E' stato un laboratorio molto interessante iniziato veramente come un gioco...io ero nel gruppo dei non emarginati ed inizialmente ero contenta, ma poi ci sono rimasta male per alcune mie amiche che erono nell'altro gruppo vittime dell'indifferenza sociale...e la domanda che mi sono posta tornando a casa è stata "ma io per cambiare quella situazione cosa ho fatto?"niente ed questa una delle cause che generano emarginazione cioè l'indifferenza, il non fare niente.
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lab. emarginazione (il sindaco)
teodolinda natale- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 09.12.10
- Messaggio n°76
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
E' stato un laboratorio molto interessante iniziato veramente come un gioco...io ero nel gruppo dei non emarginati ed inizialmente ero contenta, ma poi ci sono rimasta male per alcune mie amiche che erono nell'altro gruppo vittime dell'indifferenza sociale...e la domanda che mi sono posta tornando a casa è stata "ma io per cambiare quella situazione cosa ho fatto?"niente ed questa una delle cause che generano emarginazione cioè l'indifferenza, il non fare niente.
DI LEONE ILARIA- Messaggi : 10
Data di iscrizione : 15.12.10
- Messaggio n°77
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Durante l'attività laboratoriale io ero nel gruppo delle "non" emarginate e mentre ascoltavo gli ordini del Sindaco, la cosa che mi faceva più riflettere era se mai mi fossi trovata in situazioni disagevoli simili in altri momenti. In un certo senso mentre accadeva la divisione, la mia mente tendeva a catapultarsi in avvenimenti vissuti.Parlo di disagio perchè nonostante ero tra le "privilegiate" ho captato un senso di disparità che inconsapevolmente tende a crearsi in noi. Ciò che mi è rimasto più impresso è come un condizionamento può plagiarci e far assumere vesti sociali differenti che tendono a creare passeggeri e non costruttori di personalità.
claudia esposito- Messaggi : 9
Data di iscrizione : 16.12.10
Età : 38
- Messaggio n°78
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Quando una comunità continua ad evolversi incurante dei “diversi“, questi tendono ad isolarsi nel proprio mondo e solo i più forti riescono a “sopravvivere”. E' proprio su questo che dovremmo riflettere, su come spesso nella società, pur sapendo che l'emarginazione sia sbagliata, non fa nulla per combatterla..
imparato.ilaria- Messaggi : 7
Data di iscrizione : 10.12.10
- Messaggio n°79
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Concordo con te Claudia, restiamo troppo indifferenti!il sostegno, la solidarietà sono pilastri per superare anche barriere apparentemente insormontabili!Perché disabilità non significa emarginazione!!!!claudia esposito ha scritto:Quando una comunità continua ad evolversi incurante dei “diversi“, questi tendono ad isolarsi nel proprio mondo e solo i più forti riescono a “sopravvivere”. E' proprio su questo che dovremmo riflettere, su come spesso nella società, pur sapendo che l'emarginazione sia sbagliata, non fa nulla per combatterla..
rosa nebiante- Messaggi : 26
Data di iscrizione : 15.12.10
- Messaggio n°80
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
ho aspettato un pò prima di scrivere, speravo di non essere stata l'unica ad aver pensato "menomale!!!" .
mi sono reputata sempre una ragazza molto socievole, pronta ad accettare e capire le diversità degli altri, poi però ritrovandomi faccia a faccia con essa(la diversità, intendo), si fa di tutto per passare dall'altra parte. Io però ho potuto scegliere, ma gli altri??
Quello svolto in classe era “un gioco” eppure c’è stato chi si è sentito “messo” da parte, guardato con occhi di chi si sente “non giudicato” .
inizialmente non sono stata molto orgogliosa di questa mia sensazione,e a dire il vero, me ne sono anche vergognata un pò..... poi però ho pensato che questa esperienza potesse aiutarmi in futuro, far si che “l’altro non si senta diverso”.
mi sono reputata sempre una ragazza molto socievole, pronta ad accettare e capire le diversità degli altri, poi però ritrovandomi faccia a faccia con essa(la diversità, intendo), si fa di tutto per passare dall'altra parte. Io però ho potuto scegliere, ma gli altri??
Quello svolto in classe era “un gioco” eppure c’è stato chi si è sentito “messo” da parte, guardato con occhi di chi si sente “non giudicato” .
inizialmente non sono stata molto orgogliosa di questa mia sensazione,e a dire il vero, me ne sono anche vergognata un pò..... poi però ho pensato che questa esperienza potesse aiutarmi in futuro, far si che “l’altro non si senta diverso”.
maria vellucci- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 10.12.10
Età : 35
- Messaggio n°81
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Questo gioco mi ha fatto capire quanto dietro semplici gesti o azioni si nascondino atteggiamenti di emarginazione. all'inizio non avevo capito quale fosse lo scopo del gioco, io ero nel gruppo delle "emarginate", avvenuta la divisione mi sono sentita quasi "diversa" dalle altre mie compagne e quindi in una situazione di inferiorità e ho capito su cosa la professoressa volesse farci riflettere. Non è giusto essere emarginati ma purtroppo ci sono persone che non hanno l'opportunità di scegliere come noi.
Raffaele Quaresima- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 14.12.10
- Messaggio n°82
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Il laboratorio del "sindaco" è stata un'espoerienza che mi ha fatto riflettere sul fatto che è molto facile emarginare...basta un futile particolare per far sì che una persona non rientri più nella normalità...In un certo qual senso mi sono sentito fortunato di non rientrare nella categoria delle persone senza occhiali...l'emarginazione spaventa, mette paura...ma è una paura che si deve aiutare a superare per far sì che le persone emarginate non vengano messe in subordine...bisogna sempre cercare di tirare il meglio da ogni persona, soprattutto da quella considerate diverse, bisogna cercare di non far sentire loro questa diversità e cercare di estrapolare la loro parte migliore, perchè ognuno ha tanto da dare a prescindere dai particolari...
maria carmen cangiano- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 15.12.10
Età : 36
- Messaggio n°83
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
sono un pò in ritardo ma nn ho avuto la possibilità di connettermi...posso solo dire che il ruolo dell'emarginato è un ruolo difficile e noi sapevamo che era passeggera..e chi invece è costretto a sentirsi così?...ORRIBILE.
aleadraa- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 22.12.10
- Messaggio n°84
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Settembre Patrizia ha scritto:Oggi non ero del gruppo delle emarginate,ma in realtà avrei dovuto esserci,perchè di solito quando leggo porto gli occhiali.Nonostante sia stato un gioco,nella maggior parte di noi che non siamo state escluse c'è stata una iniziale forma di soddisfazione e questo mi ha portato a riflettere che è nella natura umana sentire la necessità di sentirsi accettati dal gruppo di appartenenza.Essere esclusi crea sempre disagio, perchè oltre alla distanza fisica che si instaura tra chi è accettato e da chi non lo è, quello che più danneggia è la distanza psicologica che si sviluppa.Ritengo che per quanto si possa avere una forte personalità,e magari si possa avere la forza ed il coraggio di reagire ad una situazione di emarginazione,la messa al bando segna sempre nel profondo dell'anima di chi la subisce, danni irreversibili.
Mi associo pienamente alla Signora Settembre, avendo avuto esperienze lavorative con bambini che facilmente si isolavano e venivano esclusi.Il disagio è forte e dannoso.
idadragone87- Messaggi : 10
Data di iscrizione : 10.12.10
Età : 36
- Messaggio n°85
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Essere emarginati condizione conosciuta teoricamente ma mai vissuta realmente. Io ero tra coloro che indossavano gli occhiali. Mentre in aula la docente ci dava le spalle,le ragazze non emarginate parlavano di organizzare una festa esclusivamente dedicata a loro,io pensavo è brutto e fastidioso non essere considerati, poi perché?Per quale motivo?Io sono uguale a chi il sindaco ha deciso di tenere nonostante porti un paio d’occhiali. Queste sono domande che io mi sono posta in un’attività laboratoriale,sapendo comunque che tutto sarebbe finito.E invece chi è costretto a viverci sul serio nella situazione di essere emarginato come vivrà la sua vita?Ostacoli,difficoltà,limitazioni sono al'ordine del giorno per chi è realmente emarginato.In questo laboratorio la riflessione è caduta proprio su quanto sia facile emarginare,anche solo per un paio d'occhiali,e realmente non fare niente di concreto per evitare tutto ciò.
anna fornaro- Messaggi : 51
Data di iscrizione : 13.12.10
Età : 35
- Messaggio n°86
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
maria carmen cangiano ha scritto:sono un pò in ritardo ma nn ho avuto la possibilità di connettermi...posso solo dire che il ruolo dell'emarginato è un ruolo difficile e noi sapevamo che era passeggera..e chi invece è costretto a sentirsi così?...ORRIBILE.
purtroppo non tutti riescono a mettersi nei panni degli altri perchè la maggior parte delle volte tutto risulta più semplice quando non siamo noi i diretti interessati delle ingiustizie che incombono giorno dopo giorno nella società e nelle nostre vite...
questa attività laboratoriale è stata molto significativa e bisognerebbe rifletterci parecchio sù e non solo per scrivere sul forum,perchè purtroppo questa è stata una sorta di delucidazione secondo me di quello che accade sotto ai nostri occhi e noi a volte, presi dalle tante cose da fare...nemmeno ce ne accorgiamo e questo non è per niente giusto...oltre ad aprire il cuore,che detto così, potrebbe sembrare banale dobbiamoprovare ad aprire gli occhi prima di tutto!!!
*maria di santo*- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 14.12.10
Età : 36
Località : aversa
- Messaggio n°87
lab emarginazione (il sindaco)
l'esperienza vissuta sotto forma di gioco in classe, è stata significativa,ricca di stimoli e spunti, una prima considerazione è sicuramente dobbiamo sentirci fortunate perche siamo state accettate dal nostro gruppo? o per meglio dire siamo state fortunate a capitare nel gruppo dei non esclusi?
questa situazione gioco, mi ha fatto ripensare molto alla vita quotidiana, quotidianamente senza nemmmeno rendercene conto, facciamo delle scelte, scegliamo di essere in determinati gruppi e non in altri.
ma qual'è il motivo che ci spinge di scegliere di stare con determinate persone?
sicuramente l'avvicinarci a qualcuno e il semplice parlare con qualcuno è motivato da un elemnto: avere qualcosa in comune che ci avvicina agli altri!
sentiamo il bisogno, di sentirci vicini anche a livello fisico, per non sentirci soli, si sa che l'uomo è un animale sociale e in quanto tale, ha bisogno necessariamente di stare con gli altri...è la sua natura.
da queste considerazioni è facile capire che chi si trova nell'altra ''sponda'' quella degli emarginati, non viva una situazione di benessere, anzi vive perennemente il rifiuto e l'abbandono, le teniamo lontane perchè non abbiamo il coraggio a, volte la volontà di andare oltre e in quelle persone non vediamo tratti comuni o per lo meno simili a noi, vediamo le loro vite lontane anni luce da noi, e che mai e poi mai le loro vite potrebbero incrociarsi con le nostre.
questa situazione gioco, mi ha fatto ripensare molto alla vita quotidiana, quotidianamente senza nemmmeno rendercene conto, facciamo delle scelte, scegliamo di essere in determinati gruppi e non in altri.
ma qual'è il motivo che ci spinge di scegliere di stare con determinate persone?
sicuramente l'avvicinarci a qualcuno e il semplice parlare con qualcuno è motivato da un elemnto: avere qualcosa in comune che ci avvicina agli altri!
sentiamo il bisogno, di sentirci vicini anche a livello fisico, per non sentirci soli, si sa che l'uomo è un animale sociale e in quanto tale, ha bisogno necessariamente di stare con gli altri...è la sua natura.
da queste considerazioni è facile capire che chi si trova nell'altra ''sponda'' quella degli emarginati, non viva una situazione di benessere, anzi vive perennemente il rifiuto e l'abbandono, le teniamo lontane perchè non abbiamo il coraggio a, volte la volontà di andare oltre e in quelle persone non vediamo tratti comuni o per lo meno simili a noi, vediamo le loro vite lontane anni luce da noi, e che mai e poi mai le loro vite potrebbero incrociarsi con le nostre.
Maria di Nuzzo- Messaggi : 31
Data di iscrizione : 15.12.10
- Messaggio n°88
lab. emarginazone(il sindaco)
Essere tra gli emarginati non è affatto un' esperienza gradevole, anzi...Si sente su di sè il peso dell' indifferenza di chi ti circonda, di chi agisce incurante di te che sei proprio lì accanto a loro e soprattutto in qualità di persona e non di "cosa". Inizialmente la situazione è stata per me un semplice gioco ma poi ho avuto la sensazione che mi stessi sbagliando sul serio! C'è da riflettere, eppure tanto...
AngelaMolinari- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 10.12.10
Età : 37
Località : San Giorgio a Cremano
- Messaggio n°89
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Questo laboratorio è stato uno dei primi...o forse proprio il primo proposto dalla docente!
Tante mie colleghe lo hanno definito laboratorio - gioco...ma per me lo è stato solo per i primi minuti in quanto sebbene sia stato molto breve, mi ha trasmesso strane emozioni e soprattutto mi ha fatto riflettere tanto anche su ciò che stavo provando in quel momento!
Iniziamente il mio atteggiamento era poco interessato nei confronti degli emarginati...ma solo per qualche istante, perchè (come dissi anche in aula) in realtà durante i preparativi del "nostro mega party" il mio sguardo era rivolto a loro, a tutte le persone con gli occhiali che non potevano partecipare alla festa!
Al termine del "gioco" e anche nei giorni seguenti mi sono chiesta: Perchè non ho provato ad invitarli? Forse avevo paura di come avrebbe reagito la comunità alla quale appartenevo?
A queste domande ancora non sono riuscita a dare una risposta....
Tante mie colleghe lo hanno definito laboratorio - gioco...ma per me lo è stato solo per i primi minuti in quanto sebbene sia stato molto breve, mi ha trasmesso strane emozioni e soprattutto mi ha fatto riflettere tanto anche su ciò che stavo provando in quel momento!
Iniziamente il mio atteggiamento era poco interessato nei confronti degli emarginati...ma solo per qualche istante, perchè (come dissi anche in aula) in realtà durante i preparativi del "nostro mega party" il mio sguardo era rivolto a loro, a tutte le persone con gli occhiali che non potevano partecipare alla festa!
Al termine del "gioco" e anche nei giorni seguenti mi sono chiesta: Perchè non ho provato ad invitarli? Forse avevo paura di come avrebbe reagito la comunità alla quale appartenevo?
A queste domande ancora non sono riuscita a dare una risposta....
Maria Severino- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 09.12.10
Età : 37
- Messaggio n°90
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Concordo pienamente con te, Alessandra...io personalmente non ho mai vissuto il trauma degli occhiali, ma sicuramente mi sono sentita più volte emarginata dagli amici per cose banali (che attualmente ritengo cose banali, ma che allora mi ferivano)come bere alcolici, in quanto sono astemia, o perchè non indossavo cose alla moda... concordo anche sul fatto che questo corso è davvero utile perchè ci tengo a ribadire che non si tratta del classico corso universitario...è un corso di "lezioni di vita"!!!alessandra balestrieri ha scritto:Si parla tanto di emarginazione, del deverso... ma credo che oggi nella società odierna ci sono tantissimi menomati non dichiarati. (Anche portare un paio di occhiali può ed è stato un trauma sin da piccola, ero sempre additata e presa in giro dai compagni di classe) poi non parliamo se alle medie non indossavo i jeans all'ultima moda... ero definita una poveretta Insomma credo che questo corso mi stia ragalando davvero la forza di guardarmi allo specchio e di piacermi nonostante tutto (occhiali e altro)
Costanzo Rosaria- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 14.12.10
Età : 35
- Messaggio n°91
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Durante questo laboratorio svolto in aula non ho provato emozioni forti che mi hanno portata a sentirmi emarginata o non. Questo è accaduto, perchè ho vissuto il tutto come un gioco,in quanto il mio pensiero è già a priori sfavorevole nel fare classificazioni ovvero discriminazioni per questo motivo dal mio punto di vista, tutti devono avere gli stessi diritti, tutti devono essere rispettati e trattati alla pari degli altri. Di conseguenza l'attività sempre secondo la mia opinione mostra una duplice valenza, cioè negativa e positiva. Negativa riguarda l'influenza che essa ha avuto su di me e cioè non mi è servita a capire l'emarginazione siccome il mio pensiero come ho detto prima non ammette e non permette che ci siano ancora discriminazioni, mentre positiva per gli altri in quanto tanti l'hanno vissuta come tale, ovvero come una situazione di emarginazione.Dunque rileggendo i tanti commenti che sono stati fatti dalle mie colleghe, quello che mi ha colpita di più è stato quello di Marialuisa D'Onofrio, nel quale citava questa frase:"Perchè continuiamo a chiamarci cittadini, se con i nostri comportamenti non dimostriamo di esserlo fino in fondo".A questa frase attribuisco tanta importanza a tal punto da considerarla come "una legge"che tutti i cittadini dovrebbero osservare e aver ormai interiorizzato. Inoltre l'importanza che gli ho attribuito, deriva anche dal fatto che lei con questa frase ha detto tutto,nel senso che ha racchiuso un'pò tutto il mio pensiero e cioè che in ognuno di noi ci sarebbe un'idea abbastanza chiara del fatto che la diversità non dovrebbe essere vista e concepita come un'emarginazione, una malattia, bensì come una ricchezza, dunque se ci fosse quest'idea positiva su questo tema, non ci sarebbero più da parte dei cittadini tanti comportamenti discriminatori, che non li porterebbero più a definirli tali.
marzia- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 12.12.10
- Messaggio n°92
lab :emarginazione
Attraverso questo laboratorio, il Sindaco, ho assaporato il dolore dell'emarginazione.Il paradosso è quello di sentirsi emarginato dalla società,mentre il compito di quest'ultima è proprio quello di rimuovere tutte le emarginazioni perchè producono disagio, sofferenza, squilibrio, tensioni e spreco di risorse.Inoltre la diffusione di una cultura dell'emarginazione verso individui o gruppi di persone può sfociare in comportamenti criminali.
Marilena Fevola- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 09.12.10
- Messaggio n°93
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
[quote="assisani patrizia"]Io ero nel gruppo della "città"e ho seguito gli ordini del sindaco, ci ha detto di ignorare gli emarginati e così ho fatto e ho continuato a prestare attenzione a cosa ci diceva il sindaco [...]"Mi sono sentita come quelle persone che seguono la massa , ma che non la pensano come la massa , ma non hanno il coraggio di reagire per cambiare le cose".
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Anche io mi sono sentita come Patrizia. Io infatti facevo parte del gruppo che emarginava. In realtà però, non mi sono sentita parte della città nel fare festa perchè non condividevo l'atto di emarginare quei poveretti (che erano le ragazze con gli occhiali) e mi dispiaceva questa cosa.
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Anche io mi sono sentita come Patrizia. Io infatti facevo parte del gruppo che emarginava. In realtà però, non mi sono sentita parte della città nel fare festa perchè non condividevo l'atto di emarginare quei poveretti (che erano le ragazze con gli occhiali) e mi dispiaceva questa cosa.
Anna Cozzuto- Messaggi : 28
Data di iscrizione : 15.12.10
- Messaggio n°94
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Purtroppo il conformismo partecipa in gran modo all'emarginazione sociale. Se tutti avessimo il coraggio di dire apetamente ciò che pensiamo e avessimo una reazione al riguardo sarebbe tutto molto più semplice perchè si potrebbe iniziare a combattere coloro che preferiscono l'esclusione anzichè l'inclusione.
Andreina Russolillo- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 09.12.10
- Messaggio n°95
Il sindaco..
Per quanto riguarda l’esperienza vissuta in aula..come emarginata..posso dire che inizialmente non riuscivo a calarmi nella parte, ma poi ritrovandomi nel gruppo delle emarginate, ho avuto addirittura paura di quello che mi potesse accadere..
Anche organizzare una reazione tra noi emarginate ..credo sia stato “semplice” perché si trattava comunque di una simulazione; mentre credo che nella vita reale gli emarginati siano posti ai confini della società per cui qualsiasi loro tentativo di rinascita, sarebbe oggetto di discriminazione e di indifferenza…
ANNARITA DI DOMENICO- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 10.12.10
- Messaggio n°96
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Sembrava un gioco...ma il laboratorio sull'emarginazione si è rivelato un'esperienza molto più coinvolgente e profonda del previsto.Creare gruppi e tracciare distinzioni sulla base di aspetti esteriori-come portare o non gli occhiali-è ciò che facciamo spesso con disinvoltura, senza preoccuparci delle conseguenze o dell'eventualità di ferire gli altri.Ma sperimentare una situazione di emarginazione, viverla in prima persona apre una prospettiva diversa:sentire la sensazione del rifiuto, dell'indifferenza, della discriminazione forse può avere un effetto terapeutico!Soltanto quando le difficoltà ci toccano direttamente, riusciamo a percepire il disagio e la necessità di reagire, di protestare.
smaldonesimona- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 09.12.10
- Messaggio n°97
il sindaco
Questo gioco mi ha fatto subito pensare a come è poco piacevole sentirsi esclusi perchè magari non si possiedono certe caratteristiche. Ricordo che da bambina mi è capitato di essere "messa da parte" da alcune amichette mentre giocavamo e ricordo di aver provato delle sensazioni bruttissime.
di iorio antonella- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 11.12.10
Età : 35
Località : sparanise (ce)
- Messaggio n°98
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Attraverso il gioco del sindaco, abbiamo assaporato l'amarezza dell'emarginazione. Parlo di gioco ma in realtà è stato un esperimento che, nonostante la semplicità dei gesti e delle parole, ha posto in poco tempo tutta la classe in una condizione di "villaggio", all'estremità del quale stavamo alcune di noi.
La scelta dell'escluse è stata fatta dal sindaco che ci ha rivolto le spalle ignorando la nostra presenza, e in più organizzando una festa.
Dal momemnto della scelta in poi, davvero ho provato una situazione di emarginazione....
Quest'attività inizialmente si è posta come un gioco ma poi mi ha fatto riflettere e ne ho capito la profondità!!
La scelta dell'escluse è stata fatta dal sindaco che ci ha rivolto le spalle ignorando la nostra presenza, e in più organizzando una festa.
Dal momemnto della scelta in poi, davvero ho provato una situazione di emarginazione....
Quest'attività inizialmente si è posta come un gioco ma poi mi ha fatto riflettere e ne ho capito la profondità!!
TAGLIALATELA ASSUNTA- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 11.12.10
- Messaggio n°99
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
Attraverso il gioco del sindaco ho potuto assaporare l’esperienza dell’emarginazione, la paura di essere giudicati, di non far parte del gruppo… Si è trattato di un’attività che inizialmente poteva far sorridere, perché presentata sottoforma di gioco, ma che subito dopo mi ha indotto a riflettere su come anche inconsciamente siamo portati ad emarginare le persone in base alla loro condizione o ad aspetti esteriori. Nella società in cui viviamo l’emarginato spesso è anche colui che usa la propria testa e non quella degli altri, che non bada alla moda… occorre una rivoluzione che metta a confronto valori, regole, nel rispetto dell’identità di ciascuno coma occasione di crescita e arricchimento personale così come lo è stato questa esperienza
simona.malinconico- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 09.12.10
Età : 42
Località : napoli
- Messaggio n°100
Re: lab. emarginazione (il sindaco)
credo che l'esclusione o qualche forma di emarginazione sia capitato a tutti di viverla in prima persona... pensare che possa essere una condizione fissa e costante della propria vita è atroce ... essere "marginali"..non dovrebbe mai accadere...