Psicopedagogia d.ling. Briganti 2010

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Psicopedagogia d.ling. Briganti 2010

"Stanza di lavoro della classe" Forum didattico a cura di Floriana Briganti - corso di Psicopedagogia dei linguaggi, att. didattica aggiuntiva Suor Orsola Benincasa Napoli


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    Messaggio  raffaella guarino Sab Gen 15, 2011 9:12 am

    a proposito di vecchiaia come diversità... ecco le foto i cui soggetti non sono adulti curati e ben vestiti ma persone con le loro rughe ed i loro abiti trasandati, colti in momenti di vita quotidiana...
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    Messaggio  Roberta De Lucia Sab Gen 15, 2011 10:56 am

    L'argomento affrontato riguardo i soggetti con disabilità nell'arte è stato interessante e ha suscitato il mio interessa. Per quanto riguarda il primo quadro la primissima sensazione è stata quella di un ragazzo spensierato, povero si, lo si vede da quello che indossa ma comunque felice di essere al mondo. sicuramente un tema diverso ma che non definirei assolutamente mostruoso ... leggendo l'opera di Ribera ho capito cosa veramente il quadro vuole esperimere e cioè : "Lo storpio simboleggia la misericordia presso i poveri e illustra, insieme alla sua povertà, uno dei modi per pervenire alla santità: povertà e carità erano infatti considerate dalla Chiesa come massime virtù. Il sorriso aperto del fanciullo rammenta invece un'altra idea tipica del tempo, quella del riso sentito come il modo più efficace per superare i mali dell'esistenza: sorridendo mentre riceve l'elemosina, il fanciullo dispensa la grazia utile alla salvezza al generoso benefattore"
    LA DONNA BARBUTA
    Questo quadro, invece, devo dire che mi ha dato un senso di mostruosità, di assoluta anormalità e l'unica bellezza che vedono i miei occhi è quello dell'allattamento al seno. Diciamo che non mi è piaciuto!

    "La maestria dell'artista riesce a trasformare questo anomalo e quasi ripugnante "caso clinico" in una splendida opera d'arte giocando sulla suggestione misteriosa dell’immagine e sulla psicologia dei personaggi: il dramma della donna virile e l’amara rassegnazione del marito sono espressi con commovente intensità."

    OTTO DIX "I GIOCATORI DI SKAT"
    sinceramente inizialmente non ho avuto una buona percezione dell'immagine, non ho capito cosa l'autore volesse esprimere e dove fosse la disabilità... sembrano semplicemente tre persone che giocano a carte. invece: "Questo quadro rappresenta tre militari dopo il primo conflitto mondiale che giocano a carte.
    Possiamo notare gli effetti che la guerra ha prodotto su di loro: a partire da sinistra notiamo il primo, al quale manca il braccio destro e quello sinistro è stato sostituito da una protesi in legno; al posto della gamba sinistra si ritrova un bastone di legno nero e usa quella destra per tenere le carte; e per poter sentire i compagni è costretto a ricorrere ad un tubicino inserito nell'orecchio destro che è collegato ad un piccolo corno sul tavolo e non ha l'occhio destro.
    Il secondo, al centro, ha una parte del cranio ricucita con del metallo; non ha nè le braccia, infatti tiene le carte con la bocca, nè le gambe, diventate due bastoni di legno nero; parte della mandibola è di ferro ,ha un occhio di vetro e ha una placchetta metallica all'orecchio sinistro.
    Il terzo, sulla destra, è solo un busto con una protesi di legno al posto del braccio destro; ha perso sia il naso che la mandibola, sostituita da una metallica."
    Questo quadro, parte di una serie dedicata ai reduci di guerra come "Prager Strasse (dedicato ai miei compagni)" e "Storpi di guerra", rappresenta tre militari dopo il primo conflitto mondiale che giocano a carte.
    Possiamo notare gli effetti che la guerra ha prodotto su di loro: a partire da sinistra notiamo il primo, al quale manca il braccio destro e quello sinistro è stato sostituito da una protesi in legno; al posto della gamba sinistra si ritrova un bastone di legno nero e usa quella destra per tenere le carte; e per poter sentire i compagni è costretto a ricorrere ad un tubicino inserito nell'orecchio destro che è collegato ad un piccolo corno sul tavolo e non ha l'occhio destro.
    Il secondo, al centro, ha una parte del cranio ricucita con del metallo; non ha nè le braccia, infatti tiene le carte con la bocca, nè le gambe, diventate due bastoni di legno nero; parte della mandibola è di ferro ,ha un occhio di vetro e ha una placchetta metallica all'orecchio sinistro.
    Il terzo, sulla destra, è solo un busto con una protesi di legno al posto del braccio destro; ha perso sia il naso che la mandibola, sostituita da una metallica."


    Questo quadro, parte di una serie dedicata ai reduci di guerra come "Prager Strasse (dedicato ai miei compagni)" e "Storpi di guerra", rappresenta tre militari dopo il primo conflitto mondiale che giocano a carte.
    Possiamo notare gli effetti che la guerra ha prodotto su di loro: a partire da sinistra notiamo il primo, al quale manca il braccio destro e quello sinistro è stato sostituito da una protesi in legno; al posto della gamba sinistra si ritrova un bastone di legno nero e usa quella destra per tenere le carte; e per poter sentire i compagni è costretto a ricorrere ad un tubicino inserito nell'orecchio destro che è collegato ad un piccolo corno sul tavolo e non ha l'occhio destro.
    Il secondo, al centro, ha una parte del cranio ricucita con del metallo; non ha nè le braccia, infatti tiene le carte con la bocca, nè le gambe, diventate due bastoni di legno nero; parte della mandibola è di ferro ,ha un occhio di vetro e ha una placchetta metallica all'orecchio sinistro.
    Il terzo, sulla destra, è solo un busto con una protesi di legno al posto del braccio destro; ha perso sia il naso che la mandibola, sostituita da una metallica."

    OTTO DIX "RITRATTO DELLA BALLERINA ANITA BERBER"
    Questo quadro mi ha dato da subito un senso di femminilità e sensualità .. e il colore rosso esprime ancor di più questa mia sensazione.
    " In questo dipinto, Dix sembra quasi rispecchiarsi nell'autoritratto della donna tisica e drogata (morì a 30 anni nel 1929).
    I toni rossi, dello sfondo e del vestito, le curve serpeggianti del corpo sottolineato dall'abito aderente, gli occhi fissi e bistrati, le labbra segnate dagli eccessi più che dal rossetto, svelano nella sua falsità l'immagine della vamp, della femme fatale, simbolo moderno dell'incontro tra Eros e Thanatos".
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    Messaggio  clementina spiaggia Sab Gen 15, 2011 11:27 am

    Il quadro di Ribera mi ha lasciata senza parole:fantastico.è sorprendente perchè la prima cosa che si nota guardando quel quadro è il sorriso di quel dolce ragazzo,mettendo in secondo piano la sua disabilita.Lo paragono alla grande Simona Atzori,il sorriso,la sua grande forza d animo,la sua voglia di andare avanti nonostante i gravi problemi,il suo coraggio.Tutto cio è fantastico.
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    Messaggio  federica mincione Sab Gen 15, 2011 11:29 am

    Mercogliano Veronica ha scritto:
    federica mincione ha scritto:Anche se oggi al corso non siamo riusciti a parlarne, inevitabilmente ho accostato questa immagine (Anita Berber) alla figura della modella Isabelle Caro, morta di anoressia a soli 28anni, il cui corpo nudo e scheletrico è stato utilizzato in molte campagne pubblicitarie per la lotta contro l’anoressia. Vorrei approfittare del riferimento ad Isabelle per parlare proprio di bellezza.
    Oggi la maggior parte delle donne è intrappolata in un desiderio estenuante di perfezione. Questo modello viene costantemente proposto ogni giorno dalla tv, a partire dalle veline fino ad arrivare alle modelle dell’alta moda, tutte rigorosamente alte, magre, dai lineamenti perfetti, capelli e trucco sempre in ordine. Ed è in questo modo che le donne, soprattutto adolescenti, finiscono nel tunnel della depressione e a volte della malattia, per voler inseguire a tutti i costi questo ideale esasperato di perfezione, che tende ad una “bellezza” striminzita e ossuta che in realtà non esiste (a meno che non si parli di una bambinia prima dello sviluppo). Le foto di Olivero Toscani, raffiguranti il corpo malato della modella, che avevano come scopo quello di portare le persone alla nausea e alla non accettazione di un tale ritratto di dolore, sono state invece interpretate da molti erroneamente, come un rischio di emulazione e di contagio dell’anoressia. Questo è sconvolgente dato che il rischio, invece, sta proprio nel continuare a vedere sulle passerelle, sulle pagine dei giornali e in televisione queste donne “stampelle”, che alla fine diventano “donne senza corpo”, che subiscono senza ribellarsi la violenza di un ideale ke le costringe a dimagrimenti drastici, perché il corpo deve quasi scomparire per lasciare visibilità al solo abito indossato. Il mondo della moda fa finta di lottare contro l’anoressia ma anzi la incoraggia senza alcun interesse per la salute delle modelle e delle ragazze che guardano a questi modelli esteteci. Bisognerebbe capire che questa visione della bellezza è sbagliata e vuota, anche se questo è molto difficile dal momento che io stessa sono la prima che si lascia influenzare, certamente non in modo così ossessivo. Purtroppo ammetterlo è difficile, ma se si continua in questa prospettiva, non riuscendo mai ad essere soddisfatte del proprio aspetto fisico, la maggior parte delle donne è destinata all’infelicità.

    Fede è incredibile! Quando la prof ci ha mosrato il quadro della ballerina dipinta da Otto Dix anche io ho ricordato la modella Isabelle Caro che purtroppo ha perso la vita pochi mesi fa.Ma non solo. Quel colore rosso abbinato a quei liniamenti sottili, il viso magro, la bocca che sembrasse racchiudere un'intera vita giunta al capolinea, quegli occhi che esprimevano l'essenza del malessere di una donna... è stato un momento non facile per me mentre lo vedevo perchè mi ha ricordotto ai brutti ricordi di un 2 anni fa (che tu conosci):-(
    E' incredibile come un quadro susciti emozioni cosi' vive e soprattutto che ha il potere di catapultare le persone nel passato(Almeno a me non capita spesso). E' un quadro che naturalmente non mi ha suscitato emozioni positive...anzi...mi ha rattristata.Il pittore voleva trasmettere al pubblico il messaggio della malattia...bene...a me è arrivato! :-(

    Vero so bene a cosa ti riferisci.. infatti l'autore del quadro per dipingere la malattia ha utilizzato l'immagine di una donna malata, con tutte le caratteristiche che hai citato, ed è inevitabile che ognuno di noi, dopo aver vissuto determinate esperienze, non può far altro che riportare alla memoria delle immagini che sono impresse nella nostra mente e difficilmente possono scomparire.. I love you
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    Messaggio  clementina spiaggia Sab Gen 15, 2011 11:35 am

    Durante il corso mi ha colpito molto la modella anoressica,morta qualche settimana fa.Non è giusto che la societa in cui viviamo giudichi,non è giusto che una modella per essere considerata bella e perfetta deve essere magra anzi anoressica.ma ci rendiamo conto?ma chi l ha stabilito questo?perche le ragazzine soprattutto nell eta dell adolescenza devono essere costrette a non mangiare per essere considerate e per avere un posto "IMPORTANTE" nella societa odierna?mi domando non è sconvolgente tutto questo?
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    Messaggio  federica mincione Sab Gen 15, 2011 11:38 am

    anna fornaro ha scritto:
    Valeria Iaquinto ha scritto:Sarò breve, perchè devo andare a prendere la metropolitana. Ci tenevo a portare al centro una discussione, su cui mi piacerebbe discutere con voi.
    Sarò sincera, la morte di questa ragazza non mi ha sorpreso tanto. Insomma non è la prima e, purtroppo, non sarà l'ultima a morire per l'anoressia. Restando sulla tematica dei quadri, l'apparenza riuscirà troppe volte a vincere ancora sulla vita, anche quando la vita decide di combattere, come quella di Isabell Caro, simbolo della lotta contro l'anoressia.
    Quello che mi spaventa davvero è che oggi in rete si trovano troppi siti di persone che desiderano di essere anoressiche, che danno consigli su come arrivare ad essere solo ossa. In rete, cercando e neanche con troppa fatica, si aprono troppe pagine di siti e blog "pro-ana" cioè proanoressia, ma anche video.
    Riporto da una pagina di Blog (http://domanisaraungiornomigliore.blogspot.com/2008/06/i-dieci-comandamenti-di-ana.html) i 10 comandamenti ana.
    I 10 Comandamenti:
    1) Se non sei magra, non sei attraente;
    2) Essere magri è più importante che essere sani;
    3) Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra;
    4) Non puoi mangiare senza sentirti colpevole;
    5) Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo;
    6) Devi contare le calorie e ridurne l' assunzione di conseguenza;
    7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante;
    8)Perdere peso è bene, guadagnare peso è male;
    9) Non sarai mai troppo magra;
    10) Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo.
    Nella stessa pagina si legge "Visitatrici, visitatori.. scrivo questo blog per sostenermi, per sostenervi.. per cercare insieme di raggiungere i nostri traguardi! Per farlo pero' ho bisogno di tutti voi.. scrivetemi in tanti!"
    E anche alcuni titoli come "depressione" e "perchè esistono i genitori". Sono persone che desiderano amicizia e che si sentono sole, persone malate che vanno aiutate con tutte le forze possibili, anche se forse più che arrivare a curarle, bisognerebbe riuscire a prevenire questa loro situazione di disagio. La famiglia anche in questa problematica è al primo posto, perchè spesso queste persone vivono situazioni familiari difficili.
    Ora scappo al corso. Baci.


    Valeria ho letto il tuo commento e l'ho trovato davvero molto interessante... ma è incredibile leggere blog o siti simili... cioè non mi sconvolgo perchè ormai, al giorno d'oggi purtroppo, sono molto frequenti storie del genere... ma io non riesco a spiegarmi il perchè di tutto questo... ma la vita per queste persone vale così poco?! mi fa rabbia tutto questo.Ci sono persone che lottano contro il cancro, ecc... per vivere, per essere felici e invece poi ci sono persone, deboli, che fanno decidere gli altri per loro... mettendo la loro salute all'ultimo livello delle loro preoccupazioni.però intanto non si è avuta mai notizia di parenti degli stilisti malati di anoressia...

    ragazze io davvero non ho parole... è una cosa avvilente leggere tutto ciò... purtroppo è vero sono persone malate psicologicamente ed è molto difficile combattere questa malattia perchè è un male che si insidia pian piano senza che nessuno intorno alla persona interessata se ne accorga e quando appare più evidente, ormai è troppo tardi... perchè ormai si è impadronito di ogni pensiero o idea di quella persona che riesce a vedersi solo attraverso uno sguardo distorto e non più reale...
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    lab. arte e disabilità - Pagina 3 Empty RITRATTO ballerina Anita Berber

    Messaggio  Elena Avolio Sab Gen 15, 2011 12:41 pm

    Il quadro che mi ha fatto maggiormente riflettere è stato "ritratto della ballerina Anita Berber" di Otto Dix. Nella mia analisi mi sono soffermata principalmente su tre punti: 1) Cosa rappresenta il quadro? ; 2) Cosa trasmette?; 3) Cosa intende l’autore?. 1)Il quadro rappresenta Anita Berber, ballerina di cabaret cocainomane e alcolista dipinta come una vamp scabrosa. 2) Quello che secondo me il quadro trasmette all’osservatore è il senso dell’eccesso, elemento che in vita ha contraddistinto questa donna. Esso trapela da particolari quali i toni rossi dello sfondo e del vestito, le curve del corpo visibili attraverso l’abito superaderente, il trucco vistoso. Ma non solo, il quadro ci trasmette anche l’idea del contrasto tra l’apparenza e la reale essenza della Berber, infatti il viso così truccato e incipriato, con questi occhi fissi e le labbra disegnate sembra quasi quello di una maschera, quella della donna vamp, famme fatale, insomma la Anita che balla sul palcoscenico, dietro la quale si cela un animo fragile e corrotto, la Anita che si droga e beve alchool. Per questo, 3) Secondo me, lo scopo dell’autore è quello di far sì che attraverso l’immagine del ritratto trapeli la personalità duplice e contrastante del suo soggetto, e la corruzione di una società in cui ciò che conta è la forma.
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    lab. arte e disabilità - Pagina 3 Empty Ribera-Ragazzo zoppo

    Messaggio  michela esposito Sab Gen 15, 2011 12:46 pm

    1. la bellezza del quadro la riscontro nell'uso dei colori e dei chiaroscuri che fanno risaltare il viso sorridente del bambino: un viso paffuto, lineare, direi del "tipico bambino".
    2.la normalità che un bambino lavori i campi a quell'età, sicuramente non lo sarebbe oggi
    3.non vedo "mostruosità" in questo quadro perchè se non fosse per il titolo non avrei fatto caso alla menomazione del bambino, che oltrettuto non è presentata a mio avviso in maniera mostruosa.
    4. per me la volontà dell'autore era farci vedere un bambino nella sua fanciullezza, trascurando le sofferenze del periodo storico in cui viveva e della condizione esistenziale che caratterizzava la sua vita.
    8.Non ho provato sensazioni negative, il quadro mi trasmette una serenità che nn saprei descrivere... mi rimanda alle ideee di semplicità..
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    Messaggio  Valeria Iaquinto Sab Gen 15, 2011 1:16 pm


    [/quote]

    ragazze io davvero non ho parole... è una cosa avvilente leggere tutto ciò... purtroppo è vero sono persone malate psicologicamente ed è molto difficile combattere questa malattia perchè è un male che si insidia pian piano senza che nessuno intorno alla persona interessata se ne accorga e quando appare più evidente, ormai è troppo tardi... perchè ormai si è impadronito di ogni pensiero o idea di quella persona che riesce a vedersi solo attraverso uno sguardo distorto e non più reale...[/quote]
    esatto... "si insidia piano piano" e silenziosamente! le malattie mentali sono peggiori di quelle fisiche, perchè sono trasparenti... i sintomi li mostrano solo alla fine, quando si arriva a svenire, a passare la vita anche alla nostra età, e anche prima in una camera di ospedale o una clinica per disturbi alimentari.
    l'immagine più famosa dell'anoressia è questa lab. arte e disabilità - Pagina 3 Anoressia%20allo%20specchio-thumb-thumb
    però forse la colpa è anche dei modelli che ci propongono da quando siamo piccole a quando siamo grandi.
    la barbie è sproporzionata, se fosse umana, non riuscirebbe a camminare, come le bratz.
    i manichini non potrebbero avere figli. hanno le anche troppo strette.
    moltissime modelle, cantanti e attrici soffrono di disturbi alimentari.
    Giusto per fare pochissimi nomi: Angiolina Jolie, Amy Winehouse, Carolina Reston (modella morta a 21 anni!!!!!)
    ci hanno dato un'idea di perfezione fisica che è sbagliatissima!!!
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    Messaggio  caprio carmela Sab Gen 15, 2011 2:03 pm

    4: Per l'artista rappresentare questo quadro è come dare all'arte una dignità tale ,perchè a rappresentare un "povero storpio" non era per niente facile e Ribera osserva questo mendicante come se si trovasse davanti ad un personaggio della nobiltà.

    6: Questa tela rappresenta la misericordia, verso i popoli e illustra insieme alla sua povertà uno dei modi per arrivare alla santità: infatti, la Chiesa considerava la povertà e la carità come massime virtù ,il sorriso del fanciullo rappresenta ,invece, l'idea del riso sentito come il modo più efficace per superare i mali dell'esistenza.

    7: Il quadro nel suo insieme rappresenta un ragazzo storpio e questo sta ad indicare proprio come la tela possa trasmettere l' anormalità, ma se visto con gli occhi di chi ama la vita così com'è con tutti i dolori e le sofferenze , questo ragazzo può essere visto come il più normale di tutti gli esseri viventi.

    9: Secondo me ci sono cose nella vita che non si possono immaginare , dolori che nessuno saprebbe sopportare e che probabilmente non saremmo in grado di superare con tanta serenità e felicità , come fa il bambino zoppo rappresentato sulla tela. Questa sua forza d'animo è rappresentata dal suo sorriso e dalla sua espressione felice e serena.
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    Messaggio  caprio carmela Sab Gen 15, 2011 2:22 pm

    L'anoressia è una malattia, secondo me, mentale .E' un fattore che parte tutto dalla mente ,quando le giovani ragazze sono spinte a dimagrire per essere magre. Una malattia dalla quale una volta entrati difficilmente se ne può uscire . Se non ci si riesce si può arrivare alla morte, proprio come è successo a Isabelle Caro. E' da stupidi voler dimagrire per raggiungere un obiettivo che molte volte non si riesce a portare a termine.
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    Messaggio  paciello margherita Sab Gen 15, 2011 2:42 pm

    Odio questa malattia e' brutto il male che riesce a farti entra nella tua vita come se fose una meta da conquistare poi tutto si trasforma e da vita ad una lotta che per distruggerla ci vuole tempo, autostima e l'aito di tante persone dai medici ai parenti
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    Messaggio  Roberta De Lucia Sab Gen 15, 2011 2:43 pm

    Valeria Iaquinto ha scritto:

    ragazze io davvero non ho parole... è una cosa avvilente leggere tutto ciò... purtroppo è vero sono persone malate psicologicamente ed è molto difficile combattere questa malattia perchè è un male che si insidia pian piano senza che nessuno intorno alla persona interessata se ne accorga e quando appare più evidente, ormai è troppo tardi... perchè ormai si è impadronito di ogni pensiero o idea di quella persona che riesce a vedersi solo attraverso uno sguardo distorto e non più reale...[/quote]
    esatto... "si insidia piano piano" e silenziosamente! le malattie mentali sono peggiori di quelle fisiche, perchè sono trasparenti... i sintomi li mostrano solo alla fine, quando si arriva a svenire, a passare la vita anche alla nostra età, e anche prima in una camera di ospedale o una clinica per disturbi alimentari.
    l'immagine più famosa dell'anoressia è questa lab. arte e disabilità - Pagina 3 Anoressia%20allo%20specchio-thumb-thumb
    però forse la colpa è anche dei modelli che ci propongono da quando siamo piccole a quando siamo grandi.
    la barbie è sproporzionata, se fosse umana, non riuscirebbe a camminare, come le bratz.
    i manichini non potrebbero avere figli. hanno le anche troppo strette.
    moltissime modelle, cantanti e attrici soffrono di disturbi alimentari.
    Giusto per fare pochissimi nomi: Angiolina Jolie, Amy Winehouse, Carolina Reston (modella morta a 21 anni!!!!!)
    ci hanno dato un'idea di perfezione fisica che è sbagliatissima!!!
    [/quote]

    questa foto rabbrividire!!!certo fa anche riflettere... qualche chilo in più non fa assolutamente male anzi!
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    Messaggio  paciello margherita Sab Gen 15, 2011 2:52 pm

    questo video molto semplice sia nelle immagini che nelle parole ha un significato enorme
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    Messaggio  paciello margherita Sab Gen 15, 2011 2:55 pm

    L'anoressia e' una malattia infida subdola che ti distrugge anima e corpo
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    giuseppina iavazzo


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    Messaggio  giuseppina iavazzo Sab Gen 15, 2011 2:56 pm

    Importante intervista sull'anoressia su rai uno!
    Angela Ranucci
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    Messaggio  Angela Ranucci Sab Gen 15, 2011 3:25 pm

    L'anolessia è una malattia bruttissima, difficile da superare...Ti ritrovi in una strada che sembra senza una via d'uscita, da quello che ho letto e visto in tv: ti senti sempre brutta, sempre in competizione cone le altre persone che ti sembrano 10000000 volte più belle di te.Guardarsi allo specchio e vedersi grasse non è bello ma ancora più brutto è il fatto che in tv non si faccia altro che parlare di miss e fotomodelle che devono essere magrissime.Le ragazze si fanno convincere che l'essere magre sia l'unico metodo x farsi accettare nella società e nel gruppo che si idealizza tanto.
    Non vorrei mai trovarmi "nei panni" di queste ragazze che non sanno come sono finite in questo burrone e che non sanno come uscirne...
    Silvia Nardi
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    Messaggio  Silvia Nardi Sab Gen 15, 2011 4:10 pm

    il quadro di Otto Dix "giocatori di skat" è molto bello, è uno stile che mi piace.
    Per quanto riguarda le emozioni e le riflessioni che hanno suscitato i quadri in me devo dire che mi ha fatto rabbia vedere i 3 militari reduci di guerra conciati in quel modo e li ho subito accostati all'immagine del ragazzo zoppo di Ribera che ride. Ho pensato che c'è gente che cerca di accettarsi e farsi accettare per quello che è e riesce a sorridere e invece ci sono persone che nascono sane e vanno a fare la guerra, ammazzano, rischiano la vita per vincere le cause dei potenti. La guerra è una cosa che mi fa rabbia, non la concepisco!!.

    Per quanto riguarda Isabelle Caro, gia conoscevo la sua storia perchè ascoltai una sua intervista a Tatami una trasmissione interessante di Camilla Raznovich. Devo dire che sono rimasta malissimo quando ho saputo che è morta l'anno scorso anche se dovevo spettarmelo...., non lo sapevo!! Ricordo che mi colpì molto la storia che Isabelle raccontò di sua madre che non voleva che la figlia crescesse per non ritrovarsi sola e quindi la teneva rinchiusa e la trattava da bimba, non la ascoltava, non la capiva......... é chiaro che il rapporto con il cibo è il rapporto che abbiamo con il nostro corpo e quindi con la percezione che abbiamo di noi. La sua storia mi ha fatto pensare a quanto sia importante l'attenzione che si presta ai bambini, la maniera in cui crescono, il rapporto con la madre e soprattutto quanto sia importante stare bene con se stessi se si vogliono trasmettere messaggi sani ai figli. Nella nostra società le famiglie dovrebbero essere più seguite e sostenute!! L'iniziativa di Oliviero Toscani mi è piaciuta perchè è forte e penso che si ha bisogno di messaggi forti oggi, viviamo in una società che ci passa come messaggi " meno cose sai fare più sei famoso soprattutto se sei donna .......quindi devi essere carina e soprattutto magra!!" ....
    Sono troppi i canoni a cui ci si deve adeguare nella società.
    Credo che Lady Clofullia sia un esempio di quanto certe caratteristiche non devono essere necessariamente degli uomini ed altre delle donne......!! gli schemi li creiamo noi ma in natura non esistono!! lascia spunti di riflessione anche sull'omosessualità, bisessualità ecc........... sono molti gli argomenti in cui potremmo imbatterci.
    La gente tende o ad adeguarsi alle aspettative delle persone reprimendo la propria libertà e se stessi oppure rompe gli schemi e quando succede la cosa è forte, è scioccante come Anita Berber o personaggi che appaiono provocatori, trasgressivi.
    infine Pere Borrelle nella "fuga dalla critica" esperime il senso conclusivo della mia riflessione:rompere ogni schema!!
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    raffaella santopaolo


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    Messaggio  raffaella santopaolo Sab Gen 15, 2011 4:53 pm

    L'opera di Otto Dix,"Giocatori di Skat" è dedicata ai soldati reduci dal primo conflitto mondiale.Anche se è difficile da percepire a prima vista;il dipinto rappresena tre militari divenuti storpi per via della guerra che giocano a carte.
    Sui tre soggetti sono ben evidenti gli effetti che la guerra arrecato loro portandoli ad uno stato di mancanza fisica.
    La vista del quadro ha suscitato in me un misto d emozioni e sensazioni,alcune negative,in quanto ho ripensato alle barbarie che le guerre portavano cn sè ed altre positive,in quanto dal quadro emerge la grande forza di volontà che i sogetti mettono per cercare di ritornare alle loro vite.
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    Messaggio  Rosa Sgariglia Sab Gen 15, 2011 5:18 pm

    Prima di commentare ciò che è successo in aula, vorrei fare una premessa soffermandomi sulla testimonianza di Elvira. Anche lei ha vissuto la nostra stessa esperienza e ha voluto condividerla con noi, infatti, ci ha spiegato l'importanza del forum affermando che le ha dato la possibilità di pescare nella sua vita, di portare gli argomenti discussi al di fuori dell'aula universitaria condividendole con persone intorno a lei. Ciò che mi ha colpito è la frase che Elvira ha pronunciato di un sacerdote "L'io rinasce da un incontro" Very Happy
    Soprattuto è stato molto bello vedere come Elvira è rimasta affascinata da questo corso di laurea condividendo la sua esperienza con persone sconosciute. Penso che ciò è dovuto alla modalità del corso totalmente diverso dagli altri corsi seguiti finora soprattutto per 2 motivi:
    non affronta un tema specifico, come spesso accade, ma tocca temi della diversità e della disabilità in un campo molto ampio affrontando anche temi quotidiani;
    l'altro motivo è l'esperienza del forum che ci dà la possibilità di esprimere e condividere le nostre opinioni, infatti io mi sento come cittadina di un "villaggio" in cui tutti gli abitanti sono accumunati dallo stesso tema e dalla stessa voglia di dire la propria.

    Dopo questa lunga premessa voglio analizzare i quadri visti in aula:
    RAGAZZO ZOPPO di Ribera
    Per me il concetto di bellezza e di normalità sta nel vedere il volto del bambino sorridente, allegro nonostante si trovi in un contesto problematico (la guerra)e nonostante abbia problemi di muscolatura ai piedi. La docente ci ha spiegato che questo quadro rappresenta l'immagine di Napoli poichè raffigura una persona del popolo.

    LA DONNA BARBUTA di Ribera
    Sinceramente quando ho visto il quadro ho pensato che fosse un uomo a tenere in braccio un bambino, ma poi confrontandomi con le mie amiche, e dopo la spiegazione della prof., no notato quei particolari dell'essere donna(come il seno).
    In questo quadro la normalità, anche se alternativa rispetto a quelle che siamo solite vedere, è data dall'allattamento al bambino, secondo me questa, oltre ad essere la cosa più normale, è anche quella più bella!!! L'intento dell'autore è di trasmettere come il problema della peluria in una donna sia un problema reale di quel'epoca, documentando personalmente la presenza di questa donna.

    GIOCATORI DI SKAT di Otto Dix
    Secondo me questo quadro esprime il concetto della mostruosità, anche se di fondo sussiste un problema reale, in quanto raffigura tre reduci della 1°guerra mondiale. In questo dipinto notiamo che i tre giocatori hanno delle menomazioni ad es.il giocatore a sinistra non ha il braccio che è stato sostituito da una protesi di legno, non ha un occhio e una gamba; il giocatore centrale ha il cranio ricucito in metallo; il giocatore di destra ha solo il busto ed ha una protesi al braccio.
    Penso che l'intento dell'autore è di raffigurare le conseguenze del conflitto mondiale soprattutto su coloro che hanno partecipato ad esso. Ma dal quadro emerge anche come questi tre giocatori vogliono ritornare alla proprie vite dimostrando una grande forza di volontà.

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    Messaggio  Immacolata Del Sorbo Sab Gen 15, 2011 5:28 pm

    Dando un primo sguardo al quadro di Ridera " ragazzo zoppo" sembra sia raffigurato un ragazzo normale, ma se si gurda più attentamente si nota la deformità dei piedi, ma nonostante ciò il ragazzo sorride. Dal suo sorriso emerge anche la deformità dei denti dimostrando anche una povertà economica.
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    Messaggio  giovanna arpaia Sab Gen 15, 2011 6:24 pm

    sono stata molto colpita sia dai ritratti di Otto Dix che da quelli di Ribera. I giocatori di skat di Otto Dix trasmette rifiuto della guerra, dolore, sofferenza, mostruosità, ma anche vizio del gioco. Il ritratto della ballerina Anita Berber di Otto Dix, trasmette bruttezza, disagio, indifferenza. La donna barbuta di Ribera esprime mistero, anomalia, drammaticità. Lo storpio di Ribera esprime bruttezza ma con ilarità. Sia Ribera che Dix furono affascinati da tutte le forme dell'esistenza umana. In particolare quelle estreme, guerra, disagio sociale toccavano i loro sensi, prima di essere decifrati in arte.
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    Messaggio  maddalena costanzo Sab Gen 15, 2011 10:59 pm

    Sono stata colpita, particolarmente, dal quadro di Otto Dix "I giocatori di skat", il quadro rappresenta tre militari reduci di guerra, dove sono evidenti gli effetti che la guerra ha prodotto su di loro. Un rappresentazione che va davvero oltre la normalità, ciò che stupisce è proprio l'espressione dei tre giocatori, si intravede, infatti, dal volto deturpato un sorriso come se niente fosse accaduto, anche il fatto che l'autore abbia voluto rappresentare questi militari intenti a giocare a carte, è sicuramente una cosa insolita, forse l'intento dell'autore è quello, di lanciare un messaggio, ossia, che nonostante tutto la vita continua.Alla vista del quadro sono rimasta perplessa e non poco sconcertata, in un attimo i miei pensieri sono stati offuscati da immagini di orrore e paura ,contrariamente allo stato d'animo che emerge dai tre personaggi rappresentati.
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    Messaggio  giusy Dom Gen 16, 2011 10:54 am

    guardando il quadro del ragazzino zoppo-....mi ha colpito molto il suo sorriso,,nonostante la sua diversita dalle persone normali riesce a trasmettere una grande forza nel suo volto....
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    Messaggio  giusy Dom Gen 16, 2011 11:08 am

    l anoressia è una malattia mentale,oggi la maggior parte delle persone voglio dimagrire non per sentirsi bene con se stessi ma per mostrare alla societa ,alla gente il loro fisico bello,,,,,poi si finisce x alcuni di diventare anoressici vogliono dimagrire sempre di piu....uscire da questa malattia per è molto difficile perchè la stato psicologico si distrugge..

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