lab. Pistorius

Oscar Pistorius - PROTESI: VANTAGGIO O SVANTAGGIO?
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A proposito della frase "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi"
Cosa pensi del divieto di partecipare alle Olimpiadi?
Oscar Pistorius è uno sportivo, detentore di diversi record del mondo nella corsa, nonostante non abbia entrambe le gambe, utilizza protesi in fibra di carbonio.
(se non conosci la sua storia consulta il sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_Pistorius)
Su questo tema consulta il sito:
http://panktalk.blogspot.com/2007/07/pistorius-uomo.html
“Fin dal 2005 ha espresso il desiderio di poter correre coi normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008.
La IAAF il 13 gennaio 2008 ha respinto questa richiesta, sostenendo che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi" (fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_Pistorius).
Secondo la Iaaf, le protesi utilizzate da Pistorius costituiscono una violazione dell'articolo 144.2 del regolamento, in quanto garantiscono al 21enne sudafricano un "vantaggio tecnico". La decisione della federatletica internazionale si basa sulla relazione del professor Peter Brueggemann, (docente dell'istituto di biomeccanica dell'Università di Colonia), e sui risultati dei test eseguiti nello scorso novembre. Le protesi, comunemente identificate come "cheetahs", secondo il Consiglio della Iaaf "dovrebbero essere considerate aiuti tecnici in chiara violazione dell'articolo sopra citato. Pertanto, Oscar Pistorius non è ammesso alle competizioni della Iaaf.
E' evidente che un atleta che usi le protesi cheetah sia in grado di correre alla stessa velocità dei normodotati, con un consumo inferiore di energie però. Un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi".

DAL CORRIERE DELLO SPORT del 16/05/2008
«Spero che questa sentenza zittisca le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale». Questa la prima reazione di Oscar Pistorius alla sentenza del Tas che lo riammette alle gare di atletica leggera organizzate dalla Iaaf. «In tutti questi mesi ho cercato di assicurare a tutti i disabili una possibilità di competere con i normodotati - ha spiegato il sudafricano - ora posso concentrarmi sul tentativo di qualificarmi alle Olimpiadi».
"The fastest thing on no legs"
Questo il suo soprannome... purtroppo… che lo definisce COSA, una cosa.
Il mondo dello sport cerca i cavalli di razza e, quando li trova, li smonta spietatamente come giocattoli.
Pistorius è troppo veloce, perchè tecnicamente modificato.
E resterà una cosa... la “cosa” più veloce che corre senza gambe...
Ma che soffre come un uomo…. Quando si allena magari, quando s’impegna per vincere, qando si sente discriminato…. Un uomo sicuramente “in gamba” che merita tanto!
Che la storia di Oscar Pistorius, l'atleta sudafricano che corre con le cheetah sia da film molti l'avevano predetto e da tempo si vociferava. A confermarlo adesso è lo stesso atleta che a San Pietroburgo alla premiazione dei Laureus, i cosiddetti Oscar dello sport dove figurava tra le rivelazioni dell'anno, ha rivelato che la società di produzione di Tom Hanks si è fatta avanti per girare un film basato sulla sua storia vera. Non è un caso che sia proprio il protagonista di Forrest Gump a interessarsi a lui, sembra quasi una nemesi del film che ha vinto ben sei oscar nel 1995 tra cui quello di miglior attore protagonista. Agli inizi del film si vede un giovane Gump che, per problemi alla schiena, deve usare dei correttori ortopedici alle gambe di cui si libera in una scena al ralenti per iniziare a correre libero e veloce come il "vento che soffia". C'era anche una battuta significativa sulle gambe: "A volte quando le persone vanno in Vietnam tornano a casa dalle loro mamme senza le gambe. " : come ad esempio il suo tenente ( Gary Sinise) da lui salvato.
Dopo la storia di Gump, che pur con l'handicap di un quoziente di intelligenza inferiore alla media si laurea , non poteva Hanks che dedicarsi a quella di un ragazzo che corre con le protesi al posto delle gambe. Per Pistorius " il film sulla sua storia può servire a dare coraggio a tutti i disabili".
Possiamo aggiungere che un film su Pistorius possa anche servire, proprio come fece Gump, a superare molti pregiudizi che sta incontrando sulla sua strada di atleta. Il film può far capire la sua odissea personale ad opera delle autorità sportive che hanno deciso che può correre a Pechino solo le Paralimpiadi e non le Olimpiadi. Nel caso il suo ricorso al Tas contro la decisione della Iaaf non venga accolto Pistorius ha detto che per vedrlo protagonista alle Olimpiadi bisognerà Londra 2012. Molto meno per vederlo protagonista del film per la cui realizzazione si è pure proposto come attore protagonista, ha detto scherzando sulla notizia . Rossella Accardo
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"Corriere della Sera" nel 2005.....
«Andrò a Pechino ma senza le gambe»
La storia di Oscar Pistorius, amputato bilaterale e fenomeno dei 400 metri. Il suo sogno: «Battere i normodotati»
PRETORIA (SUDAFRICA) - Hende e Sheila Pistorius dovevano prendere una decisione difficile. Consultarono i medici. Cercarono pareri di esperti. Alla fine si convinsero: era una scelta da fare. Per il loro piccolo «Oz», come amavano chiamarlo, un batuffolo di meno di un anno, non poteva esserci altra possibilità. «Va bene, amputategli le gambe», dissero ai medici. Oscar era nato con una malformazione congenita, senza i talloni dei piedi. I medici allora gli amputarono le gambe. Sotto il ginocchio. Aveva undici mesi. Due mesi dopo gli misero le prime protesi. «Non sono una persona disabile - dice oggi Oscar -. Sono semplicemente una persona senza le gambe».
......
«Quando la gente mi chiede: cosa provi ad avere le gambe artificiali?, io rispondo: non lo so, tu cosa provi ad avere due gambe reali?», dice. ..

perl'articolo completo:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2005/04_Aprile/28/pistorius.shtml
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« Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare. »
(La madre di Oscar Pistorius)

Pistorius detiene il record del mondo per amputati su tutte e tre le distanze su cui corre: 10.91 sui 100, 21.58 sui 200 e 46.25 sui 400.
Il 16 maggio 2008 Pistorius è riabilitato dal tribunale sportivo alla partecipazione delle olimpiadi 2008. Nelle motivazioni che hanno portato alla riabilitazione, si legge che "al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall'uso delle protesi". Non ha però realizzato il tempo che permette di partecipare alla manifestazione. Il 9 settembre 2008 vince la medaglia d'oro alle Paraolimpiadi di Pechino nei 100 metri chiudendo in 11"18 per poi ripetersi il 13 settembre nei 200 metri (con il tempo di 21"67, record paralimpico) e il 16 settembre nei 400 metri (con il tempo di 47"49, record del mondo).
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Pistorius è divenuto l’emblema della distanza che c'è tra normodotati e disabili...un muro che rendiamocene conto, si ha paura di abbattere...
Il caso ha generato attenzione e polemiche dall'opinione pubblica, dagli spettatori, anche di chi non ha le competenze per discutere tecnicamente il caso o di chi non vive una condizione di disabilità.
La teconologia ha portato ad una quasi condizione di "normalità" i cosi detti "disabili", rendendo possibile ad un soggetto appartenente a quest'ultimo gruppo, il partecipare ad una gara sportiva con normodotati. Il problema è nato quando si è parlato di vincere...

Commenta il caso dello sportivo Oscar Pistorius

come disabilità

https://www.youtube.com/watch?v=cMsM_HoBTCw

come persona

https://www.youtube.com/watch?v=7l27uL6kugU

altri video

PISTORIUS: Protesi come vantaggio?

https://www.youtube.com/watch?v=cMsM_HoBTCw
https://www.youtube.com/watch?v=7l27uL6kugU
https://www.youtube.com/watch?v=9eZ3S5VB6tg
https://www.youtube.com/watch?v=gvEl92fyfEk
https://www.youtube.com/watch?v=5P1AMi-0KOc

http://it.youtube.com/watch?v=1so1ZMgpg2w
http://it.youtube.com/watch?v=ON4B-fNCvSg&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=moIkCxXrobk&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=aXKZSdGfBoc&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=moIkCxXrobk&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=c-fbSHENjHc&feature=related

E'da ammirare la forza la tenacia di quest'atleta disabile!un vero esempio di grinta per lo sport!bravo!

"La vita non gli ha dato le gambe e lui se le è procurate"
"La forza di volontà di un uomo è superiore a tutto!"
Sono queste le frasi che hanno catturato la mia attenzione e per questo mi chiedo: perchè tutti parlano di vantaggio o svantaggio senza mai pensare che dietro alle "vittorie" di un uomo c'è sempre grande impegno e forza di volontà? Un uomo, a pari di volontà (che non viene potenziata da nessuna tecnologia), non ha le stesse possibilità rispetto ad altri? Io credo che non tutte le persone con le protesi riescono a raggiungere simili traguardi. Trovo che Pistorius sia da esempio per tutti quelli che, come lui, vivono in una condizione di disabilità dalla quale non riescono ad emergere o lo fanno con difficoltà. Naturalmente penso che, insieme alla volontà e alla tecnologia, Pistorius ha avuto successo, cercando di guadagnarsi una fetta di quella che chiamiamo "normalità", grazie anche a tutte quelle persone che lo circondano: famiglia,amici,allenatori e medici(non bisogna mai sottovalutare il contesto sociale nel quale si è immersi!).
Per quanto rigurda, quindi, la domanda "protesi: vantaggio o svantaggio?" non so dare una risposta, perchè quando rifletto lo faccio con il cuore ed inevitabilmente penso che non esista nessun vantaggio nell'essere etichettati da una società cieca e sorda dinanzi alla ricchezza di chi è "intappolato" in un corpo "diverso".

credo che il cso di Pistorius sia da prendere in esempio e che in questa società c'è bisogno una tecnologia molto avanzata per migliorare la vita di queste persone, e di giovani capaci di farlo e di volerlo fare. Per questo voglio mostrarvi il progetto realizzato dal fratello di un mio amico ,per i diversamente abili.
https://www.youtube.com/watch?v=AldzsZosZRM&feature=player_embedded

http://www.podortesimedical.it/videointervista.htm

La storia di pistorius è molto toccante dal punto di vista umano .E ammirevole la sua caparbietà e la sua volontà nel superare le difficoltà che ha già incontrato nei suoi primi anni di vita.Le protesi da lui usate gli danno più vantaggi rispetto agli svantaggi del suo handicap .Secondo me bisogna trovare un punto di equilibrio .Se le protesi non sono ammesse per gareggiare ma migliorano la vita dei disabili che ben vengano .Per me sono un invenzione straordinaria per rendere più semplice la vita a chi è stato sfortunato ,poichè gli permettono di poter svolgere una vita normale .Oscar pistorius ha dimostrato che la disabilità non è un limite ,che non esiste un concetto definito di "normalità"in quanto esso dipende da come viene interpretato dalla società e di come Oscar sembra avere superato i suoi limiti potenziando le proprie abilità .Secondo me le protesi sono un vantaggio ma non nel senso che permettono di vincere una competizione ma perchè rappresentano per l'uomo una vittoria ben più importante quella di essere in grado di muoversi autonomamente , la possibilità della resilienza del riuscire a superare gli ostacoli anche se con l'ausilio di protesi .Mi ha colpito la sua forza di volontà nel superare la sua disabilità per inseguire un sogno .
" LA FORZA DI VOLONTA DI UN UOMO è SUPERIORE A TUTTO " quindi non dobbiamo arrenderci davanti agli ostacoli :volere è potere .

Credo che questo sia l'occasione migliore per dire "l'importante è partecipare" perchè il vero desiderio di Pistorius era di poter correre con i normodotati

La storia di Oscar Pistorius è la storia di una persona piena di forza di volontà, una persona che nonostante le difficoltà incontrate durante la sua vita, già da giovanissimo, è riuscito ad arrivare dove voleva. E' riuscito, infatti, non solo a correre a livelli olimpionici, ma principalmente è riuscito a mettersi alla pari dei "normodotati". Per questo è sicuramente da ammirare, e fa piacere a tutti vedere come persone con non poche difficoltà come lo stesso Pistorius, riescano comunque a realizzarsi nella vita raggiungendo i traguardi che si sono prefissati.

Anche in Pistorius, come per Simona Atzori, troviamo un grande esempio di disabili che grazie allo sviluppo di abilità compensative riescono ad essere vincenti nella vita, nonostante la natura li abbia privati di parti fondamentali del corpo. Ma nel caso di Pistorius, a supporto di ciò, c'è l'uso di protesi. Oggettivamente non so dire quanto queste possano costituire un vantaggio o uno svantaggio ai fini della gara sportiva, ad ogni modo, mi sembra importante riflettere sull'inversione di ruolo che la presenza di Pistorius ha provocato nella gara: Pistorius da svantaggiato a presunto avvantaggiato, e gli altri atleti da avvantaggiati a svantaggiati. Sarebbe interessante chiedere agli altri atleti quali emozioni/sensazioni hanno provato in quella nuova veste..

Non conosco bene i dettagli di questo sport,perchè non lo seguo,ma questa vicenda qualche anno fà aveva attirato l'attenzione mia e di tutti ... già allora mi feci la mia idea personale al riguardo,e oggi in merito al quesito proposto in aula dalla prof, sono dell'idea che le protesi possano rappresentare un vantaggio;semplicemente perchè è stato provato che esse sono fatte di una lega molto leggera,sicuramente molto più del peso di un arto... Tuttavia l'atleta a mio parere resta un atleta indiscusso dato il livello agonistico che con innumerevoli sforzi, sicuramente qualcuno in più di quelli dei normodotati, è riuscito a raggiungere!

dai commenti che leggo dei miei compagni/e e dalle discussioni emerse in aula ho l'impressione che l'emozione che ho provato è la stessa che hanno provato tutti.
Cerco di riassumere:
devo ammettere che non so esprimere un giudizio in merito (non conosco queste protesi, non so se sono una reale agevolazione) però credo che questo ragazzo abbia diritto di essere considerato come gli altri, avere una vita normale come tutti. Lui stesso ha detto che non si sente disabile e non vuole sentirsi tale. Credo che sia un bel traguardo se un uomo senza gambe vince una gara di corsa! il problema è che i normodotati fanno fatica ad accettare di competere ed essere addirittura sconfitti da un diversamente abile.
Questo perchè continuiamo a considerare la diversità. E' triste che non c'è confronto sportivo tra normodotati e diversamente abili. Questa differenza non ci dovrebbe essere, siamo tutti unici e uguali nei diritti!!

Il video ha presentato la storia di un atleta e della sua voglia di rincorrere un sogno , per la realizzazione del quale ha deciso di correre contro tutti.Questa potrebbe essere la presentazione di un comune atleta ma il protagonista di tale vicenda non è un alteta qualunque, perchè esso è un disabile. Il mio primo pensiero è rivolto alla sua personalità , caratterizzata da una forza di volontà e un desiderio di sentirsi "normale" che lo spingono a superae i suoi limiti. In secondo luogo , la sua vicenda ha aperto la mia riflessione sulla presenza delle tecnologie nello sport. Grazie ai progressi in tale campo anche gli atleti disabili possono partecipare a gare con i cosiddetti normodotati. Ancora una volta lo sport è veicolo di integrazione,capace di superare barriere fisiche, sociali, logistiche, culturali...

Al di là del vantaggio o svantaggio che ci possa essere nell'uso, che Pistorius possa avere, di protesi, l'importante è che lui ha vinto la sua battaglia, e dopo di lui quella di molti altri, di poter partecipare, anche se non vincere, alle olimpiadi, al pari dei cosiddetti "normodotati", che per la prima volta si sono sentiti "svantaggiati" rispetto a lui.

io credo che da queste persone che hanno tanta forza d'animo e di lottare non ci resta altro che prendere esempi di vita... personalmente già avevo visto in tv l'esistenza di queste protesi per gli atleti e credo che sia una cosa giustissima che queste persone riescono a realizzarsi in un campo che a loro sta a cuore ovvero in ambito sportivo in modo che possono anche loro provare le stesse sensazioni di un normodotato e la stessa voglia di competizione e di mettersi in gioco!

è bellissimo vedere in Pistorius una forza di volontà fortissima, che lo porta a realizzare il suo sogno di poter partecipare alle Olimpiadi, nonostante il suo svantaggio, al pari dei cosiddetti normodotati rimasti sbalorditi da lui.

Conoscevo già questa storia e trovandomi a convivere con persone che amano lo sport, mi sono già trovata a discutere ampiamente su questa tematica.Ammiro la forza d'animo di quest'uomo,la tenacia con cui affronta gli ostacoli che la vita gli ha dato,però allo stesso tempo non trovo giusto che queste persone con protesi gareggino con persone normodotate,si tratta di un confronto impari in quanto le persone normodotate si trovano in uno stato di svantaggio.

Ho seguito sin dall'inizio questa storia e ho sempre sostenuto e continuerò a sostenere che Oscar poteva e può gareggiare con persone normodotate anche perchè trovo che non ci sia niente di male farlo gareggiare con persone normodotate. E' vero forse sarà avvantaggiato in campo fisico, ma di si curo sarà svantaggiato in campo psichico. E non trovo che per la stupidità delle persone i soggetti disabili possano interrompere il proprio sogno!!!

Io sono del parere che .. se (come affermato)il vantaggio dalle protesi è stato dato..Era lecita una escusione dalla gare..Il video visto in classe oggi terminava così..A livello agonistico NON posson esserci nè eccez. ne agevolazioni... Io la penso esattamente così.Sarà senza ombra di dubbio da premiare la (STRAORDINARIA) forza di volonta quello e senza scontato.. Ma se il vantaggio in gara c'era ed era evidente e scientificamente provato...Non poteva il disabile partecipare alla gara.La prof in aula inoltre ha affermato che Pistorius è vincitore di altre medaglie quindi avrebbe kmq avuto le sue rivincite in altri ambiti!

Il nocciolo della questione, a mio avviso è tutto in come si sente Pistorius e come lo vede il resto del mondo......
Quest'uomo non si sente un disabile,nonostante di fatto lo sia. Le protesi che ha sempre portato da quando era un bambino lo hanno fatto sentire uguale a chi posside gambe autentiche. Allora verrebbe da chiedersi: ma la disabilità può essere superata dalla capacità di vedere oltre ciò che è sotto i nostri occhi? La risposta è si, perchè se riflettiamo bene i veri disabili siamo noi che non guardiamo aldilà del nostro naso e ci lasciamo condizionare, definendo "normale" solo ciò che è tremendamente scontato.

Conoscevo gia questo atleta attraverso la questione sollevata nel 2008 in occasione delle olimpiadi. Penso sia un'alteta a tutti gli effetti...è una persona piena di coraggio, caparbia, forte, determinata. Io al suo posto gia al primo aggettivo che gli ho affibiato sarei venuta meno, perche sarebbe stato prorio il coraggio di sfidare la mia natura che mi avrebbe frenata! Per lui non posso fare altro che provare ammirazione.

Credo che le protesi siano un vantaggio in quanto danno al soggetto la possibilità di mettersi in gioco, di vivere la vita, la competizione, di sentirsi partecipe di un progetto sportivo. non sono daccordo con le olimpiadi per solo disabili in quanto questi verrebbero ghettizzati, il confronto solo tra disabili non consente al soggetto di sentirsi uomo, cittadino, sportivo. partecipare alle olimpiadi insieme ai normodotati ha dato a Pistorius la possibilità di farsi conoscere come SPORTIVO e non come DISABILE CHE PRATICA ATTIVITà SPORTIVA con fine riabilitativo.

io non risco a dare una risposta alla domanda fatta dalla docente in aula sul caso Pistorius in quanto umanamente penso che sia una persona da ammirare per la sua forza d' animo, di volontà, per le energie, per il fatto stesso di non sentirsi diverso dagli altri al punto di voler partecipare alle olimpiadi insieme quindi ai normodotati....ovviamente però se è vero che queste protesi possano portare dei vantaggi è normale che ci sia stata qualche perplessità da parte di tutti gli altri soggetti normdotati che in questo caso si sentivano svantaggiati e quindi diversi.

rispiegare per filo e per segno per quale motivo le protesi di oscar gli davano un vantaggio sarebbe molto lungo e molto controverso e non credo sia il caso entrare in meriti di medicina e rapporti del corpo umano.
c'è da dire che per come la vedo io la sua esclusione voluta da giochi olimpici di pechino 2008 nella categoria dei normodotati è sintomo dell'incapacità di poter accettare un'uomo che con la sua diversa abilità possa riuscire in qualche cosa in cui noi non abbiamo mai avuto problemi. la storia delle sue protesi per gli studi fatti e per la loro struttura gli davano un reale vantaggio sia nella partenza sia nella progressione rispetto ad un'atleta normale eppure lui è relegato tra i paraolimpici,poichè la sua abilità anzi la sua diversa abilità è troppo alta per essere come quella dei normo dotati. anche se si fa tanto per riconoscere i diritti di chi ha problemi alla fine diventa sempre difficile una vera e propria accettazione in qualsiasi contesto della vita ,dallo sport agonistico fino alla semplice vita d'ufficio

In aula ho pensato che lo sport nasce come contesto in cui si premiano le eccellenze, le potenzialità umane devono essere portate al massimo e questo richiede allenamento, costanza, sacrifici, ed anche doti naturali. E' risaputo che nella corsa ad esempio, i sud-americano hanno una "naturale predisposizione". In questi casi però non si parla di vantaggi, perchè ad essere in competizione sono comunque "uomini", cioè esseri che hanno la stessa conformazione corporea. Il caso di Pistorius si pone oltre questa "soglia" socialmente scelta che rende le condizioni di partenza omogenee. Per questo richiede una riflessione a sè, dalla quale io reputo si possano ottenere anche dei vantaggi, a prescindere dal caso particolare. Non mi piace vedere discussioni perbeniste sulla disabilità, quest'atteggiamento pietista che dilaga... Pistorius fa parlare di sè come disabile, come uomo e come sportivo, e addirittura mette in discussione la visione di disabilità come "svantaggio".

Quello di Oscar Pistorius credo sia un caso un pò complicato perchè suscita in me profonde contraddizioni:da un lato c'è la mia sensibilità(no compassione) nei suoi confronti che mi porta ad apprezzare la grande volontà,la forza,la tenacia che questo ragazzo dimostra di avere volendo gareggiare con i normodotati e quindi credo sia giusto che partecipi...dall'altro lato penso che magari non sia così tanto giusto che gareggi con loro dato che le protesi gli portano ad avere un vantaggio del 30% rispetto agli altri...
A tale proposito ,davvero, non voglio essere ipocrita ma sono molto confusa nell'espimere un opinione riguardante alla sua si/no partecipazione alle Olimpiadi.
Per quanto riguarda lo svanaggio o il vantaggio delle protesi sempre facendo riferimento alle Olimpiadi...anche questo credo sia un discorso contrastante perchè:le protesi gli permettono di avere il vantaggio di correre però lo svantaggio anche di non poter gareggiare alle Olimpiadi....

Pistorius secondo me ci insegna tante cose...come Simona. La forza di volontà in primis ... Vedo loro e penso al motto "volere e potere".
Esempi brillanti come lui si ritrovano vittime di una società ipocrita, come ho già ribadito in aula, che ormai ha macchiato anche la purezza dello sport con mezzucci di ogni genere, ed ha la presunzione di elevarsi a giudice riguardo un potenziale vantaggio che potrebbe avere dalle protesi..
A questo punto allora si dovrebbero esaminare esattamente tutti i costumi super tecnici dei natanti, tutte le scarpe dei corridori, tutte le racchette dei tennisti..
Non lo trovo giusto stigmatizzare ulteriormente chi già è stato sfortunato!Anzi per me andrebbe premiato a dimostrazione che nella vita può esserci il riscatto sociale!
Ho pensato che gli atleti senza protesi si stessero sentendo emarginati .. messi da parte da uno con qualcosa in più...mah!