lab. barriere

Rispetto al problema delle barriere architettoniche con amarezza noto ancora l'indifferenza della comunità nei confronti dei disabili che non possono svolgere le attività più banali.Molto spesso questi problemi sono causati anche da una mancanza di fondi che non permettono l'abbattimento delle barriere e la costruzione di spazi che siano adatti a tutti!

I video visti oggi in aula hanno suscitato in me varie emozioni: la rabbia, la delusione, ma anche la speranza che il futuro possa cambiare in positivo. Guardando questi video ho la riconferma che i disabili riscontrano delle difficoltà nell'affrontare la quotidianità, anche prendere un semplice mezzo di trasporto, uscire da casa propria per loro risulta difficile. La cosa che ho notato nei 3 video è stata soprattutto l'indifferenza delle persone ritenute "normali" verso quelle persone che la società etichetta come disabili perchè considerati diversi da noi. La cosa che più mi ha colpito è la forza di volontà sempre presente in loro anche se, in alcuni casi, si nota nei loro volti la rassegnazione di vivere la propria quotidianità. Nonostante le nuove frontiere tecnologiche invadono la nostra società, c'è ancora molto da fare per eliminare le barriere architettoniche che rappresentano un problema che riguarda tutta Italia

La prima cosa che mi ha suscitato la visione dei tre video è stata quella di chiedermi: Come mi sarei sentita se fossi stata io la protagonista di quelle vicende? Le sensazioni che in aula ho scritto di getto sono state tante, ma sintetizzando con una parola posso dire che mi sarei sentita DIVERSA!! Ecco..non sono solo le parole e gli appellativi a rendere diversi, ma anche episodi come questi. Inoltre, in merito al primo video, che mi è parso particolarmente forte e scandaloso, mi sento di dire: Finalmente un video che dimostra che i disservizi non esistono solo a Napoli! Ma naturalmente questo non può bastare a farci sentire risollevati..

Dopo la visione dei tre video quello che emerge è tanta amarezza...
Amarezza non solo per La situazione vissuta dai soggetti diversamente abili ma soprattutto nei confronti dell'indifferenza e non curanza delle persone che compongono la nostra società rispetto alla disabilità.
Credo che Si tratti di un problema di mentalità e la mentalità è una barrierra ancora piu difficile da abbattere rispetto a quelle architettoniche.
Trovo "sregevole" sfruttare la disabilità x trarne guadagni e profitti personali, promettendo servizi che invece non vengono garantiti e si rivelano solo TRUFFE ( PRIMO VIDEO ) questo aggrava anora di più la situazione.
Chiara

Questi tre video sono purtroppo lo specchio della triste realtà che le persone disabili si trovano ad affrontare giorno dopo giorno. Viene calpestata la loro dignità , ma la cosa che mi fa più rabbia è l'atteggiamento indifferente di persone che hanno il dovere di rendere la vita di queste persone più semplice e meno disagiata. Anche semplici e banali azioni come il camminare, diventa per loro un ostacolo a causa delle barriere architettoniche, ma con delle piccole attenzioni da parte di tutti si può migliorare questa situazione.

Dalla visione dei tre video sono rimasta delusa dalle istituzioni ,che come sempre non mirano quasi mai a dei servizi efficienti ...sono profondamente dispiaciuta per quelle povere persone che per avere una vita dignitosa devono alcune volte rivolgersi a tali istituzioni che nella maggior parte dei casi sanno solo essere indifferenti ai problemi di costoro quasi come se li vedessero come del non persone e quindi da non curare .

Indignazione, rabbia!! E' quello che ho provato durante la visione dei tre video sulle barriere architettoniche. Soprattutto a livello politico, si dice tanto, si promette tanto, ma si agisce poco!

dai vari video è emerso come oggigiorno la società impone certi stereotipi, che non fanno altro che peggiorare la posizioni dei disabili...cambiano gli eventi,cambiano le leggi ma la situazione sembra essere sempre la stessa..bisognerebbe far capire al mondo intero che essere disabili non vuol dire "essere nessuno",o essere diverso" ma semplicemente essere una "persona speciale"...

Una passeggiata può diventare un dramma per una persona costretta sulla sedia a rotelle. Quello che dovrebbe essere un momento spensierato, può diventare imbarazzante e difficile per il soggetto che non può camminare con le sue gambe e per coloro che lo accomapagnano. Allora si diventa pigri ... e nascono le prigioni

Video come quelli visti suscitano tante sensazioni,come quella di rabbia,insofferenza,ma soprattutto per il fatto di non potere fare niente per modificare la situazione dell'Italia di oggi,che purtroppo c'è da dire fa proprio acqua da tutti i pori,stiamo indietro,troppo indietro rispetto a tutti gli altri paesi!!!

Dai video si evince chiaramente che nelle nostre città purtroppo esistono ancora le barriere architettoniche nonostante siano state istituite già da diversi decenni delle leggi che ne impongono l'eliminazione. Credo che la "colpa" sia di chi governa, che non interviene per far rispettare la normativa ma anche della società. Infatti, noi cosiddetti normodotati, presi dalla nostra vita frenetica, dimostriamo di essere insensibili ai problemi dei disabili e non ci rendiamo conto che essi incontrano difficoltà per svolgere determinate azioni, semplicemente perchè per noi sono automatiche. Inoltre, non facciamo niente per facilitare la loro mobilità anzi, spesso addirittura la intralciamo (occupiamo parcheggi a loro riservati, non diamo loro la priorità per occupare un posto in autobus). Le barriere sono dentro di noi; occorre, pertanto, un'opera di sensibilizzazione che favorisca il loro abbattimento dato che esse sono causa di discriminazione.

Tanto e stato fatto...ma ancora tanto si deve fare..Affermazione fatta da una collega in aula...Le barriere architettoniche in italia costituiscono un problema grandissimo.. Spesso ci si ferma poco,troppo poco a pensare a questi problemi.. Il primo passo verso il miglioramento della situazione deve essere fatto educando la comunità: bisogna in primis rimuovere le barriere culturali prima di quelle architettoniche promuovendo l'integrazione sociale e parallelamente quella ambientale. Il secondo grande passo deve essere quelo delle barriere architettoniche: la progettazione dello spazio deve favorire il più possibile una vita indipendente e confortevole delle persone nei vari settori: nelle abitazioni, nei trasporti, nel lavoro, nell'istruzione e nel tempo libero;questo pero,come visto ieri nei video in aula..non e (quasi sempre)possibile...

Antonella Ariante ha scritto:Rispetto al problema delle barriere architettoniche con amarezza noto ancora l'indifferenza della comunità nei confronti dei disabili che non possono svolgere le attività più banali.Molto spesso questi problemi sono causati anche da una mancanza di fondi che non permettono l'abbattimento delle barriere e la costruzione di spazi che siano adatti a tutti!

concordo pienamente!

Il tutto puo essere racchiuso in questo pensiero..."favorire il più possibile una vita indipendente alla persona diveramente abile"....Questo è quello che non permettono (le tante,anzi,TROPPE) barriere architettoniche!!

Art. 3 Cost.: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il compito della Repubblica Italiana di eliminare ogni ostacolo che impedisca di fatto ad ogni persona il pieno sviluppo fallisce dinnanzi a queste immagini.
Il pieno sviluppo di ogni persona indipendentemente dalla condizione in cui si trova fallisce...Le categorie più deboli vengono ancora tutelate solo su carta, ma molto poco è stato fatto concretamente per le persone diversamente abili. E pensare che la diversità è sempre sorgente di arricchimento per tutti e che esiste una sola umanità, con le sue meravigliose diversità.

marianna biffaro ha scritto:Art. 3 Cost.: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il compito della Repubblica Italiana di eliminare ogni ostacolo che impedisca di fatto ad ogni persona il pieno sviluppo fallisce dinnanzi a queste immagini.
Il pieno sviluppo di ogni persona indipendentemente dalla condizione in cui si trova fallisce...Le categorie più deboli vengono ancora tutelate solo su carta, ma molto poco è stato fatto concretamente per le persone diversamente abili. E pensare che la diversità è sempre sorgente di arricchimento per tutti e che esiste una sola umanità, con le sue meravigliose diversità.

Bellissima la citaz. all'articolo 3 della costituzione!! Purtroppo non bisogna solo che cambino le leggi..ma che cambi anche la gente!

La mia prima reazione alla vista dei tre video è stata di vera indignazione soprattutto perchè parliamo di centri italiani come Milano che almeno sulla carta sono più avanzati in tutti i settori rispetto alla nostra realtà napoletana. Ho capito pertanto che il problema persiste ovunque nonostante l'Italia abbia approvato leggi per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il problema di fondo a mio parere è che queste leggi molto spesso non vengono messe in pratica o non sono rispettate. Tutti dovrebbero riflettere prima di parcheggiare davanti agli scivoli dei marciapiedi oppure quando si occupa un posto auto riservato ai disabili. Bisognerebbe che tutti facciano come noi almeno una volta l'esercizio dell'orologio per mettersi nei panni dell'altro ed accorgersi di come le cose per loro facili possano diventare insormontabili per il diversamente abile. Questo potrebbe essere uno dei metodi per sensibilizzare le persone a non stare lì a guardare finchè il problema non li coinvolga in prima persona.


infatti è proprio per questo che l'orologio, esercizi apparentemente banali e semplici visti da alcuen prospettive diventano lenti di ingrandimento.
grazie a tutti!
la docente

Le barriere architettoniche rappresentano un dato di fatto, a partire dalle città più evolute, l'aspra verità è che i disagi restano!!

"Siamo in una società interculturale, dove rispettiamo le diverse etnie con le loro culture... e non siamo capaci di rispettare i diritti dei disabili"...

Dopo aver visto i filmati penso...come sia possibile che ancora oggi nel 2010 non vengono proggettate strade, bancomat, metrpolitane, strutture pubbliche in genere, anche per l'accesso ai diversamente abili...! Le stade se sono vecchie possono essere modificate,i bancomat sono in dovere di permettere a tutti l'accesso, cosi come le metrpolitane. E' assurdo vedre il senso di fastidio con cui vengono trattati quelle dua persone in metropolitana per voler usufruire di un loro diritto!!! Un altro particolare che mi ha colpito è stato il momento della consegna del foglio reclame, dove la persona che lo ha consegnato sembrava voler dira.. "scrivi tu tanto nessuno ti acolterà".

Dalla visione dei 3 video non sono rimasta tanto meravigliata perchè non erano situzioni a me sconosciute, dato che il problema delle barriere architettoniche è sempre esistito e se ne sente parlare spesso anche grazie ai media. A questo parlare tanto però non corrisponde un intervento mirato delle Istituzioni, è un dato di fatto che per avere uno scivolo o un ascensore in un condominio dove vi è un disabile, c'è da affontare il labirinto della burocrazia. Tutto ciò va ad aggravare la situazione di disabilità, in cui una persona si trova! Forse ognuno di noi, dinanzi ad un caso di disabilità, anzichè dire "poverino/a" dovrebbe cercare di essere più attivo e, dinanzi alla visione di un comportamento scorretto (ad es. un automobilista sta per parcheggiare davanti allo scivolo riservato ai disabili), cercare di intervenire facendo notare a quell'automobilista che sta sbagliando!

In Italia e soprattutto qui al sud, i diversamente abili non sono messi in condizione di vivere la loro vita: ogno giorno si trovano difronte a barriere che non gli permettono di utilizzare le loro diverse-abilità e anche nelle piccole cose non riescono ad essere autonomi.Basterebbe modificare l'ambiente quel tanto necessario a fargli vivere le piccole cose che quotidianamente la vita ci offre!Tutti sanno che cosa serve a queste persone eppure nessuno fa niente...che tristezza!

ancora oggi nel 2010 sono numerosissime le difficoltà che ogni giorno i diversamente abili vivono, e questa delle barriere architettoniche è senz'altro una delle maggiori. è neccesario un intervento eccezionale da parte delle istituzioni che devono cercare di abbattere queste barriere al fine di rendere vivibile la vità di tutte le persone, ma credo soprattutto che una parte importante debba essere svolta anche e sopratutto dalla società civile, magari facendo un po più di attenzione della vita quotidiana (es. evitando di parcheggiare nei posti assegnati alle persone disabili o non fermandoci davanti alle discese per le carrozzine).

Nonostante le normative che ci sono sull'inclusione e l'integrazione la società tende sempre ad emarginare il "diverso",normative che sono iscritte solo sulla carta ma che in realtà non vengono attuate in nessun contesto.
Bisogna abbattere quelle che sono le barriere architettoniche,in quanto bisogna considerare la persona come soggetto integro della società e non come cosa diversa da noi.

Dopo aver visto i tre video sulle barriere architettoniche ho provato grande rabbia ed indignazione per quello che è un sistema al quale, purtroppo, siamo abituati ma che non possiamo accettare, non possiamo continuare a subire passivamente e soprattutto non possiamo rassegnarci all'idea che nulla possa cambiare.. come dice una protagonista di uno dei 3 video "tanto si è fatto ma tanto si deve ancora fare"... l'idea comune è che soltanto qui da noi, al sud, le cose non vanno per il verso giusto; ma come dimostrano questi 3 video il problema è generale..da nord a sud...e quindi, riallacciandomi al commento della protagonista, dico che DA FARE ce n'è ancora TANTO TANTO TANTO!!!!!!!!!!!!