lab. barriere

angela nebiante ha scritto:Guardando i video in classe ho riflettuto molto sul fatto che spesso azioni quotidiane che per noi sembrano banali per come prendere un bus per i diversamente abili risultano un impresa quasi impossili e tutto ciò "grazie" alla società che ci ospita è veramente vergognoso che una societa cosi emancipata non faccia di tutto per rendere la vita più semplice a queste persone.

Concordo pienamente,avendo lavorato in un centro per Disabili, tante volte abbiamo dovuto rinunciare a gite ed escursioni e questo solo perchè i mezzi di trasporto non erano adeguatamente attrezzati.

Oggi pomeriggio sono uscita con mio marito e mio figlio di 8 mesi che trasporto, ovviamente, con un passeggino.
mi sono resa conto che spesso ci adeguiamo a dei limiti enormi.
Abbiamo dovuto salire le scale di vari negozi sollevando il passeggino, le auto sono spesso parcheggiate in modo da osrtuire il passaggio sui vari marciapiedi, abbiamo preso una delle funicolari della nostra città e addirittura l'uscita dell'ascensore per carrozzini e sedie a rotelle era bloccata per cui abbiamo perso la funicolare, siamo dovuti risalire con l'ascensore e abbiamo sceso le scale portando a mano il passeggino.
ho immaginato insieme a mio marito come avrebbe vissuto le stesse situazioni un individuo disabile, siamo giunti alla conclusione che ci sono davvero situazuioni in cui queste persone non hanno neanche la possibilità di scendere di casa.
Come ho sempre creduto, non dobbiamo perndercela solo con le istituzioni ma anche con i cittadini che occupano posti riservati ai disabili, che parcheggiano in modo da non permettere la discesa di una carrozzella...
Invito a evitare queste situazioni e a segnalarle alle autorità competenti!!!!

MURANO FULVIO ha scritto:
altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

Che ne dite di riflettere sul fatto che pur di non perdere tempo con la pedana l'autista chiede se c'è qualcuno disposto a sollevare il ragazzo? Quanto tempo avrebbe potuto impiegare??? Un minuto in più??? Bah... non voglio essere critica su tutto, ma una volta tanto che passa un pullman attrezzato per disabili, con una pedana aggiunta appositamente per persone sulla sedia a rotelle, non capisco perchè non la si debba usare pur di guadagnare due minuti in più!

Fabiana.Barone ha scritto:

MURANO FULVIO ha scritto:
altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

Che ne dite di riflettere sul fatto che pur di non perdere tempo con la pedana l'autista chiede se c'è qualcuno disposto a sollevare il ragazzo? Quanto tempo avrebbe potuto impiegare??? Un minuto in più??? Bah... non voglio essere critica su tutto, ma una volta tanto che passa un pullman attrezzato per disabili, con una pedana aggiunta appositamente per persone sulla sedia a rotelle, non capisco perchè non la si debba usare pur di guadagnare due minuti in più!

Fabiana, è verissimo ciò che dici!!! per non perdere un minuto l'autista chiede di sollevare il ragazzo questo significa che la disabilità è strettamente legata al contesto, la nostra società pone le condizioni di handicap...secondo me si può affermare che è la società ad essere portatrice di handicap, le abilità diverse di individui diversamente abili non hanno la possibilità di essere espresse perchè la nostra è una società che limita tutti!!!!!

tiziana capuozzo ha scritto:

Fabiana.Barone ha scritto:

MURANO FULVIO ha scritto:
altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

Che ne dite di riflettere sul fatto che pur di non perdere tempo con la pedana l'autista chiede se c'è qualcuno disposto a sollevare il ragazzo? Quanto tempo avrebbe potuto impiegare??? Un minuto in più??? Bah... non voglio essere critica su tutto, ma una volta tanto che passa un pullman attrezzato per disabili, con una pedana aggiunta appositamente per persone sulla sedia a rotelle, non capisco perchè non la si debba usare pur di guadagnare due minuti in più!

Fabiana, è verissimo ciò che dici!!! per non perdere un minuto l'autista chiede di sollevare il ragazzo questo significa che la disabilità è strettamente legata al contesto, la nostra società pone le condizioni di handicap...secondo me si può affermare che è la società ad essere portatrice di handicap, le abilità diverse di individui diversamente abili non hanno la possibilità di essere espresse perchè la nostra è una società che limita tutti!!!!!

Ragazzi impressionante...scendono giù il ragazzo senza alcuna sensibilità... bisognava far presto altrimenti si perdeva TEMPO... SENZA PAROLE!!!

Roberta De Lucia ha scritto:

tiziana capuozzo ha scritto:

Fabiana.Barone ha scritto:

MURANO FULVIO ha scritto:
altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

Che ne dite di riflettere sul fatto che pur di non perdere tempo con la pedana l'autista chiede se c'è qualcuno disposto a sollevare il ragazzo? Quanto tempo avrebbe potuto impiegare??? Un minuto in più??? Bah... non voglio essere critica su tutto, ma una volta tanto che passa un pullman attrezzato per disabili, con una pedana aggiunta appositamente per persone sulla sedia a rotelle, non capisco perchè non la si debba usare pur di guadagnare due minuti in più!

Fabiana, è verissimo ciò che dici!!! per non perdere un minuto l'autista chiede di sollevare il ragazzo questo significa che la disabilità è strettamente legata al contesto, la nostra società pone le condizioni di handicap...secondo me si può affermare che è la società ad essere portatrice di handicap, le abilità diverse di individui diversamente abili non hanno la possibilità di essere espresse perchè la nostra è una società che limita tutti!!!!!

Ragazzi impressionante...scendono giù il ragazzo senza alcuna sensibilità... bisognava far presto altrimenti si perdeva TEMPO... SENZA PAROLE!!!

E' sorprendente che queste persone sembrano consetrvare l'ottimismo...l'atteggiamento del mondo esterno è a mio avviso scoraggiante ed anche frustrante!!!

Danila Riello ha scritto:Purtroppo quello delle barriere architettoniche è un dannoso problema.
In italia, ultimamente sono stati fatti "dei" progressi, ma nonostante le leggi in merito, molte case private e luoghi pubblici presentano ancora barriere arhitettoniche.
Sarebbe bello dare ad un disabile il dono di essere indipendenti, la libertà di dire "vado a prendere un caffè" senza aver bisogno dell'aiuto di nessuno...
perchè è così difficile??

Perchè purtroppo ognuno si guarda i propri interessi e la propria vita, tanto ognuno pensa: "Io sto bene, sono sano, che m'importa degli altri?" "Sono loro i disabili, non io" "E' un problema loro e a loro tocca interessarsi"...Questa è l'omertà e l'egoismo che vige nella nostra società...Cosa speriamo di ricavarne?! Mi auguro un giorno di non dover rispondere sempre con un amaro "NIENTE"...

All'interno della nostra società problemi come questo delle barriere architettoniche, dimostrano che c'è ancora troppa indifferenza e poco interesse rispetto a queste tematiche. Pùò sembrare retorico, ma il nostro unico aiuto potrebbe consistere proprio nell'aiutare queste persone a sentirsi meno sole..ma c'è qualcuno che realmente lo faccia??

è assurdo notare come dai tre video mostratici in aula emerga chiaramente quanto poco interesse sia rivolto alle problematiche dei diversamente abili,problematiche che spesso nn riusciamo a vedere proprio perchè in questi casi anche il gesto più banale che compiamo in maniera quasi automatica diventa un'ardua impresa.è vero che dovrebbe esserci un interesse maggiore da parte delle istituzioni e un maggior controllo per far in modo che tutte le belle leggi su questo argomento vengano applicate ,ma sopreattutto dovremmo imparare a metterci in prima persona nei panni dei diversamente abili per capire realmente quali siano i loro bisogni e le loro esigenze cosa che seppur banale , accade raramente per paura o per diffidenza.

Fabiana.Barone ha scritto:Non so se questa è la discussione giusta per parlarne, ma non sapevo dove scrivere questo intervento. Ho seguito qualche giorno fa un programma molto interessante che volevo indicarvi! Si chiama Extreme Makeover: Home Edition e apparentemente sembrerebbe uno dei soliti reality americani, ma non è così! E' un programma televisivo prodotto negli USA dalla ABC e dall'olandese Endemol e trasmesso in Italia dal canale satellitare Sky Uno e adesso anche su La5 e in esso un team di esperti progettisti con un'impresa edile cerca ogni volta di rinnovare o costruire dal nulla la casa di una famiglia bisognosa per svariati motivi. Molto spesso le famiglie che richiedono questo tipo di aiuto sono famiglie con figli disabili che nella propria casa hanno grandissime difficoltà per la presenza di scale o di spazi troppo stretti, che non danno la possibilità ai ragazzi di muoversi con le loro sedie a rotelle, impedendo loro di essere autonomi. Il programma ha ricevuto diversi premi, tra cui due People's Choice Awards e due Emmy Awards, entrambi nelle stagioni 2005 e 2006, e il BMI TV Music Award vinto nella stagioni 2005 e 2008. Purtroppo non ricordo il giorno preciso in cui l'ho visto, forse la domenica ma non vorrei sbagliarmi. In ogni caso se avete l'occasione di vederlo su La5 ve lo consiglio!

Bellissimo programma proprio perchè aiuta le persone disabili. Ultimamente l'ho visto ed hanno ristrutturato una casa dove hanno inserito un'ascensore per un ragazzo affetto da distrofia muscolare.

Vedendo,in aula, questi tre video ho provato sensazione di rabbia.La rabbia è rivolta sopratutto verso le istituzioni che hanno uno scarso interesse verso il cittadino: la risoluzione delle barriere architettoniche ormani dovrebbe esser entrata nel quotidiano di un Amministratore pubblico, ma è pura chimera.

Pochi giorni fa, ho festeggiato il mio compleanno e mentre mi dirigevo a parcheggiare... davanti a me una macchina dove va a parcheggiare???davanti ai passaggi per le carrozzine dei disabili... dopo aver seguito questo corso...la mia voce si è fatta sentire...ma l'ignoranza esiste ancora(la macchina purtroppo è rimasta li) c'è molta indifferenza, il problema non se lo pongono!!!

questi video dimostrano la mancanza di sensibilità e l'indifferenza nei confronti di persone bisognose! è una vergogna

Danila Riello ha scritto:Purtroppo quello delle barriere architettoniche è un dannoso problema.
In italia, ultimamente sono stati fatti "dei" progressi, ma nonostante le leggi in merito, molte case private e luoghi pubblici presentano ancora barriere arhitettoniche.
Sarebbe bello dare ad un disabile il dono di essere indipendenti, la libertà di dire "vado a prendere un caffè" senza aver bisogno dell'aiuto di nessuno...
perchè è così difficile??

E'vero che ci sono stati dei progressi e che ci sono leggi in merito ma è altrettanto vero che le leggi devono essere applicate da noi cittadini,ciò avviene se non ci facciamo sopraffare dal nostro egoismo,fregandocene dei problemi che possono incontrare altre persone.

Barriere Architettoniche
Cosa sono le barriere architettoniche

Viene considerato barriera architettonica qualunque elemento che impedisce, limita o rende difficoltoso (se non impossibile) spostamenti, o l'uso di servizi, da parte di persone con limitata capacità motoria o sensoriale.

Un elemento per non essere definito barriera architettonica, deve risultare accessibile e non un ostacolo per alcun individuo, questo per garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento.

Questo ha portato alla ricerca di parametri comuni determinando così quali elementi sono da considerarsi barriera architettonica.
barriere architettoniche: scalini, rampe con pendenze eccessive, porte strette, rialzi, marciapiedi stretti, spazi ridotti, ascensori piccoli ..
Oltre a questi casi così evidenti esistono anche altri tipi di barriere architettoniche, purtroppo a volte invisibili ai pienamente abili come: finestre, banconi da bar, parapetti troppo alti che impediscono la visibilità ad esempio ad invalidi in carrozzella, sentieri di ghiaia, marciapiedi senza sufficiente spazio per la salita e discesa, semafori privi di segnalatore acustico, ma anche barriere "virtuali", come siti internet non conformi agli standard di accessibilità.
L'elenco è drammaticamente e potenzialmente infinito, dato che dovrebbe tener conto dei molteplici tipi di disabilità.
Cosa possiamo fare noi...di concreto per abbattere definitivamente queste barriere ecco la vera domanda che risuona nella mia testa!!

tiziana capuozzo ha scritto:

Roberta De Lucia ha scritto:

tiziana capuozzo ha scritto:

Fabiana.Barone ha scritto:

MURANO FULVIO ha scritto:
altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

Che ne dite di riflettere sul fatto che pur di non perdere tempo con la pedana l'autista chiede se c'è qualcuno disposto a sollevare il ragazzo? Quanto tempo avrebbe potuto impiegare??? Un minuto in più??? Bah... non voglio essere critica su tutto, ma una volta tanto che passa un pullman attrezzato per disabili, con una pedana aggiunta appositamente per persone sulla sedia a rotelle, non capisco perchè non la si debba usare pur di guadagnare due minuti in più!

Fabiana, è verissimo ciò che dici!!! per non perdere un minuto l'autista chiede di sollevare il ragazzo questo significa che la disabilità è strettamente legata al contesto, la nostra società pone le condizioni di handicap...secondo me si può affermare che è la società ad essere portatrice di handicap, le abilità diverse di individui diversamente abili non hanno la possibilità di essere espresse perchè la nostra è una società che limita tutti!!!!!

Ragazzi impressionante...scendono giù il ragazzo senza alcuna sensibilità... bisognava far presto altrimenti si perdeva TEMPO... SENZA PAROLE!!!

E' sorprendente che queste persone sembrano consetrvare l'ottimismo...l'atteggiamento del mondo esterno è a mio avviso scoraggiante ed anche frustrante!!!

la verità è che ognuno è concentrato TROPPO su se stesso e non si rende conto delle necessità degli altri questo accade in tutte le situazioni del quotidiano con i disabili e non....e ciò è molto ma molto triste....

AcamporaLoredana ha scritto:

tiziana capuozzo ha scritto:

Roberta De Lucia ha scritto:

tiziana capuozzo ha scritto:

Fabiana.Barone ha scritto:

MURANO FULVIO ha scritto:
altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

Che ne dite di riflettere sul fatto che pur di non perdere tempo con la pedana l'autista chiede se c'è qualcuno disposto a sollevare il ragazzo? Quanto tempo avrebbe potuto impiegare??? Un minuto in più??? Bah... non voglio essere critica su tutto, ma una volta tanto che passa un pullman attrezzato per disabili, con una pedana aggiunta appositamente per persone sulla sedia a rotelle, non capisco perchè non la si debba usare pur di guadagnare due minuti in più!

Fabiana, è verissimo ciò che dici!!! per non perdere un minuto l'autista chiede di sollevare il ragazzo questo significa che la disabilità è strettamente legata al contesto, la nostra società pone le condizioni di handicap...secondo me si può affermare che è la società ad essere portatrice di handicap, le abilità diverse di individui diversamente abili non hanno la possibilità di essere espresse perchè la nostra è una società che limita tutti!!!!!

Ragazzi impressionante...scendono giù il ragazzo senza alcuna sensibilità... bisognava far presto altrimenti si perdeva TEMPO... SENZA PAROLE!!!

E' sorprendente che queste persone sembrano consetrvare l'ottimismo...l'atteggiamento del mondo esterno è a mio avviso scoraggiante ed anche frustrante!!!

la verità è che ognuno è concentrato TROPPO su se stesso e non si rende conto delle necessità degli altri questo accade in tutte le situazioni del quotidiano con i disabili e non....e ciò è molto ma molto triste....

Il fatto è ,che oggi si pensa solo a correre ,tutti vanno di fretta perdendo il vero significato della vita,ci si dimentica dei valori primari ,rischiando di divenire superficiali e insensibili.

ecco una serie di informazioni, riflessioni che possono aiutarci a capire ancor meglio le Barriere che ci circondano quotidianamente, è un gruppo di architetti molto interessante che ci può aiutare a capire davvero!!!
p.s.
mi chiedo come mai tantissimi video stupidi vengano segnalati come belli o interessanti e video come questo accantonati...

Come al solito la rimozione delle barriere architettoniche è solo una bella "fovola"; sono solo tante chiacchiere e promesse, che però nel concreto non vengono mantenute.
Per fortuna c'è sempre qualche eccezione..che conferma la regola!

Parliamo tanto di integrazione, uguaglianza, solidarietà...tuttavia continuano ad esistere le barriere architettoniche!!se ognuno di noi non si impegna concretamente ad abbatterle, come faremo a conquistare la tanto attesa uguaglianza?credo che non tutto debba discendere dal vertice...siamo anche noi che con piccoli gesti possiamo contribuire a ciò!

la disabilità non è una condizione assoluta, ma è relativa ad una porzione dello spazio sociale che in base alle sue regole, strutture e modelli organizzativi rende una persona "abile a..." o "non abile a..."
vivere in una città dove alcune persone non hanno la possibilità di usufruire, pur avendone pienamente diritto al pari degli altri, di alcuni servizi che la maggioranza invece quotidianamente sfrutta vuol dire vivere nell' ingiustizia e nell' inciviltà.
tutto però a questo mondo può cambiare....... se c'è la volontà e la convinzione di volerlo fare.

Nonostante si parli così tanto di uguaglianza ed integrazione...è molto difficile per i soggetti diversamente abili farsi accettare dai componenti della società in cui vive...Tutti noi dovremmo metterci bene in testa che i disabili psico-fisici sono uguali a noi e non hanno bisogno di essere commiserati e/o non accettati perchè ritenuti diversi.

Nel nostro corso di laurea ci sono degli esami improntati sulla disabilità e sull'integrazione dei diversamente abili nella società. I libri molto spesso rimandano a concetti che sono solo teorici e la visione di questi video ne è la dimostrazione. Le nostre sono barriere architettoniche e mentali che non ci consentano di andare oltre il nostro naso e di comprendere la difficoltà che può incontrare un disabile nel corso della sua vita. Si parla tanto di autonomia del disabile ma ,dopo questi video mi chiedo, come è possibile che un disabile sia autonomo se non può fare una semplice passeggiata da solo per la città? Ovunque ci sono scale ,nelle metro, per la strada , nei bagni, nei bar. Pensiamo a come potrebbero migliorare concretamente e praticamente le cose, e non solo teoricamente, cercando di rispondere alle esigenze dei disabili.

Il primo passo verso il miglioramento della situazione deve essere fatto educando la comunità tutta: bisogna educarla a rimuovere le barriere culturali prima di quelle architettoniche al fine di promuovere l’integrazione sociale parallelamente a quella ambientale. Il secondo grande passo deve essere fatto in fase di pianificazione urbanistica: la progettazione dello spazio e degli edifici deve essere volta a favorire il più possibile una vita indipendente e confortevole delle persone nei vari settori: nelle abitazioni, nei trasporti, nel lavoro, nell'istruzione e nel tempo libero.

Esempi classici di barriera architettonica sono: scalini, porte strette, pendenze eccessive, spazi ridotti. Esistono innumerevoli casi di barriere meno evidenti, come parapetti "pieni", che impediscono la visibilità ad una persona in carrozzina o di bassa statura; banconi da bar troppo alti, sentieri di ghiaia o a fondo dissestato. Nel caso di persone non vedenti possono rappresentare casi di barriera architettonica anche semafori privi di segnalatore acustico od oggetti sporgenti;