lab. barriere

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Questi video ci mostrano che in Italia ci sono ancora tante barriere architettoniche.Tanto si è fatto..... ma "ancora tanto" si deve fare.Purtroppo siamo ancora arretrati rispetto agli altri paesi.

dalla visione dei tre video che mostravano le difficoltà che quotidianamente incontrano le persone sulla sedia a rotelle in diverse città d'italia,la mia riflessione cade sul senso della città che in genere dovrebbe essere il luogo che offre servizi per migliorare il benessere delle persone, a non tutti però è riconosciuta una identità urbana, come ai disabili per i quali la città diventa invisibile, solo un contenitore. Pensando ad una mia giornata come tante di barriere architettoniche sul mio tragitto ne incontro molte a partire dalle scale per uscire fuori dal portone di casa allo scalino per salire sull'autobus,una persona con handicap motorio fa fatica ogni giorno ad affrontare la vita fuori le mura domestiche, in casa i servizi domotici migliorano la vivibilità, ma fuori casa le difficoltà diventano di ordine pubblico ed è lì che nessuno se ne fa carico.

Purtroppo siamo ancora arretrati rispetto agli altri paesi.

viviamo in un mondo ingiusto dove le minoranze sono totalmente emarginate dalla società. è vergognoso! dovremmo capire che non esistono minoranze: siamo tutti "uguali e diversi" al tempo stesso!. secondo voi cosa vuol dire?

I tre video visti oggi a lezione hanno suscitato in me varie sensazioni: rabbia, nel vedere l'inefficienza dei servizi che c'è nel nostro Paese; dolore, nel mettersi nei panni delle persone disabili, che quotidianamente sono costrette a subire queste ingiustizie; ammirazione, verso chi nonostante tutto ha la forza di andare avanti, sopportare e prendere con ironia le cose inaccettabili che continuamente accadono.

riscrivere qui ciò che ho detto a fine lezione è lungo.proverò a sintetizzare il tutto
per quanto riguarda i 3 video che abbiamo visto sembra strano ma non ho provato ne ribrezzo ne indignazione,eccezion fatta dell'ultimo video che vedo solo una strmentalizzazione del problema delle barrire archittetoniche solo per poter prendere voti in politica.
per quanto mi riguarda quei video delle iene è ormai ordinaria amministrazione e cosa di tutti i giorni che vediamo in molte città ma non in tutte;poichè ho avuto l'onore e il piacere di vedere le città del nord come Bolzano o paesini vicini in cui l'organizzazione generale per queste persone è così maniacale che si può dire che in questi luoghi non ci siano disabili.basti pensare che i pulman oltre ad abbassarsi per i disabili con stanpelle hanno anche il carro elevatore al centro per le sedie a rotelle è questa è solo una delle cose che ci sono per la circolazione dei diversamente abili coi mezzi pubblici. Qui a Napoli chiunque abbia la sedia a rotelle non potrebbe mai prendere la metropolitana a fuorigrotta o a piazza leopardi(realtà che io conosco poichè ci vivo) poichè piene di barriere architettoniche e prive di qualsiasi mezzo per facilitare la loro salita nei treni.
questo è solo un'esempio e se ne potrebbero fare a migliaia ma sarebbe solo retorica

Non si possono ignorare fenomeni di emarginazione!La società,gli uomini del domani devono muoversi perchè le persone con disabilità siano trattati con rispetto,con cura,tutelati da ogni forma di discriminazione!Pongo le mie speranze per la realizzazione di misure preventive per i diversamente abili!

Dei filmati visionati oggi, quello che più mi ha colpito è stato il secondo, mi è rimasto impresso il commento della protagonista:"Sono 30 anni che le cose cambiano, ma ancora molto deve cambiare". Come è possibile che in Italia esistano ancora tante barriere architettoniche? Questa è una forma di razzismo nei confronti di persone che hanno diritto a vivere una vita normale in quanto anch'essi sono esseri umani.

Attraverso la visione dei 3 video ho avuto modo di riflettere su quanto si parli, in teoria, di abbattimento delle barriere architettoniche e di quanto sia ostacolato,in pratica,il raggiungimento di una vita autonoma per tante persone.Piccole azioni quotodiane che per migliaia di persone diventano imprese impossibili. Che dire! C'è solo tanta rabbia.

oggi ho immaginato me stessa fare quello che faccio di solito ma da disabile: quindi io che portavo il cane a fare la pipì per strada sulla sedia a rotelle.............!per i disabili è davvero un impresa svolgere le attività quotidiane che normalmente noi facciamo. Un invalido non può andare alla stazione, bagno pubblico, prendere il pullman, attraversare la strada. Spesso le strade sono rotte e impraticabili soprattutto poi per chi è in carrozzina. E' la società che crea l'handicap: l' impossibilità materiale di svolgere ruoli sociali! tutti devono essere messi in grado vivere nel rispetto delle proprie esigenze personali. Ogni struttura e servizio deve essere pensato e costruito tenendo conto della disabilità indipendentemente dal fatto che queste persone siano o non siano "solo" una minoranza.

Vedendo questi video la prima cosa che ho pensato è che a volte non facciamo caso a delle situazione che per noi sono normalissime, banalità (scalini, spazi ridotti, pendenze eccessive, treni e autobus e tanti altre cose..) ma che per persone con limitata capacità motoria o altra difficoltà costituiscono dei veri e propri ostacoli. Gli spazi e gli edifici dovrebbero garantire a tutti la possibilità di condurre una vita autonoma e di utilizzare al meglio tutti i servizi che una comunità può offrirci. Ogni tanto mi è capitato di vedere al programma striscia la notizia video che ritraggono queste situazioni e a mio parere sono una "vergogna" per il Paese.

Devo dire che benchè si parli male di Napoli, guardando questi tre video ci siamo potuti rendere conto che poi le altre città d'Italia non sono da meno aprtire da Pistoia, passando per Milano fino ad arrivare a Roma. Come abbiamo visto di disagi dovuti alle barriere architettoniche li troviamo un po' ovunque nonostante ci troviamo ormai nel 2010 e nonostante si parli da anni di abbattimento delle barriere architettoniche

Dai 3 video visti in aula posso dire, con amarezza, che la vita di queste persone risulta difficoltosa anche nelle piccole azioni che noi svolgiamo quotidianamente con semplicità, come il prendere l'autobus o lo scendere le scale. Ma ciò che fa più rabbia è la mancata funzionalità di servizi e impianti di trasporto che possano in qualche modo agevolare i loro percorsi benchè ridotti.

Dopo la visione dei tre video sono rimasta come sempre delusa da questa realtà che ogni giorno promette delle cose ma in relatà alla fine non da nulla ,è questo è il caso delle barriere architettoniche che limitano la realizzazione di una "vita normale" di persone con disabilità. Si parla tanto di diritti legati ai diversamente abili ,ma poi restano solo parole e non fatti ...spero che tale situazione possa migliorare in futuro per offrire una vita dignitosa a tali persone.

Io per quello che riguarda il primo video sono rimasta molto colpita dato che questa estate a Milano avevo notato la stessa identica cosa,non era un disabile ad avermi dimostrato il mal funzionamento dei servizi nelle metropolitane ma dei passeggini e le difficoltà di poter accedere all'interno delle stesse metropolitane agli ascensori per salire o scendere e fare così i cambi di linea.Trovo questa cosa molto triste Milano dovrebbe rapprentare o meglio viene considerata la città top in Italia degna di rappresntarci all'estero ma questi disservizi ci sono nel resto d'Europa? Per esperienza di amici, conoscenti e mie no. Questa è una cosa a cui penso spesso perchè una società nuova e migliore deve poter essere tale per tutti e trascurare la disabilità non affrontandola da un punto di vista legislativo e pratico è segno di arretratezza sociale e culturale.

Dopo la visione di quei video ,la Prof.essa ci ha chiesto di realizzare un orologio su una giornata tipo, e mi sono accorta immediatamente quelle che per me erono cose normali (scendere gli scalini ,correre.. ) per altri potevano essere delle difficoltà, spero che la situazione cambi al più presto e che si possano offrire servizi di qualità .

Tutti e 3 i video non mi hanno lasciata indifferente. Ho provato disgusto e rabbia. Forse, presi da molte cose, non riusciamo mai a soffermarci a pensare alla vita di un diversamente abile. La città è un luogo dove deve essere consentito a tutti di vivere, di percorrere le strade, di usufruire dei servizi senza barriere architettoniche. Ma questo è anche colpa nostra, che non facciamo nulla per la solidarietà.

i video sono stati molto pertinenti, ma la parte che più mi ha colpito di questo laboratorio è stato l'esercizio di vivere la nostra giornata se fossimo disabili.
per arrivare alla mia stanza bisogna salire delle scale. per andare alla metropolitana bisogna salire scale. per andare al bar dell'università bisogna salire scale. dove non ci sono scale, ci sono scalini.
la metropolitana di piazza garibaldi dopo secoli di lavoro è pronta. esteticamente è molto migliorata e ci sono tantissimi negozi, ma le scale continuano ad esserci.
ci vorrebbe un pò più di attenzione, ricordarsi davvero di tutti.
dewey immaginava una città ideale con punti di partenza uguali per tutti. dopo decenni è ancora un'utopia.
triste, davvero molto triste.

Oggi abbiamo visto dei video che sono stati delle vere e proprie lezione di "vita".Vedendo il video la prima cosa che ho pensato è che nonostante i progressi tecnologici ,nonostante quello che si dice riguardo all'inserimento del disabile all'abbattimento delle barriere architettoniche ...,non si sono fatti molti passi in avanti almeno praticamente:rivoluzionari solo a parole mentre obsoleti nella pratica .Si sente parlare sempre delle stesse cose ,ma appunto parlare ,solo e sempre parole . Il problema riguarda tutti dalle istituzioni alle persone ,possiamo riempirci la bocca di belle parole ,ma in realtà aspettiamo che sia sempre qualcun altro a muoversi .E non va bene !Finchè qualcuno non ci invita a riflettere sugli ostacoli, sui problemi neanche ce ne accorgiamo, diamo tutto per scontato .Adesso siamo qui a scrivere qualcosa nei confronti di chi è stato meno fortunato di noi solo perchè tali video ci hanno "toccato"nel profondo del nostro cuore ma probabilmente domani presi dalla quotidianità neanche ce ne accorgiamo anche se spero che non succedi.Le barriere architettoniche ,secondo me, incidono sull'aspetto psicologico del disabile in quanto mettono in evidenzia i limiti dei disabili , esse non sono legate solo alla minorazione fisica-motoria ,quindi prima di un qualsiasi lavoro per l'abbattimento fisico delle barriere si debba fare un lavoro mentale perchè molti piccoli problemi potrebbero essere risolti senza voltare lo sguardo dall'altro lato. Queste persone devono Lottare per ottenere quei diritti che dovrebbero essere a dir poco scontati, riconosciuti e soprattutto garantiti nel pratico. Inoltre volgerei un appello ai nuovi architetti ,ingegnieri affinchè progettino con uno sguardo più umano nell'interesse della persona qualunque essa sia.

martinad'alise ha scritto:Tutti e 3 i video non mi hanno lasciata indifferente. Ho provato disgusto e rabbia. Forse, presi da molte cose, non riusciamo mai a soffermarci a pensare alla vita di un diversamente abile. La città è un luogo dove deve essere consentito a tutti di vivere, di percorrere le strade, di usufruire dei servizi senza barriere architettoniche. Ma questo è anche colpa nostra, che non facciamo nulla per la solidarietà.

Ecco questa è forse la conclusione a cui si arriva guardando tutti e tre i video!!!

Spesso quando faccio una passeggiata mi capita di pensare come farebbe una persona diversabile....pensiamo ad i treni...i gradini per salire sono tanto alti per chi può camminare normalmente, figuriamoci per chi è impossibilitato!!
Dai video visionati abbiamo tratto una lezione "reale" di quanto accade in giro per l'Italia ma, vorrei spezzare una lancia in favore del nostro bel Paese. Sono stata in vacanza a Parigi ed ho avuto il "piacere" di trovare tantissime scale mobili ed ascensori guasti all'interno delle metropolitane che per noi muniti di trolley diventavano un inferno, figuriamoci per coloro i quali con le "ruote" ci convivono ogni giorno!!
A volte, anche un pò cinicamente, penso che l'essere umano non ci pensa finchè non accade a se stesso! E' brutto ma guardandomi intorno mi sembra che si dia per scontato essere sani!

Io, in tutta onestà, ho provato vergogna. Vergogna in qualità di cittadina per tutto quello che non si fa, ma anche come persona, per aver bisogno di denunce così esplicite per poter solo lontanamente immaginare quanto possa essere difficile la vita di un diversamente abile, soprattutto nel vecchio e "caro bel paese"...
Sono cose che, a vederle, ci fanno indignare tutti, ma nel quotidiano poi quanto ci troviamo a fare realmente? Quanto ci preoccupiamo veramente?
E' quasi come se i diversamente abili fossero invisibili e sono le barriere architettoniche a renderli tali, rinchiusi in strutture "speciali" e costretti ad uscire di casa solo se assistiti. Io non li vedo per strada (ma perchè non possono starci) e se non li vedi ad un certo punto finisci col non pensarci più. E' terribile.

Attraverso questo video abbiamo potuto, usando una metafora, "toccare con mano " una realtà che non sempre notiamo anche se essa è fa parte della quotidianità. Questa realtà è cieca ai nostri occchi perchè per noi che non abbiamo difficoltà è tutto scontato nella nostra giornata: scendere le scale del palazzo di casa per recarsi a lavoro o all'università, camminare su un marciapide , attraversare la strada, salire su un autobus ed usufruire di tutti i servizi che la società offre per lo più a chi non vive una condizione di disabilità. "Tanto è cambiato da trent'anni a questa parte ma tanto altro deve cambiare" come ha affermato la protagonista del secondo video che oggi in aula ci è stato presentato. A riguardo , ritendo che le prime barriere da abbattere nella società siano quelle morali perchè è solo attraverso una maggiore sensibilizzazione da parte di noi tutti, anche in qualità di cittadini , che sarà possibile cominciare a dare il nostro contributo per migliorare la quotidianità di chi è meno fortunato.

primo video: "Ogni giorno non ci saranno più di 5 montascale fermi!", ha riferito il direttore dell'azienda trasporti di Milano all'intervista delle Iene. E' vergognoso! E' brutto dirlo ma non ho visto nulla di nuovo.
secondo video: " E' cambiato moltissimo da 30 anni a questa parte ma deve cambiare ancora moltissimo", mi chiedo ma cos'è che è realmente cambiato? Le nostre strutture non fanno altro che accentuare la diversabilità.
terzo video: scivoli inesistenti, gradini inaccessibili, assenza di marciapiedi, impossibilità di accedere ai sottopassaggi delle metropolitane, "bagni in costruzione"....decenni per ottenere qualcosa ma le persone sono sempre più private indegnamente della loro AUTONOMIA. In questo caso è il CONTESTO che attribuisce loro la diversabilità.