mary87 ha scritto: Sfogliando e leggendo i vari commenti delle mie colleghe, ritrovo in tutte la stessa idea: rabbia, delusione, sdegno vergogna.
Dalle esperinze raccontate nei video quella che emerge è un italia indipendentemente dalla localizzazione geografica, che risulta essere non a passo con i tempi. QUALI TEMPI? I tempi non dell' inclusione dove il ''disabile'' veniva considerato un oggetto,un pacchetto da trasportare bensi non siamo in linea con i tempi dell' integrazione... se ne parla tanto forse fin troppo, ma effettivamente c è una piena integrazione di queste persone disabili? credo proprio di no.
Le strutture pubbliche e i servizi di trasporto non aiutano in nessun modo a migliorare la ''qualità di vita'' di queste persone che quotidianamente sono costrette anche solo per attrversae un marciapiede a ricorrere all'aiuto di qualcuno.
Eppure questa realtà la vediamo qutidianamente sotto i nosti occhi, a volte nemmeno ci faccamo caso, forse troppo presi dai nostri bisogni,senza renderci nemmeno conto che a volte scendere o salire delle semplici scale per noi possono essere ''i soliti movimenti'', forse per quelle persone quei soliti movimenti sarebbero invece una possiblità straordinaria.
Io credo che il problema di fondo sia la grande indifferenza ... il problema non è il nostro quindi voltiamo pagina ... Siamo fortunati, ma non ce ne rendiamo conto!