lab. barriere

Mentre guardavo i filmati in aula mi sono chiesta come è possibile che nel 2011 ci siano ancora tali denunce!!!! sono sconvolta, non posso pensare che le persone disabili debbano lottare per diritti che gli spetterebbero a priori. le barriere architettoniche sono una vergogna per l'umanità e devo ammettere che mi sono vergognata anche io mentre guardavo il video. Le istituzioni non si prendono la loro responsabilità e si danno le colpe reciprocamente perdendo di vista il punto fondamentale: eliminare le barriere e rendere vivibile ogni singola giornata del disabile!
In seguito la prof ci ha chiesto di immaginare una nostra giornata tipo, io mi sono soffermata sul viaggio che effettuo la mattina per andare all'università. Mi sono accorta che sarebbe del tutto impossibile fare lo stesso per un disabile, a partire dal treno che prendo a Casoria per raggiungere Napoli. Nella stazione ,infatti, non è presente il sottopassaggio, per non parlare della metropolitana e della difficoltà di alcuni scalini..... sono rimasta esterrefatta, in quanto non mi ero mai soffermata a riflettere sull'impossibilità di muoversi per alcune persone!!! Il problema è anche questo: non riusciamo a metterci nei panni degli altri.....

Questi video ci mostrano che in italia ci sono ancora tante barriere archittetoniche, anche se tanto è stato fatto: infatti la legge quadro garantisce l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Ma è necessario, anche, che le diverse città d'italia effettuino una pianificaszione urbanistica per evitare che alcuni paesi restino arretrati rispetto ad altri e non favoriscono il più possibile una vita indipendente e confortevole delle persone

uanto tempo deve passare ancora per fare in modo che anche un disabile possa prendere un autobus in tutta tranquillità? Quanto tempo deve passare ancora per fare inn modo che nei notiziari non vengono trasmesse vergogne del genere? Forse ancora molto tempo, ma nel frattempo noi cosa facciamo, anche se nel nostro piccolo? Poco, molto poco! Mi includo anch'io in coloro che non si muovovno abbastanza per cerecare che le cose cambino!

Lab. Barriere
L’espressione barriere architettoniche è ormai entrata nel linguaggio quotidiano e spesso è utilizzata in modo vago, generico perdendo così di vista il reale problema che costituiscono specialmente per le persone con limitata capacità motoria. Poter prendere un mezzo pubblico o poter entrare in un negozio è un diritto di tutti ma che viene continuamente smentito dalla realtà dei fatti. E allora la diversità diventa così esclusione sociale .. In una cultura emancipata come la nostra un gradino o una scala non possono e non devono rendere infelice la vita di queste persone che sono esattamente come noi , solo che hanno due ruote al posto delle gambe…. Basterebbe poco per garantire a tutti una migliore qualità della vita.

Per quello che mi riguarda è davvero raccapricciante assistere nella società del XXIsecolo ad uno scenario tanto disumano nei confronti dei diversabili.Basta guardarci intorno per renderci conto di quanto la nostra società sia caratterizzata da barriere achitettoniche che ostacolano il normale e il dovuto svolgimento delle attività quotidiane dei soggetti con handicap.Non so voi ,ma in seguito alla lezione ho provato spesso ad immedesimarmi nella loro condizione ,prestando semplicemente attenzione alle cose che ritenevo banali e alle attivita che nel mio quotidiano svolgevo con disinvoltura ,ma che in condizioni di svantaggio fisico finivano nel diventare un'impresa alquanto ardua. Oggi si respira aria di egoismo e non si fa altro che lasciare al caso la vita di tanta gente che nonostante le loro difficoltà trovano un sorriso di fronte alle avversioni della società.Non mi resta che sperare in un cambiamento e in una maggiore sensibilizzazione,per una città alla portata di tutti.

Voglio spendere poche parole in merito all'articolo pubblicato pochi giorno fa sul Corriere delle Sera,non sono completamente d'accordo con il presidente di Fiaba, Giuseppe Trieste quando dice:"«L'obiettivo dell'accessibilità deve essere quello di elevare il comfort dello spazio urbano per tutti i cittadini, non solo per chi ha esigenze particolari , eliminando quegli ostacoli che discriminano a favore di un'uguaglianza di opportunità per tutti», cercare di porre attenzione alle esigenze particolari non vuol dire non dare a tutti una pari opportunità, con questa nuova figura di cui dovranno dotarsi i comuni, o che sia il disability manager o il total quality manager non avrà la funzione di elevare il confort ma se mai di creare confort, se così si può definire dare la possibilità ad una persona disabile di poter prendere l'autobus, accedere ad un ufficio ecc...

Ho appena sentito al tg3 la storia di Alessio Fumagalli, un ragazzo genovese di 26 anni costretto a vivere sulla sedia a rotelle.
Alessio ieri mattina stava andando in centro, da casa sua sulle alture di Genova, a bordo dell'autobus. L'autista, però, ha fermato il mezzo, ha accostato e ha costretto il ragazzo a scendere, perchè quell'autobus non era omologato. A quel punto l'uomo ha chiamato i carabinieri ed ha denunciato l'autista. Anche perchè, ha spiegato ai militari, non era la prima volta che lo stesso conducente gli diceva che non lo poteva trasportare.La prima volta, 20 giorni fa, i passeggeri si erano stretti attorno al giovane e avevano costretto l'autista a desistere. Alessio è sulla sedia a rotelle dal 2006, dopo un volo di 80 metri con la sua auto. Paralizzato dal busto ai piedi. «Ma io voglio vivere una vita normale ed essere trattato come tutti».
Il ragazzo aveva fatto richiesta all'Amt, l'azienda dei trasporti pubblici genovese, per fare passare dalla sua via dei mezzi omologati. In un primo momento, l'Amt aveva provveduto, ma dopo tre mesi erano ricomparsi quelli tradizionali.
Ancora una volta un triste esempio di come in italia ci siano leggi che in realtà non vengono messe in pratica.

Non so se questa è la discussione giusta per parlarne, ma non sapevo dove scrivere questo intervento. Ho seguito qualche giorno fa un programma molto interessante che volevo indicarvi! Si chiama Extreme Makeover: Home Edition e apparentemente sembrerebbe uno dei soliti reality americani, ma non è così! E' un programma televisivo prodotto negli USA dalla ABC e dall'olandese Endemol e trasmesso in Italia dal canale satellitare Sky Uno e adesso anche su La5 e in esso un team di esperti progettisti con un'impresa edile cerca ogni volta di rinnovare o costruire dal nulla la casa di una famiglia bisognosa per svariati motivi. Molto spesso le famiglie che richiedono questo tipo di aiuto sono famiglie con figli disabili che nella propria casa hanno grandissime difficoltà per la presenza di scale o di spazi troppo stretti, che non danno la possibilità ai ragazzi di muoversi con le loro sedie a rotelle, impedendo loro di essere autonomi. Il programma ha ricevuto diversi premi, tra cui due People's Choice Awards e due Emmy Awards, entrambi nelle stagioni 2005 e 2006, e il BMI TV Music Award vinto nella stagioni 2005 e 2008. Purtroppo non ricordo il giorno preciso in cui l'ho visto, forse la domenica ma non vorrei sbagliarmi. In ogni caso se avete l'occasione di vederlo su La5 ve lo consiglio!

La nostra prima lezione abbiamo riflettuto sulla nostra giornata tipo "dall'alba al tramonto": io mi sveglio alle 7.00 faccio la doccia, prendo il treno, la funicolare e un pezzo di strada a piedi fino all'università; una volta arrivata devo cercare l'aula, cambiare aula spesso per i vari corsi; prendo un caffé o un pasto veloce al bar dell'università; per le 18.30 sono a casa dopo aver ripreso tutti i mezzi dell'andata e poi prendo l'auto quando occorre per uscire a svolgere le varie attività quotidiane e le uscite con le amiche .
E a volte penso:"Mamma mia, quante cose faccio in un giorno e corro sempre.." Poi però la professoressa mi ha chiesto di rivedere tutte queste attività dal punto di vista di un disabile. Mi sono resa conto che le prime difficoltà sarebbero state scendere dal letto e lavarsi, senza un bagno adatto per la sua autonomia; poi scendere le scale, una cosa per me quotidiana, non potrei farla.. e dovrei usare un ascensore che la mia casa non possiede. Per questo le scale rappresentano una barriera architettonica. Poi il treno, la funicolare.. sarebbero per me impossibile.
Come fa tutto questo a non condizionarmi la vita?
Devo dire che immaginare una giornata così sulla mia pelle mi ha fatto un certo effetto...ho pensato che non è poi così brutto "correre" dalla mattina alla sera. Non riuscire a fare queste piccole-grandi cose, forse, mi condizionerebbe al punto che, se fossi io disabile e non avendo le opportunità che ho adesso, penso che non sarei neanche quella che sono…

Fabiana.Barone ha scritto:Non so se questa è la discussione giusta per parlarne, ma non sapevo dove scrivere questo intervento. Ho seguito qualche giorno fa un programma molto interessante che volevo indicarvi! Si chiama Extreme Makeover: Home Edition e apparentemente sembrerebbe uno dei soliti reality americani, ma non è così! E' un programma televisivo prodotto negli USA dalla ABC e dall'olandese Endemol e trasmesso in Italia dal canale satellitare Sky Uno e adesso anche su La5 e in esso un team di esperti progettisti con un'impresa edile cerca ogni volta di rinnovare o costruire dal nulla la casa di una famiglia bisognosa per svariati motivi. Molto spesso le famiglie che richiedono questo tipo di aiuto sono famiglie con figli disabili che nella propria casa hanno grandissime difficoltà per la presenza di scale o di spazi troppo stretti, che non danno la possibilità ai ragazzi di muoversi con le loro sedie a rotelle, impedendo loro di essere autonomi. Il programma ha ricevuto diversi premi, tra cui due People's Choice Awards e due Emmy Awards, entrambi nelle stagioni 2005 e 2006, e il BMI TV Music Award vinto nella stagioni 2005 e 2008. Purtroppo non ricordo il giorno preciso in cui l'ho visto, forse la domenica ma non vorrei sbagliarmi. In ogni caso se avete l'occasione di vederlo su La5 ve lo consiglio!

anche io conosco questo programma che ben ci fa capire come anche le nostre stesse abitazioni spesso diventano un ostacolo impedendo di raggiungere posti precisi salire o scendere per chi ha delle difficoltà.....anche in questo caso c'è tanto su cui riflettere...

Admin ha scritto:inserisci qui il tuo commento libero

con la visione di questo video ho potuto constatare quante difficolta hanno le persone diversamente abili nel svolgere la propria vita con semplicità,una semplicità che però potrebbe essere favorita dallo dall'organizzazione di ogni città a fornire a questi ultimi gli appositi sussidi o mezzi

per quanto riguarda i video delle barriere architettoniche mi è subito venuto in mente alla realtà quotidiana e alle tante difficoltà che ogni giorno, ovunque trovano queste persone meno fortunate....dal prendere gli autobus,dai marciapiedi non ancora conformi,al semplice svolgimento della vita quotidiana.Mi ha fatto riflettere molto su come queste persone siano talvolta abbandonate al loro destino

Il primo filmato relativo al servizio delle iene fa emergere emozioni e sensazioni di forte rabbia nei confronti di coloro che dovrebbero garantire a tutte le persone di potersi muovere liberamente, soprattutto se diversamente abili. La sensazione è che si finga di non veder pensando che quello dei diversamente abili sia un mondo lontano dal prorio e che non ci si debba occupare pienamente delle loro difficoltà per poterle risolvere. tali sensazioni sono fortemente acuite dalla visione degli altri video...ciò che risalta è che nonostante le persone che presentano delle difficoltà motorie (o altri tipi di disabilità che rendono difficoltosi gli spostamenti) abbiano una forza d'animo esemplare per affrontare ed elaborare il "lutto " rispetto a ciò che hanno perso per incidenti o altro,o non hanno mai avuto, debbano essere sempre messi nella condizione di sentirsi diversi e lavoare il doppio per poter vivere appieno la loro vita. La vita non dovrebbe essere loro facilitata per compensazione ma nemmeno resa invivibile; bisognerebbe solo dare loro la possibilità di sentirsi ancora in grado di esprimersi con tutte le loro potenzialità. Ci si chiede allora se la disabilità sia davvero della persona o sia creata dalla società che la esalta e la rende tale. Se la società permettesse a tutti di potersi muovere liberamente probabilmente la disabilità verrebbe a cadere agli occhi della gente.

credo , purtroppo, che siamo portati a non "vedere" tante, troppe cose che diamo per scontato . Presi dalle attività quotidiane, da un mondo in cui tutto va veloce, riflettiamo troppo poco su tante realtà. E purtroppo solo quando si fanno più vicine o ci entriamo in contatto iniziamo a pensarci ... forse quando si riscopriranno i valori, quando si ri-assegnerà il giusto senso alle cose l'abbattimento di qualche barriera potrà divenire realtà

Il video mostrato in classe rispecchia purtroppo la nostra realtà,che punta alla quantità alla popolarità al successo alla ricchezza e non al migliaramento della vita di tutti noi , normodotati e disabili.Abbattere le barriere sembra ancora nel 2011 una chimera.

maddalena costanzo ha scritto:Voglio spendere poche parole in merito all'articolo pubblicato pochi giorno fa sul Corriere delle Sera,non sono completamente d'accordo con il presidente di Fiaba, Giuseppe Trieste quando dice:"«L'obiettivo dell'accessibilità deve essere quello di elevare il comfort dello spazio urbano per tutti i cittadini, non solo per chi ha esigenze particolari , eliminando quegli ostacoli che discriminano a favore di un'uguaglianza di opportunità per tutti», cercare di porre attenzione alle esigenze particolari non vuol dire non dare a tutti una pari opportunità, con questa nuova figura di cui dovranno dotarsi i comuni, o che sia il disability manager o il total quality manager non avrà la funzione di elevare il confort ma se mai di creare confort, se così si può definire dare la possibilità ad una persona disabile di poter prendere l'autobus, accedere ad un ufficio ecc...

anche io mi sono imbattuto in questo articolo e la frase che più mi ha colpito è proprio :un'uguaglianza di opportunità per tutti!!!! finalmente infatti ci si è resi conto della precedente disuguaglianza messa ancor più in evidenza dal mal funzionamento urbanistico delle nostre città. Spero soltanto che i cambiamenti siano reali e attuati in tutte le città d'Italia.

MURANO FULVIO ha scritto:

maddalena costanzo ha scritto:Voglio spendere poche parole in merito all'articolo pubblicato pochi giorno fa sul Corriere delle Sera,non sono completamente d'accordo con il presidente di Fiaba, Giuseppe Trieste quando dice:"«L'obiettivo dell'accessibilità deve essere quello di elevare il comfort dello spazio urbano per tutti i cittadini, non solo per chi ha esigenze particolari , eliminando quegli ostacoli che discriminano a favore di un'uguaglianza di opportunità per tutti», cercare di porre attenzione alle esigenze particolari non vuol dire non dare a tutti una pari opportunità, con questa nuova figura di cui dovranno dotarsi i comuni, o che sia il disability manager o il total quality manager non avrà la funzione di elevare il confort ma se mai di creare confort, se così si può definire dare la possibilità ad una persona disabile di poter prendere l'autobus, accedere ad un ufficio ecc...

anche io mi sono imbattuto in questo articolo e la frase che più mi ha colpito è proprio :un'uguaglianza di opportunità per tutti!!!! finalmente infatti ci si è resi conto della precedente disuguaglianza messa ancor più in evidenza dal mal funzionamento urbanistico delle nostre città. Spero soltanto che i cambiamenti siano reali e attuati in tutte le città d'Italia.

speriamo davvero che il cambiamento sia per tutti soprattutto perchè questa è UNA COSA CHE RIGUARDA TUTTI!!!!

altri esempi reali...di vita quotidiana e barriere.

https://www.youtube.com/watch?v=2SNnAKxZahE


Questo video ci fa riflettere su come ancora tanto deve cambiare!!!!!

Purtroppo quello delle barriere architettoniche è un dannoso problema.
In italia, ultimamente sono stati fatti "dei" progressi, ma nonostante le leggi in merito, molte case private e luoghi pubblici presentano ancora barriere arhitettoniche.
Sarebbe bello dare ad un disabile il dono di essere indipendenti, la libertà di dire "vado a prendere un caffè" senza aver bisogno dell'aiuto di nessuno...
perchè è così difficile??

Nella vita quotidiana così frenetica, i disabili rappresentano un grande ostacolo...gli facciamo pesare quella loro condizione accentuando l'idea di diversità e dimenticando che sono persone e che dovrebbero essere trattati come tali! Hanno gli stessi nostri diritti, eppure le strutture che la società mette a disposizione sono così precarie da renderli solo ed unicamente " diversi a tutti gli effetti!" E noi dove ci collochiamo?! Tra coloro che guardano attoniti...

Guardando i video in classe ho riflettuto molto sul fatto che spesso azioni quotidiane che per noi sembrano banali per come prendere un bus per i diversamente abili risultano un impresa quasi impossili e tutto ciò "grazie" alla società che ci ospita è veramente vergognoso che una societa cosi emancipata non faccia di tutto per rendere la vita più semplice a queste persone.

Guardo spesso questo programma, e questa puntata mi ha colpito in particolar modo. Mi è sembrato giusto pubblicarlo, perchè in aula abbiamo parlato proprio delle barriere architettoniche in casa. In questo caso sono riusciti ad abbattere e a migliorare la vita di questo ragazzo.

Io credo che la vera discriminazione sarebbe non permettere a queste persone di esprimersi nel campo dello sport; adesso diverse possono essere le opinioni a riguardo ed entrambe le strade che possono essere percorse provocano di conseguenza giudizi e discussioni ma ciò che non bisogna dimenticare è l'obiettivo di partenza la Possibilità di partecipare alla vita sportiva che non può essere in alcun modo privata a nessuno.

martinad'alise ha scritto:

Guardo spesso questo programma, e questa puntata mi ha colpito in particolar modo. Mi è sembrato giusto pubblicarlo, perchè in aula abbiamo parlato proprio delle barriere architettoniche in casa. In questo caso sono riusciti ad abbattere e a migliorare la vita di questo ragazzo.

bella questa puntata anche io l'avevo vista..ed anche altre si sono occupate di queste difficoltà...