed affrontarne il tema della disabilità
    Quasimodo,(un nome che lo etichetta a vita"uomo a metà") un essere deforme e di mostruosa bruttezza suona le campane della cattedrale di Notre Dame. Nonostante tutti provino disgusto e paura nei suoi confronti, Quasimodo (più comunemente detto Il gobbo di Notre Dame) è di animo buono ma non lo manifesta. È triste e frustrato per il fatto di essere diventato sordo a causa della continua esposizione al suono delle campane. La sua sordità e l'assenza di persone con cui parlare lo rendono anche muto. Solamente il suo "padrone", l'arcidiacono Claude Frollo, comunica con lui tramite un linguaggio a gesti. Frollo lo aveva salvato da bambino, quando, abbandonato dai genitori per il suo aspetto deforme, era stato portato in chiesa per essere venduto, o nel peggiore dei casi, ucciso.
    Quando,un giorno, in occasione della festa dei Folli, Quasimodo trova il coraggio per uscire in piazza, la folla lo aggredisce.
    Un film che mette da parte i toni divertenti e teneri tipici di Disney, per concentrarsi sulle psicologie dei personaggi e sulle loro sofferenze. La bontà d'animo di Quasimodo, prigioniero da sempre, è contrapposta alla fredda crudeltà di Frollo, sofferente per i suoi conflitti interiori

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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty ASSOCIAZIONE SULLA DISABILITA'

    Messaggio  Maddalena Cefariello Gio Gen 06, 2011 9:10 pm

    Quando mi fù proposto se conoscevo qualche particolare associazione che si interessava della disabilità,sinceramente non risposi perchè non ero ancora a conoscenza.Poi una sera in tv alla trasmissione "GLI INVINCIBILI"è apparso un angelo biondo di nome BEATRICE VIO,la ragazza di 13 anni che nel 2008,in seguito a una grave setticimia ha perso tutti e quattro gli arti.Durante il corso della trasmissione si è parlato dell'associazione "ART4SPORT".Essa nasce dalla passione e dall'amore per raccogliere fondi per la progettazione e realizzazione di protesi sportive per disabili.I bambini che hanno subito amputazioni o che sono nati senza uno o più arti non sono handicappati,semplicemente mancano loro alcune parti.Mantengono gli stessi sogni e gli stessi desideri che hanno sempre avuto.L'associazione cerca attraverso la moderna tecnologia di sostituire gli arti mancanti con protesi tecnicamente funzionali ed esteticamente accettabili per farli arrivare a condurre una vita attiva e soddisfacente.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Re: PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME)

    Messaggio  michela esposito Gio Gen 06, 2011 9:34 pm


    Nel suo testo più noto, Susan Moller Okin (justice, Gender and the Family, 1989) l’autrice affronta il problema dell’ingiustizia verso il genere femminile facendolo derivare principalmente dalla divisione asimmetrica del lavoro, che si realizza già a partire dalla sfera domestica.
    La Okin non condivide la posizione di Pateman e di tutte quelle pensatrici che sono orientate verso la considerazione del femminismo come una lotta per l’estensione alle donne delle condizioni maschili senza interrogarsi sulle radici storiche della diseguaglianza. Essa si arrocca su posizioni di rifiuto netto verso ogni esaltazione del concetto di “funzione”, anche quando parrebbe derivarne una valorizzazione complessiva delle donne. Dal punto di vista della Okin, la questione fondamentale, non è capire in che cosa le donne sono diverse, ma chiedersi perché le donne sono state diversamente considerate. Non esiste per lei, alcuna valida ragione per intervenire nei confronti delle donne in maniera iperprotettiva, garantendo a priori quote, spazi e ruoli riservati esclusivamente a loro.

    La questione della differenza sessuale ha interessato sin dalle origini il pensiero occidentale: i FILOSOFI GRECI per primi tentarono di spigare come la specifica divisione dei ruoli che la società affida agli uomini e alle donne, sia determinata dalla differenziazione operata in base alla diversità biologica. È grazie al femminismo poi, che il genere ha cominciato ad essere riconosciuto come una questione sociale di centrale importanza: le femministe sostengono che il genere sia un prodotto della società, non della biologia. Il sesso determina differenze nell’aspetto fisico, nelle capacità, ma certamente non crea differenze di tipo psicologico morale e sociale.

    Susan Moller Okin offre una chiave di lettura personale dei classici, e fa emergere come la tradizione filosofica occidentale, per il fatto di fondersi sull’importanza e la necessità della famiglia, ha tenuto fuori le donne dalla partecipazione pubblica e dal potere politico. La filosofia associa le donne alla passività, all’emotività, alla sottomissione, essendo prive di quelle abilità e capacità prettamente maschili. Questo fenomeno affonda le sue radici in Aristotele, il quale aveva categoricamente le donne alla sfera della giustizia domestica, attribuendo loro l’esclusiva funzione di aiutare, accudire e curare chi era considerato invece umano in modo piu pieno. Platone è il primo ad interrogarsi sul problema delle donne come problema politico di tutti. A Mill afferma che ogni distinzione tra uomo e donna, che mantenga quest’ultima in condizione di sottomissione, non è possibile in un mondo che ha già abolito la distinzione tra schiavo e uomo libero, servo e padrone, che riconosce l’esempio della Regina Vittoria, e non ha ancora donne in Parlamento.

    Per la Okin i filosofi hanno considerato la donna solo in base alla loro funzione riproduttiva.

    L’eliminazione della famiglia, compiuta da Platone fa venir meno la giustificazione della specialità del ruolo della donna su cui pesa l’intera responsabilità della famiglia e apre la prospettiva a due principali soluzioni interpretative: intendere la differenza sessuale come dipendente dalla storia oppure chiedersi cosa le donne possono essere, o diventare…(esempio di Sparta in cui le donne fanno parte dell’organizzazione della città come gli uomini)
    L’autrice stessa, quando affronta direttamente la dicotomia tra pubblico e privato, precisa il suo concetto secondo cui la famiglia può diventare il nucleo centrale delle politiche sociali per ridurre e combattere l’ingiustizia, una volta compreso che l’elemento principale da cui scaturiscono le ingiustizie della famiglia è l’ineguale distribuzione del lavoro retribuito fuori casa e in casa.

    La famiglia deve essere un campo d’azione per le politiche sociali tendenti alla giustizia tra i sessi. Vi sono molte altre istituzioni sociali oltre alla famiglia che potrebbero contribuire alla giustizia fra i sessi come il luogo di lavoro e la scuola. È essenziale una legislazione che dia ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto a congedi pagati e non pagati per maternità, orario di lavoro ridotto o flessibile, custodia per i bambini sul luogo di lavoro ed altre condizioni di lavoro che favoriscono la famiglia.

    Buona parte dell’analisi dell’autrice verte sul fatto che non si tratta di eliminare la differenza tra i sessi, quanto di superare il modello gerarchico e lo svantaggio tra i generi, conservando quella diversità che rende la donna unica a rafforzare la specificità femminile. Tutta la trattazione della Okin si fonda sulla percezione che la separazione fra pubblico e privato è una costruzione per lo più ideologica e sostiene di non tollerare che proprio nella famiglia si perpetrino forme di ingiustizia basate sul genere.

    Per la Okin non può esserci una società giusta se la famiglia, da sfera domestica e protetta dalla privacy, non viene ricondotta a un problema anche politico. Nell’affrontare la questione, perciò in "le donne e la politica. La famiglia come problema politico" la filosofa incentra la sua analisi sulla polemica aperta intorno alla costruzione della struttura sociale in base al genere inteso come istituzionalizzazione, profondamente radicata a difesa della differenza sessuale.

    Ciò che avviene fra le pareti domestiche non è affatto immune dalle dinamiche del potere e viceversa. L’uguaglianza tra i sessi non può avvenire spontaneamente e a questo scopo, è indispensabile indirizzare cambiamenti giuridici politici e sociali: l’autrice è convinta che una famiglia senza genere possa contribuire all’eguaglianza d’opportunità per le donne e per i bambini e possa creare un ambiente più favorevole alla formazione di cittadini di una società giusta.


    Molte idee della Okin, pur con riserve, sono state recuperate e rielaborate da Kymilicka che fa derivare la diseguaglianza delle donne essenzialmente dall’incompatibilità tra il lavoro di cura e il lavoro retribuito. Secondo Kymlicka le donne devono essere libere di ridefinire i ruoli sociali e perché ciò possa avvenire è necessario sostituire l’obiettivo politico dell’uguaglianza con quello dell’autonomia. Del resto sono evidenti i limiti di un approccio all’eguaglianza che non tenga conto della famiglia non riconoscendo il lavoro domestico o considerando “privati” i rapporti familiari.

    La riflessione sul multiculturalismo ha trascurato il nesso tra cultura e genere, cioè il rapporto complesso e spesso conflittuale che intercorre tra le donne e le regole culturali e sociali delle comunità a cui appartengono. Il rischio più preoccupante del multiculturalismo è che i risultati ottenuti dalle donne in occidente siano rimessi in discussione, o possano subire un rallentamento con la legittimazione di pratiche della comunità di immigrazione che codificano il ruolo subalterno alle donne.

    Questa preoccupazione è evidenziata da Susan MOller Okin nel famoso articolo pubblicato nel 1997 sul Bosto Review: il multiculturalismo danneggia le donne? Nel quale definisce il tema del dialogo interculturale, per definire i limiti oltre i quali il rispetto per le differenze culturali deve cedere all’affermazione di diritti individuali. Naturalmente questa operazione non trova esito nella semplice riproposizione di un universalismo giuridico insensibile alle differenze.





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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Re: PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME)

    Messaggio  michela esposito Gio Gen 06, 2011 9:43 pm

    nel mio precedente intervento ho presentato un testo che avevo letto per il corso di filosofia dell'educazione. Il libro che tratta della diversità particolare: il genere. Ma non solo, anche di differenze culturali,storiche e politiche. Lo trovo un testo davvero interessante, e soprattutto un'analisi critica eccezionale!.... molte colleghe lo avranno letto come me al primo anno di corso.. perciò lo ricorderanno!!!!... per me è stato un piacere riaprirlo!!!
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Libro Sulla Diversità "Una Bambina" di Torey L. Hayden

    Messaggio  Andreina Russolillo Gio Gen 06, 2011 9:47 pm

    Trama:
    Sheila, la protagonista della storia, è una bambina di 6 anni che viene assegnata alla classe di bambini “difficili” affidata a Torey L. Hayden, l’autrice del libro. Sheila, a soli 6 anni ha rapito un bambino di 3 anni portandolo in un giardinetto, l’ha legato ad un albero e gli ha dato fuoco provocandogli delle gravi ustioni. Per questo motivo viene inserita nel gruppo dei bambini difficili. Sheila si isola e quando qualcuno le si avvicina, diventa aggressiva. L’insegnante-autrice riesce a cogliere in quella bambina, ritenuta da tutti irrecuperabile, delle potenzialità al di sopra della norma e scopre cheil suo atteggiamento è consegnuenza di grandi sofferenze. Sheila è stata abbandonata in autostrada dalla madre che ha portato con se il figlio minore, vive in una baracca con il padre che la picchia costantemente ed è sempre ubriaco ed è molestata dallo zio.
    Commento:
    Ho scelto di postare questo libro per il tema della diversità, perché rappresenta molto bene l’equivoco in cui spesso si può cadere quando ci si trova di fronte a dei casi difficili come quello di Sheila: confondere la diversità con altre problematiche che determinano comportamenti difficili. Ho preferito parlare di questo libro anche perché la storia è vicina alla mia sfera di interesse infatti è raccontata da un’insegnante che ha sperimentato in prima persona un percorso di recupero ed è riuscita felicemente nel suo intento. Durante la lettura di questo libro le emozioni che ho provato sono state diverse e anche contrastanti: dalla rabbia per le molestie subite dalla bambina alla gioia per la sua graduale rinascita.Proprio quest’ultima fase del racconto mi ha colpita di più: la “rinascita di Sheila” quando, grazie a Torey, riesce ad intravedere uno spiraglio di luce in una vita buia e senza senso e riesce a sfogare tutte le sue emozioni piangendo per la prima volta.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Film Sulla Diversità "Freaks"

    Messaggio  Andreina Russolillo Gio Gen 06, 2011 9:49 pm

    Trama:
    Il film narra la storia di un gruppo di persone, che per le loro deformità costituiscono l’attrazione di un circo. Tra di loro nascono relazioni amorose e in particolare tra il nano Hans e Cleopatra, la bella trapezista del circo. In realtà Cleopatra è interessata all’eredità del nano tenta, insieme al suo amante, Hercules, di uccidere Hans. Gli altri Freaks (il termine indica persone gravemente deformi o mutilate) scoprono il progetto di Cleopatra e organizzano una vendetta. In una notte di pioggia i freaks inseguono i due amanti, uccidendo Hercules e mutilando Cleopatra, che viene ridotta in un essere orribile: le sono state tagliate le gambe, cavato un occhio, le mani schiacciate e deturpate, la lingua mozzata. Ora lei viene presentata dai crudeli proprietari del circo come la "donna gallina" insieme agli altri Freaks. Intanto Hans e Frieda (la sua fidanzata) riescono a coronare il loro amore.
    Commento:
    Il film è molto crudo per le sue scene e per le storie che racconta. Vedendolo ho provato delle sensazioni molto forti, ma soprattutto incredulità per la tipologia e la moltitudine delle diversità mostrate: gemelle siamesi, acondroplasici (nani), persone prive di arti o della parte inferiore del corpo..Il messaggio sulla diversità viene affrontato chiaramente attraverso questa rappresentazione nella quale i “mostri” in realtà sono le vittime e alcuni “normali” i carnefici.Il film risale agli anni ’30 ed è sconvolgente vedere come queste persone venissero “usate” come fenomeni da baraccone; ancora più sconvolgente è ascoltare notizie che riferiscono di sfruttamento della diversità ancora oggi (nani nei circhi o portati al guinzaglio in alcuni locali…..).
    Mi fa piacere, invece, ricordare la storia di Simona Atzori che rappresenta un caso di valorizzazione positiva della diversità in quanto è riuscita a diventare una brava artista (ballerina, pittrice) pur non avendo le braccia..
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Libro sulla disabilità “In pezzi” di Osanna Brugnoli

    Messaggio  Andreina Russolillo Gio Gen 06, 2011 9:50 pm

    Trama:
    L’autrice del libro “In pezzi” racconta la propria storia di ventunenne che agli inizi di una carriera come modella e attrice di fotoromanzi viene coinvolta in un grave incidente stradale, provocato dal fidanzato che non accettava la separazione. Osanna subisce una grave lesione midollare e, ricoverata in ospedale, trascorre giorni e giorni tra la vita e la morte. Poi la diagnosi definitiva: non potrà mai più camminare, correre, fare una passeggiata in bicicletta, si potrà muovere solo tramite la sedia a rotelle. Osanna Brugnoli negli anni ‘70 è una giovane donna, fortunata, bella, intelligente, con una famiglia solida alle spalle, è una donna capace di scelte coraggiose e un po’ ribelli, spinta a vivere le proprie emozioni senza dubbi e timori. “Avevo ventun anni quando la mia vita, il mio corpo e i miei sogni si sono frantumati, sono andati in pezzi.
    Commento:
    La storia di Osanna è un esempio positivo di come si possano vincere gli ostacoli di un handicap con una grande forza di volontà. E’ bello leggere la riflessione che lei stessa fa della propria vita, del proprio passato ..riuscendo comunque ad avere un atteggiamento ottimistico anche nelle situazioni più difficili. Riporto qui di seguito una delle frasi che più mi ha colpita: “Oggi rivedo il mio passato con lucidità e senso critico apprezzando quello che la natura mi ha comunque preservato, salvando in me un valore che probabilmente ritengo uno dei più importanti: la gioia interiore.” Osanna Brugnoli sceglie l’impegno nello sport per ritrovare la forza e il coraggio di lottare, come via per la rinascita. La storia di Osanna mi ha fatto pensare alle storie di tanti atleti disabili che riversano nello sport le loro energie e le loro aspettative riuscendo ad ottenere risultati impensabili anche per i “normodotati”
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Film Sulla Disabilità "Il Ragazzo Selvaggio"

    Messaggio  Andreina Russolillo Gio Gen 06, 2011 9:51 pm

    Trama:
    Una contadina che raccoglie funghi nella foresta dell’Aveyron, in un giorno dell’estate 1793, scopre un ragazzo selvaggio e dà l’allarme. I cacciatori stanano il ragazzo con i cani, lo catturano e viene trasferito all’Istituto Nazionale Sordomuti. Qui viene esaminato dai dottori Pinel e Itard, che tentano di ricostruire, la sua esistenza: si pensa che abbia circa 12 anni e che sia vissuto per sette o otto nella foresta, dove ha imparato a vivere e a muoversi come un animale. Il suo corpo è coperto di cicatrici, le unghie sono artigli, si esprime solo con grugniti e non risparmia morsi ai curiosi visitatori. La convivenza con i piccoli sordomuti si rivela impossibile e Pinel ritiene inutile occuparsi di lui. Itard ottiene di condurre il ragazzo nella sua casa di Batignolles, un villaggio alla periferia di Parigi. Là, coadiuvato da M.me Guérin, sua governante, intraprende l’educazione del ragazzo selvaggio, al quale sarà dato il nome di Victor
    Commento: Questo film mi ha particolarmente colpita per la volontà del medico di prendersi cura del ragazzo, però il metodo educativo non mi è sembrato adeguato per risolvere le problematiche di Victor. Il dottor Itard ritiene che le sue difficoltà siano dovute solamente alla permanenza prolungata nella foresta e cerca di rieducare le facoltà sensoriali di Victor, senza tener conto che l’isolamento lo ha deprivato anche dal punto di vista affettivo, sociale ed emotivo procurandogli deficit psichici.
    Vi consiglio di vedere una delle scene emblematiche per capire quali siano stati i limiti di questa rieducazione

    https://www.youtube.com/watch?v=CWS4AKq-KgE
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Link Disabilità

    Messaggio  Andreina Russolillo Gio Gen 06, 2011 10:30 pm


    http://www.genitoricontroautismo.org/

    Dopo il conseguimento della mia prima laurea in scienze dell'educazione ho seguito, per tre anni, in qualità di educatrice un bambino autistico. Visitavo spesso questo sito per tenermi aggiornata e per aggiornare i genitori del bambino. Lo trovo interessante e utile anche per la condivisione dei problemi e per essere a conoscenza della normativa.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Link Diversità

    Messaggio  Andreina Russolillo Gio Gen 06, 2011 10:34 pm

    http://win.harekrsna.it/il_fondatore/lezioni_e_conferenze/aumentate_il_vostro_amore_per_krishna/aumentate_il_vostro_amore_per_krishna.asp

    Ho deciso di inserire questo link che ho visitato in seguito alla lettura di un opuscolo sull'argomento. Il tema della diversità religiosa è un tema attuale interessante e ci aiuta a comprendere il modo di pensare, di vivere di persone "diverse" da noi..
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty TEMA DISABILITA-UNA ASSOCIAZIONE

    Messaggio  maddalena costanzo Gio Gen 06, 2011 11:44 pm

    A.S.D. WHEELCHAIR TENNIS ROMA ONLUS Categoria:Sport e tempo libero - Associazioni sportiveDescrizione:
    L’Associazione Sportiva Dilettantistica Wheelchair Tennis Roma Onlus fondata il 14/11/2006 con sede legale in Roma Via Carlo Bonucci 25, nasce grazie alla passione di alcuni amici, disabili, amanti del gioco del tennis.
    Il titolo più importante vinto dall’associazione nella sua breve storia è il titolo di Campione d’Italia conquistato nel 2008. Vanta tra i suoi associati 2 vicecampioni del mondo nel 2006, Gianluca Giovagnoli e Antonio Raffaele, un campione italiano nel... (visualizza altro)
    Altra associazione.
    L' A.S.D. Nuovo Mortona Cecilia è un'associazione sita in Roma Municipio 6, senza fini di lucro.
    Organizza corsi sportivi di Educazione psicomotoria, Attività ludico-motoria, Ginnastica Artistica,Ritmica, Ballo, Calcio a 5, Atletica per disabili,pallacanestro per disabili in carrozzella.Le attività sono rivolte per lo più alla fascia di età compresa tra i quattro e i quattordici anni, ma possono partecipare anche coloro che hanno un'età superiore.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Re: PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME)

    Messaggio  Luigi Migliaccio Ven Gen 07, 2011 10:55 am

    Prorpio ieri sera in seconda serata su IRIS ha fatto il film "elephant man". Non vi nascondo che non ho avuto il coraggio di rivederlo per intero visto che già lo conosco cambiavo canale nelle scene di pura crudeltà gratuita. Quell'uomo condannato prima dalla natura poi dal popolo non aveva possibilità di vivere come un uomo "normale". La colpa è della società che ci riempie la testa di pregiudizi!!! come non comprendere la paura della folla nel vedere un uomo così deforme, quasi da non riconoscere l'uomo?!?! A primo impatto è effettivamente uno spettacolo poco piacevole da guardare, però il dott Price lo amava come un figlio perchè è riuscito a superare "l'abito" del primo impatto. Mi piacerebbe vedere la reazione di ognuno di noi nella parte della folla.... Guardare senza vedere è la cosa piu difficile, è una brutta cosa ma è così.


    Ultima modifica di Luigi Migliaccio il Ven Gen 07, 2011 12:03 pm - modificato 1 volta.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty tema disabilità - un'associazione

    Messaggio  Clelia Pentella Ven Gen 07, 2011 11:47 am

    vorrei segnalarvi una sezione della Comunità di Sant'Egidio che si prende cura dei disabili mentali. a tal proposito vi allego il link
    http://www.santegidio.org/disabili/egidio/index.htm

    e vi allego quanto si legge nella home page: Disabili mentali: amici senza limiti. La voce degli amici.

    L'amicizia della Comunità di Sant'Egidio con i disabili nasce all'inizio degli anni '70. Tra i molti bambini con difficoltà scolastiche che frequentavano le scuole popolari, nella periferia di Roma, alcuni avevano una disabilità mentale e spesso finivano per abbandonare la scuola. Nelle scuole popolari trovavano accoglienza ed amicizia. Nel quartiere di Trastevere, a Roma, nelle vie attorno al monastero di Sant'Egidio, vivevano in quegli stessi anni numerosi disabili adulti, persone spesso sole.
    Prive di amicizie e di relazioni, abbandonate a se stesse, trascorrevano le loro giornate a casa oppure giravano per la strada senza avere una meta.
    Quando Sant'Egidio si popolò di giovani studenti, venne naturale fare della chiesa e del monastero un punto di riferimento anche per loro, un luogo dove cercare e finalmente trovare amicizia e ascolto.
    Da allora l'amicizia con chi è in difficoltà a causa di un handicap mentale è diventata una costante di tutte le Comunità di Sant'Egidio in ogni parte del mondo.

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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Tema disabilità Libro "Mille splendidi soli" prima parte

    Messaggio  Antonella Ariante Ven Gen 07, 2011 12:04 pm

    Un libro che ho trovato davvero significativo è stato "Mille splendidi soli " di Khaled Hosseini.
    Il libro narra della storia di Mariam, una ragazza che vive con la madre in una casetta di legno in un paesino vicino a Herat. Il padre, il ricco e potente Jalil, la passa a trovare ogni giovedì, ma si vergogna di lei di fronte alle sue mogli. Quando Mariam decide di andarlo a trovare a casa sua, Jalil non la riceve, facendo dire a Mariam che era via. Mariam dorme sulla strada per aspettarlo, e quando riesce a intrufolarsi nella proprietà, scorge Jalil alla finestra che la osserva. Jalil chiude subite le tende appena Mariam lo vede. La ragazza capisce che il padre prova vergogna per lei, e inizia a provare per lui un profondo odio, lo stesso che Nana,la madre prova per Jalil. Mariam viene riaccompagnata a casa da un servo di Jalil,dove trova Nana morta impiccata (si è infatti suicidata per non aver visto Mariam tornare a casa). Mariam va a vivere a casa di Jalil per qualche giorno fino a quando non viene data come sposa a Rashid,un uomo sulla quarantina di Kabul. Mariam va a trasferirsi insieme a Rashid a Kabul e all'inizio della guerra. Laila tiene moltissimo al suo vicino di casa Tariq,Laila dice di provare solo amicizia per lui ma non è così:si innamora di lui,e lui di lei. Quando Laila è ormai quindicenne viene a sapere che Tariq abbandonerà l'Afghanistan per andare a Peshawar in Pakistan e i due,come addio,fanno l'amore. La guerra ormai ha fatto decine di morti e continuano a lanciare razzi.Proprio il giorno in cui Babi riesce a convincere Fariba a partire a raggiungere Tariq in Pakistan un razzo colpisce la casa di Laila. Laila viene ritrovata da Rashid che la accoglie a casa sua. Laila è rimasta orfana. Un giorno un signore arriva a casa di Rashid presentandosi come un amico di Tariq e racconta una storia,la storia dice che:Tariq rimasto intrappolato fra le fiamme del camioncino che lo doveva portare a Peshawar,era rimasto sul punto di morte. Aveva raccontato tutto a questo signore che era andato da Laila a portarle la notizia della morte di Tariq. Laila è affranta e Rashid ne approfitta:vuole prendere per sposa Laila che accetta. Laila dopo pochi giorni scopre di essere incinta di Tariq e per non far insospettire Rashid,i due fanno l'amore. Rashid è convinto che il bimbo sia suo e compra oggetti per il bimbo,Rashid vuole avere un bimbo non una bambina. Fra Laila e Mariam i rapporti non potrebbero essere peggiori,ma quando Laila da alla luce Aziza,una bambina,le due si avvicinano. Progettano insieme di scappare via da Rashid,che con la scoperta che il suo bimbo è una bimba diventa pazzo. Malmena per divertimento Laila e Mariam senza motivo.Le due donne scappano con Aziza ma vengono scoperte dalla polizia che le riporta a casa. Dopo poco tempo Laila viene a sapere che è di nuovo incinta e questa volta darà alla luce un maschietto,Zalmai. Zalmai è l'orgoglio di Rashid. Un giorno la bottega di scarpe di Rashid va a fuoco e la famiglia rimane senza mangiare per molti giorni. Rashid costringe Laila a portare Aziza in un orfanotrofio,la bambina è affranta ma la madre la rassicura dicendole che sarebbe tornata a casa presto.
    Mariam riesce a trovare una possibilità per trovare del cibo:suo padre. Rashid e Mariam si recano in un hotel dove Rashid incontra un uomo che a Mariam ricorda vagamente qualcuno. Mariam chiama il municipio di Herat dove viene a sapere che il padre è morto ormai da anni. Dopo una visita ad Aziza all'orfanotrofio Laila incontra un uomo sulla porta di casa:Tariq. Mariam a quel punto capisce:l'uomo all'hotel era lo stesso che aveva annunciato la morte di Tariq,Rashid e quell'uomo si erano messi d'accordo così che Rashid avrebbe potuto sposare Laila. Laila e Tariq si raccontano delle loro nuove vite,Tariq racconta che vive in un paesino chiamato Murri e Laila le racconta tutto quello che è successo negli anni.Quella sera Zalmai spiattella tutto al padre che dopo averlo portato in camera salta addosso a Laila per strozzarla.Mariam però glielo impedisce va a prendere una pala in giardino e gliela tira sulla tempia:Rashid muore sul colpo.Mariam e Laila non sanno più che fare fino a quando Mariam decide di sacrificarsi per lei,per Tariq e per i bimbi.Mariam va a confessare alla polizia che la decreterà colpevole e la condannerà a morte.Laila va a vivere a Murri per qualche tempo con Tariq e i bambini fino a quando decidono di ritornare a Kabul,dopo la caduta del regime talebano.A Kabul Laila e Tariq si danno alla ricostruzione dell'orfanotrofio dove Aziza era stata per qualche tempo.Il libro si conclude con la scoperta di Laila di essere di nuovo incinta di Tariq.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Tema disabilità Libro "Mille splendidi soli" seconda parte

    Messaggio  Antonella Ariante Ven Gen 07, 2011 12:06 pm

    La storia raccontata è talmente verosimile che, spesso, ci si trova a dubitare del fatto che gli eventi ed i personaggi non siamo persone realmente esistite. Più che un romanzo sembra una cronaca storica. E questo implica una moltitudine di emozioni (rabbia, vergogna, tristezza ed anche consapevolezza).
    Dobbiamo riflettere sulla nostra immensa fortuna di essere donne occidentali, italiane , le tragedie che vivono le protagoniste fanno pensare a come sia difficile vivere in una perenne condizione di infelicità.Essere una donna occidentale significa essere LIBERA,INDIPENDENTE,FELICE questa storia ,invece , riflette una realtà talmente oscura che fa paura solo ad immaginarla .Mentre leggevo ho cercato di immedesimarmi nelle due donne è stato difficile perchè, ero coinvolta da diverse emozioni soprattutto da rabbia e da paura.Le due protagoniste ai miei occhi sono due GRANDI DONNE che nonostante le infinite difficoltà che si trovano davanti,grazie alla loro unione che non si può definire amicizia perchè credo che un legame tra due donne in quelle condizioni vada oltre al concetto di amizia,riescono a raggiungere la libertà e ha dimostrare che anche le donne sono capaci di grandi cose.Ho deciso di condividere questo libro perchè nella seconda lezione che abbiamo fatto , abbiamo parlato di emarginazione ,abbiamo anche provato ad essere nel panni di chi è emarginato e per questo credo che uno degli esempi di emarginazione più forte sia quello della donna in oriente.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Disabilità: associazione artisti disabili

    Messaggio  Clelia Pentella Ven Gen 07, 2011 12:10 pm

    Associazione di pittori a cui prende parte e collabora anche Simona Atzori di cui ho parlato negli interventi precedenti

    http://www.pittori-bocca-piede.it/artisti_disabili.asp
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty TEMA DISABILITÀ - UN SITO O UNA ASSOCIAZIONE

    Messaggio  smaldonesimona Ven Gen 07, 2011 1:54 pm

    www.disabilitaliani.org

    L'Associazione Nazionale Disabili Italiani nasce nel 1995 ed ha lo scopo di migliorare la qualità della vita dei disabili, attraverso servizi personalizzati.
    Essa si propone di:
    1) Promuovere e sviluppare i rapporti con il mondo della disabilità;
    2) Favorire l'inserimento dei disabili nle mondo lavorativo;
    3) Svolgere opere di sensibilizzazione sulle problematiche connesse alla disabilità, con azioni ed iniziative indirizzate: al mondo della scuola, al fine di definire una nuova cultura dell'uguaglianza nella diversità;
    4) Sviluppare rapporti con Società, Enti e Banche al fine di realizzare prodotti mirati alla diffusione ed alla acquisizione di persone con disabilità;
    5) Collaborare con centri per la riabilitazione motoria di disabili che siano affetti da patologie quali: Lesioni spinali ed ischemiche, Mieliti, Paralisi celebrale infantile.
    Inoltre, vengono formati gli insegnanti ed il personale paramedico mediante corsi di specializzazione.
    Sulla persona viene svolto un servizio personalizzato. La metodologia parte dall'infanzia fino all'età adulta tramite attività riabilitative pedagogico didattico fino all'integrazione socio-lavorativa.
    L'Associazione Nazionale Disabili Italiani ha partecipato a diversi progetti europei attraverso la collaborazione di Nazioni come la Spagna, la Grecia, la Szezia e la Francia.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty tema disabilità - recensione

    Messaggio  Clelia Pentella Ven Gen 07, 2011 2:39 pm

    In questi giorni ho rivisto un film che si collega un pò a quanto si è visto e detto su Simona Atzori, sulla sua arte e su tutte quelle persone che hanno la capacità di librarsi e volteggiare sui propri limiti... sulle proprie disabilità creando una poesia, un'armonia, un equilibrio.. Queste persone trovano il coraggio di seguire la strada dell'imperfezione e in quella strada danno vita a forme d'arte speciali...
    Si tratta del film THE DANCER.
    India, la protagonista del film, ama molto ballare ed è molto brava. partecipa e supera un'audizione a Brodway, ma viene scartata quando si scopre che è muta (guardate nel trailer che vi allego l'espressione disorientata nel momento in cui deve dire il suo nome. che contrapposizione tra l'energia della sua danza e lo smarrimento nel dover dire il proprio nome). le cose cambieranno quando incontrerà uno scienziato.

    https://www.youtube.com/watch?v=m3dAqAvRuFc
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Tema disabilità film

    Messaggio  Antonella Ariante Ven Gen 07, 2011 3:44 pm

    Un cartone animato che mi viene in mente è "Sherek" che racconta la storia di orco che ha come compito quello di salvare la principessa Fiona dalla torre nella quale è rinchiusa.La principessa vittima di un incatesimo che la notte la trasforma in un orca.Sherek riesce a liberarla e la porta nella sua palude mostrandole come vive.Tra i due nasce l'amore e Fiona quando ha la possibilità di riprendere per sempre le sembianze uman decide di rimanere orca per l'amore di Sherek.Questa storia ha come tema centrale l'accettazione della propria diversità e il vivere in base a ciò che si è e non a ciò che si dovrebbe essere.La morale di questa favola mi ricorda la storia di Simona Atzori e di Oscar Pistorius che hanno accettato la loro diversità e ne hanno fatto un dono.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty associazioni disabili

    Messaggio  Silvia Nardi Ven Gen 07, 2011 6:38 pm

    http://www.prohandicap.it/

    questa è un associazione di Bacoli che fa tanto per i disabili. L'ho conosciuta quando ho fatto il servizio civile e inoltre anche quando mia cognata ha avuto problemi e nn ha potuto camminare per 3 anni. Mi hanno fatto vedere davvero cosa sono le barriere architettoniche e mi sono resa conto di quanto sia difficile ....!!.
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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Tema della diversità-Programma "Invincibili"

    Messaggio  Beatrice Palmieri Ven Gen 07, 2011 7:23 pm

    Una sera mentre facevo zapping mi sono soffermata a guardare un programma condotto da Marco Berry raccontava le storie di persone comuni che hanno subito gravi traumi psico-fisici e che hanno saputo rinascere, cominciando una nuova vita più forti di prima. “Invincibili" ecco il nome del programma "eroi positivi" dei nostri giorni , dopo un periodo di grande difficoltà, si sono rialzati e hanno affrontato il trauma subito come una sfida. Una sfida da vincere per raggiungere nuovi traguardi: obiettivi mai pensati, che ora rappresentano una valida ragione di vita. Berry conduttore della trasmissione, con la grande umanità che lo contraddistingue, senza alcuna retorica,ha raccontato le loro storie e la loro forza d'animo, accompagnando lo spettatore in un emozionante viaggio tra vita e rinascita. Per i protagonisti di Invincibili nessuno traguardo è impossibile da raggiungere, nonostante abbiano incontrato sul proprio cammino ostacoli apparentemente insormontabili. Invincibili,, è la storie di persone che sono riuscite a ricominciare dopo essere stati vittime di gravi incidenti:
    Beatrice Vico ha 13 anni e, a causa di una setticemia in seguito a una meningite, ha subito l'amputazione delle braccia sotto i gomiti e delle gambe. Bebe era una mini campionessa di scherma, ha cominciato quando aveva 6 anni, ma nel 2008 si ammala. Dopo mesi di terapia intensiva e sofferenze, Bebe, in carrozzina e con il fioretto avvitato alle protesi, ha ripreso la sua passione, la scherma e, prima e unica al mondo a farlo senza braccia, è riuscita a vincere.
    Roberto Buzzone ha 32 anni, è sempre stato un amante dello sport, del pugilato in particolare, ma sei anni fa un incidente in moto gli cambia la vita per sempre. I medici sono costretti ad amputargli parte del piede. Potrebbe vivere senza dover ricorrere alle protesi, ma in quelle condizioni non riesce più a sentirsi libero di muoversi come faceva prima perché ogni passo risulta doloroso e faticoso. Decide di farsi amputare la gamba fino a sotto al ginocchio, sicuro che l'uso di una protesi possa aiutarlo a riprendersi la libertà perduta dopo l'incidente. Il tempo e i traguardi da lui raggiunti gli hanno dato ragione, ha ricominciato a fare sport, dedicandosi alla boxe e all'atletica. Ma poi è prevalsa la voglia di andare oltre ai limiti del quadrato del ring e della pista di atletica e Roberto ha scoperto la sua vocazione per la montagna e per i grandi spazi, il trekking e le attività all'aria aperta; nel giro di qualche anno raggiunge dei traguardi incredibili, tra cui due ascese sul Gran Paradiso, il Cammino di Santiago de Compostela e la conquista del Kilimangiaro in Africa: "Senza le mie passioni, oggi la mia vita sarebbe diversa. Io sarei diverso. Magari avrei una gamba in più. Ma non avrei negli occhi e nel cuore i paesi e i volti delle persone che ho incontrato e conosciuto attraverso le mie imprese, Non avrei nelle orecchie i grazie dei ragazzi per i qauli sono stato uno stimolo e ho fatto la differenza".
    Infine Simona Atzori, nata senza braccia, 36 anni, non ha mai pensato al proprio handicap come qualcosa di invalidante. Il fatto di avere un corpo privo di entrambi gli arti superiori ha rappresentato soprattutto un'opportunità. Spinta dall'amore dei suoi genitori e dotata di due piedi prodigiosi, a quattro anni, da autodidatta, inizia a dipingere e pochi mesi dopo espone già le sue prime opere; a sei anni comincia a seguire corsi di danza classica, coronando così il suo sogno di diventare "ballerina-pittrice". Nel 1996 si iscrive e si laurea nel 2001 alla facoltà di Visual Arts presso la "University of Western Ontario" in Canada, dove ; parallelamente si esibisce con i suoi spettacoli di danza in eventi prestigiosi come il Giubileo del 2000 e le Paraolimpiadi di Torino, dove balla alla cerimonia d'apertura.

    Dalla visione di questo programma ho capito che non bisogna mai arrendersi di fronte a niente e grazie a queste esperienze ho capito che ognuno ha una seconda possibilità .Grazie per averci fatti conoscere, per averci dato la possibilità di respirare la loro inarrestabile gioia di vivere.
    Hanno toccato le corde più profonde del mio essere, mi hanno trasmesso una forza incredibile.
    “Ciao mondo!”, l’urlo di sfida e di coraggio della bellissima Bebe è un meraviglioso inno alla vita.
    Il sorriso dei tre INVINCIBILI è difficile da dimenticare..
    Grazie infinite, è stata un’emozione intensa, un grande insegnamento che custodirò sempre!
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    Anna Cozzuto


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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Film-disabilità "Il figlio della luna"

    Messaggio  Anna Cozzuto Ven Gen 07, 2011 9:19 pm

    Questo film è andato in onda su Raiuno in prima serata qualche tempo fa e racconta la storia vera di una famiglia di Siracusa, i Frisone che dopo due femminucce attende il maschio, ma durante il parto qualcosa va storto e il piccolo, Fulvio, subisce una grave invalidità che lo priva della coordinazione degli arti e del linguaggio.La famiglia subisce un brutto colpo ma la madre, vera roccia, non esita a dedicarsi con tutta se stessa al piccolo sfortunato, lo porta in piscina perchè possa sviluppare il massimo delle sue capacità motorie e ha anche la forza di incoraggiare le altre mamme più titubanti di fronte al penoso compito di crescere un bambino non sano.Non solo, testarda come può essere una donna del Sud, si mette in testa che il figlio pur prigioniero di quel corpo e impossibilitato a parlare sia in grado di capire e si inventa un modo tutto suo fatto di disegni sparsi in giro per casa rappresentanti oggetti di uso comune.Inizia così la lunga battaglia della madre, perchè al bambibo sia possibile frequentare la scuola. Iscriverlo alle elementari non comporta problemi, ma quando si arriva alle medie le cose si complicano e solo la grande forza d'animo della donna fa sì che si risolvano problemi di ordine didattico e logistico. La madre finisce col trascurare le altre due figlie per lottare per l'autonomia di suo figlio.
    Fulvio affronta poi il liceo e riesce anche a laurearsi in fisica nucleare.
    La madre ha sempre creduto nell'intelligenza di Fulvio tanto da dedicare la sua vita pe la cultura del figlio. Il film mette in evidenza come sia importante guardare oltre ciò che vediamo e riprendendo una frase del film detta dalla mamma di Fulvio ad un dirigente scolastico delle medie che si rifutava di iscriverlo: "Non è lui ad essere ritardato, ma siete voi che lo rendete tale".



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    PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME) - Pagina 9 Empty Re: PERCORSI DI APPROFONDIMENTO (ANTICIPO PER ESAME)

    Messaggio  Maria Rosaria Antignano Ven Gen 07, 2011 9:58 pm

    IL film da me scelto è il Codice Mercury del 1998 basato sul romanzo di Rine Douglas Pearson dal titolo Simple Simon,che vede come protagonisti l'agente di polizia interpretato dall'attore americano Bruce Willis e un bambino autistico di nome Simon di appena 9 anni con doti matematiche-enigmistiche.Bruce willis nel film Art Jeffries si vede affidare il compito di indagare sulla scomparsa del bambino avvenuta in seguito al misterioso omicidio dei genitori.Art trova il piccolo Simon e riesce a stabilire un rapporto di fiducia con lui ,capisce che il bambino è in pericolo e lo porta via.Art scopre per caso che il bambino è diventato un bersaglio da eliminare dopo aver decifrato involontariamente un codice militare segreto,il Codice Mercury,utilizzato per missioni spionistiche americane nel mondo.La mia scelta è ricaduta su questo film in quanto dal film si intravede un altro aspetto dell' autismo da noi comunemente definito disturbo pervasivo del comportamento e del linguaggio.Difatti il bambino dimostra di avere grandi doti matematiche ,in realtà non sò se sia realmente possibile ma preferisco pensarla cosi,amo vedere il meglio in ogni diversità che mi si pone difronte.Poi il finale è staordinariamente emozionante infatti il poliziotto dopo aver concluso la sua missione saluta il bambino chiadendogli di guardarlo negli occhi e lui lo fà, dopo qesto grande successo perchè è raro che un bambino autistico ti fissi lo sguardo scoppiano in lacrime prima della separazione.

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